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Dom11242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Muore anziana signora a Udine investita da due auto mentre attraversa la strada

Muore anziana signora a Udine investita da due auto mentre attraversa la strada

Udine - Incidente mortale la mattina del 21 novembre a Udine. La vittima, la signora Silvia Ciani, 80 anni, è stata investita in via Volturno da due autovetture mentre attraversava la strada.

Le condizioni della donna sono apparse subito gravissime. I soccorsi del 118, giunti subito sul posto, hanno attivato le procedure di rianimazione, ma purtroppo la signora Ciani non ce l'ha fatta ed è morta poco dopo.

Sul posto è sopraggiunta anche la polizia municipale che ha effettuato i rilievi.

Ancora al vaglio degli agenti la dinamica dell'incidente, avvenuto nei pressi di un incrocio in cui si sono verificati nel passato altri sinistri.

Cittadino indiano con 31 chili di papaveri in camper: condannato a 5 anni

Cittadino indiano con 31 chili di papaveri in camper: condannato a 5 anni

Udine - È stato condannato a cinque anni di reclusione per traffico illecito di stupefacenti il cittadino indiano che nell'estate del 2012 era stato trovato in possesso di 31kg di papaveri da oppio.

La sentenza è stata pronunciata il 19 novembre dal Gup di Udine nei confronti dell'uomo, 38 anni, residente in provincia di Bergamo, che il 16 giugno 2012 era stato fermato alla barriera autostradale di Ugovizza (Ud).

Nella parte posteriore del suo camper, gli agenti della Polizia avevano trovato i papaveri conservati in 315 sacchetti.

Le analisi avevano evidenziato la presenza nel carico di circa 341 grammi di principio attivo, da cui si sarebbero potute ricavare circa 13 mila dosi di morfina.

L'uomo si era giustificato spiegando di aver acquistato lo stupefacente per uso decorativo, per profumare i vestiti e preparare degli infusi da consumare con la famiglia o con gli amici.

Liberato Gianluca Salviato, il tecnico della Ravanelli di Venzone rapito a Tobruk

Liberato Gianluca Salviato, il tecnico della Ravanelli di Venzone rapito a Tobruk

Roma - Gianluca Salviato, il tecnico veneto che era stato rapito a Tobruk il 22 marzo 2014, è stato liberato il 15 novembre.

Salviato si trovava nella città libica per seguire i lavori di realizzazione degli impianti fognari per conto dell'impresa Enrico Ravanelli di Venzone (Udine).

Il tecnico è tornato a Roma nella notte, a bordo di un aereo italiano. A far temere per la sua sorte era stato il fatto che Salviato soffre di diabete e nella sua auto, abbandonata dai rapitori, era stata trovata l'insulina con cui si curava.

"Erano terroristi islamici, ma mi hanno trattato bene. Mi hanno dato i farmaci di cui avevo bisogno", ha raccontato lui stesso al pm di Roma Sergio Colaiocco, che indaga per sequestro di persona con finalità di terrorismo.

Ora Salviato fa rientro nella sua casa di Trebaseleghe, nel padovano, con la moglie Maria Scarpa e la sorella Cristiana che stamattina erano giunte nella capitale per accoglierlo.

Fonti militari libiche parlano del pagamento di "un grosso riscatto da parte del governo italiano ai gruppi armati di Derna". Ma ovviamente non ci sono conferme.

Sollievo per la liberazione del tecnico della Ravanelli è stato espresso anche dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani: "La liberazione di Gianluca Salviato dopo quasi otto mesi di prigionia è un sollievo per tutti quanti hanno seguito e atteso con ansia sue notizie, fino a quella di oggi - ha affermato Serracchiani. - Anche la Regione Friuli Venezia Giulia si unisce alla ritrovata serenità della famiglia e dell'azienda per conto della quale era in missione".

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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