Giovane studentessa triestina affetta da malattia rara deve restituire 70mila euro all’INPS
- Dettagli
- Categoria: Trieste
- Pubblicato Martedì, 12 Luglio 2016 16:29
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 552
Trieste - Sconcertante la notizia uscita sul quotidiano “Il Piccolo” di Trieste martedì 12 luglio e diffusa da tutte le locandine delle edicole in città.
Si tratta della storia di Caterina Pellizzer, affetta da una malattia rara, la osteogenesi imperfetta, che si manifesta con una estrema fragilità delle ossa, soggette a continue microfratture.
Come riferisce il quotidiano, la giovane, che ha 29 anni, vive in sedia a rotelle ed ha problemi di ritardo nell’accrescimento.
Nonostante la sua complessa situazione di salute, è riuscita a studiare e lo ha fatto in Francia, dove è seguita da un’équipe medica specializzata.
Proprio per la sua permanenza in Francia, l’INPS a marzo di quest’anno ha chiesto la restituzione dell’assegno di invalidità erogatole, per un totale di 70mila euro circa.
Secondo l’istituto di previdenza, il fatto che fosse domiciliata in un Paese estero, anche se facente parte dell’UE, non le avrebbe dato il diritto a percepire l’indennità.
Ora è stato presentato un ricorso al TAR. La vicenda è raccontata nel dettaglio dal quotidiano triestino. Qui di seguito il link:
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2016/07/12/news/burocrazia-la-storia-1.13805494
Dà da mangiare ai cinghiali in città a Trieste: scoperto e denunciato dalla Forestale
- Dettagli
- Categoria: Trieste
- Pubblicato Sabato, 09 Luglio 2016 16:22
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 611
Trieste - Una persona, sorpresa dal personale del Corpo Forestale Regionale (CFR) mentre alimentava i cinghiali nel centro abitato di Trieste, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Trieste.
Nei pressi di via Commerciale da alcuni anni sono stati segnalati branchi di cinghiali che vanno ad alimentarsi di pane e frutta lasciati da ignoti nei pressi di un'abitazione. Il sito di foraggiamento si trova a pochi metri dall'arteria stradale, particolarmente frequentata, per cui in passato si sono verificati numerosi incidenti causati proprio dall'attraversamento di cinghiali.
Recentemente a Trieste il personale del CFR, rafforzato dallo scorso 1° giugno dall'inquadramento in Regione del personale specializzato del Corpo di Polizia ambientale territoriale della Provincia di Trieste, era arrivato a contare fino a 27 cinghiali contemporaneamente presenti sul luogo dove potevano trovare quotidianamente il cibo messo a loro disposizione.
A seguito dell'aggravarsi della situazione e dell'aumento del rischio di incidenti o di danni anche alle persone, la struttura specialistica del CFR in materia di Vigilanza faunistica e venatoria, in collaborazione con la Stazione forestale di Trieste, ha messo in atto una serie di servizi dedicati e di appostamenti specifici che mercoledì 6 luglio scorso hanno permesso l'identificazione dell'autore del fatto, che è stato denunciato.
L'aumento della presenza di cinghiali in aree urbane e periurbane è fortemente incentivato dalle offerte di cibo da parte di cittadini. I gravi rischi insorti a seguito di questi comportamenti sconsiderati in varie città d'Italia - tra cui anche Trieste, dove si contano alcune decine di siti con presenza di cinghiali in zone urbane - hanno spinto il legislatore nazionale a introdurre, nel collegato ambientale (legge 221/2015) alla legge di Stabilità 2016, il divieto di foraggiamento dei cinghiali: la pena per chi viola le nuove regole è l'arresto fino a sei mesi o l'ammenda fino a 2.065,00 euro.
In proposito, da anni il CFR, assieme alla Provincia di Trieste, ha messo in atto una campagna d'informazione per spiegare ai cittadini non solo che i cinghiali non hanno bisogno di offerte di cibo, ma soprattutto che questi comportamenti inducono gli animali a frequentare, con maggiore intensità, i centri abitati e a perdere anche la naturale diffidenza nei confronti dell'uomo, con un inevitabile aumento dei rischi di incidenti e della conflittualità tra i cittadini e questi ingombranti animali selvatici.
L'operazione effettuata nei giorni scorsi è uno dei primi risultati conseguiti dopo il passaggio del personale delle ex vigilanze provinciali al CFR.
Il CFR, attraverso il personale specializzato e appositamente formato, continuerà quindi a contenere l'aumento della popolazione di cinghiali presenti nelle aree urbane e periurbane di Trieste, ma intensificherà soprattutto la vigilanza e i controlli sul territorio per individuare i cittadini che, nonostante tutto, continuano in maniera imprudente e illecita ad alimentare questi animali selvatici, correndo anche il rischio di una denuncia alla Procura della Repubblica a seguito dei divieti entrati in vigore dall'inizio dell'anno.
Ditta slovena che vende prodotti informatici online evade IVA per oltre 700mila euro
- Dettagli
- Categoria: Trieste
- Pubblicato Venerdì, 08 Luglio 2016 11:03
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 918
Trieste - Le Fiamme Gialle di Prosecco (Ts), nell’ambito di controlli ad ampio raggio volti ad individuare il rischio di evasione sul conto di soggetti con sede nella vicina Repubblica di Slovenia, hanno concluso un’importante verifica fiscale nei confronti di una società estera, con rappresentante fiscale in Italia, operante nel settore del commercio on line di prodotti informatici.
Per l’avvio delle pertinenti attività ispettive, la Guardia di Finanza ha utilizzato informazioni desumibili dall’incrocio delle banche dati in uso al Corpo con i feedback dei clienti intercettati dalle fonti aperte.
In particolare, seppure a sistema risultassero presentate le prescritte dichiarazioni ai fini IVA, non appariva alcun importo riconducibile alle vendite, nonostante dal portale informatico E-bay
emergessero numerose transazioni verso clienti privati nazionali.
Già nelle fasi preparatorie della verifica emergeva il superamento della soglia oltre la quale le operazioni comunitarie sono tassabili in Italia.
Infatti, la normativa fiscale sull’e-commerce prevede l’applicazione dell’I.V.A. per le vendite via internet effettuate a distanza da soggetti non residenti nel nostro Paese verso consumatori italiani, qualora l’importo complessivo superi la soglia di 35.000 euro annui ed il trasporto sia eseguito a cura del cedente.
Per l’accertamento le Fiamme Gialle hanno chiesto formalmente informazioni, dati e notizie al portale E-bay, tutto ciò a fronte della ritrosia manifestata dal rappresentante fiscale ad esibire la documentazione in sede di attività ispettive.
Tali forme di illecito “risparmio” ottenute evitando il pagamento degli oneri fiscali dovuti, permette di offrire prezzi economicamente più vantaggiosi a totale discapito degli altri soggetti economici che operano sul campo nel pieno rispetto delle norme.
Al termine della verifica il soggetto economico estero in parola veniva qualificato evasore paratotale ai fini IVA per gli anni d’imposta 2013 e 2014, con segnalazione agli Uffici Finanziari competenti di operazioni imponibili non registrate per quasi 2 milioni di Euro, I.V.A. dovuta per oltre 300.000 Euro ed IVA relativa per oltre 400.000 Euro.
Altri articoli...
- Era ubriaco l’uomo alla guida dell’auto contromano sulla sopraelevata di Trieste. Accusato di omicidio stradale
- Arrestata coppia di borseggiatori che aveva messo a segno una serie di furti nel Nordest
- Dopo le grandinate di domenica, ancora allerta meteo per temporali e piogge forti
- Sequestrate in porto a Trieste 12mila cinture contraffatte dalla Turchia destinate alla Germania
- Elezioni comunali a Trieste. Presentata una querela di falso
- Contromano sulla sopraelevata a Trieste, schianto inevitabile: due morti e due feriti
- Il rapporto Bankitalia vede segnali di ripresa per l'economia del Friuli Venezia Giulia
- Donna scomparsa a Trieste: confessa l'ex marito. Uccisa e sepolta sul Carso al confine sloveno