Liberato Gianluca Salviato, il tecnico della Ravanelli di Venzone rapito a Tobruk
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- Categoria: Udine
- Pubblicato Domenica, 16 Novembre 2014 23:24
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - Gianluca Salviato, il tecnico veneto che era stato rapito a Tobruk il 22 marzo 2014, è stato liberato il 15 novembre.
Salviato si trovava nella città libica per seguire i lavori di realizzazione degli impianti fognari per conto dell'impresa Enrico Ravanelli di Venzone (Udine).
Il tecnico è tornato a Roma nella notte, a bordo di un aereo italiano. A far temere per la sua sorte era stato il fatto che Salviato soffre di diabete e nella sua auto, abbandonata dai rapitori, era stata trovata l'insulina con cui si curava.
"Erano terroristi islamici, ma mi hanno trattato bene. Mi hanno dato i farmaci di cui avevo bisogno", ha raccontato lui stesso al pm di Roma Sergio Colaiocco, che indaga per sequestro di persona con finalità di terrorismo.
Ora Salviato fa rientro nella sua casa di Trebaseleghe, nel padovano, con la moglie Maria Scarpa e la sorella Cristiana che stamattina erano giunte nella capitale per accoglierlo.
Fonti militari libiche parlano del pagamento di "un grosso riscatto da parte del governo italiano ai gruppi armati di Derna". Ma ovviamente non ci sono conferme.
Sollievo per la liberazione del tecnico della Ravanelli è stato espresso anche dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani: "La liberazione di Gianluca Salviato dopo quasi otto mesi di prigionia è un sollievo per tutti quanti hanno seguito e atteso con ansia sue notizie, fino a quella di oggi - ha affermato Serracchiani. - Anche la Regione Friuli Venezia Giulia si unisce alla ritrovata serenità della famiglia e dell'azienda per conto della quale era in missione".