Sequestrate in porto a Trieste 12mila cinture contraffatte dalla Turchia destinate alla Germania
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- Pubblicato Sabato, 25 Giugno 2016 17:00
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Trieste - I funzionari del Servizio Antifrode dell’Ufficio delle Dogane ed i finanzieri del Gruppo di Trieste hanno sottoposto a sequestro più di 12.000 cinture - contraddistinte dall’indebita apposizione del marchio internazionale “vera pelle”, accompagnato da diciture sulla genuinità del pellame in lingua tedesca ed inglese - denunciando il responsabile dell’azienda destinataria del prodotto per contraffazione e vendita di manufatti industriali con segni mendaci.
Le cinture provenivano dalla Turchia ed erano destinate ad una società tedesca che, a seguito di controlli effettuati presso l’Ufficio Nazionale Industria Conciaria – titolare del marchio – è risultata non essere licenziataria del marchio internazionale “U.N.I.C. ”.
Il sequestro avvenuto presso il Punto Franco Nuovo di Trieste conferma l’efficacia del dispositivo di contrasto posto in essere dalla Dogana e dalla Guardia di Finanza che, nella complessa attività di analisi dei rischi sulle spedizioni che transitano nel porto giuliano, al fine di contrastare ogni tipologia di traffico illecito, pongono una particolare cura e attenzione alla tutela del “Made in Italy” e dei marchi e brevetti, nell’interesse e per la salvaguardia del consumatore e dei titolari dei diritti di proprietà intellettuale.
Sono, infatti, sempre più numerosi i casi in cui si registrano tentativi di introdurre nel territorio nazionale e comunitario prodotti che, riportando false diciture quali “Made in Italy” traggono in inganno il consumatore sulla qualità e sull’origine del prodotto che, generalmente, presenta caratteristiche al di sotto degli “standard” di qualità garantiti da marchi e brevetti depositati oltre a produrre un effetto distorsivo sul mercato, in termini di concorrenza sleale.
Elezioni comunali a Trieste. Presentata una querela di falso
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- Pubblicato Mercoledì, 22 Giugno 2016 18:01
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Trieste – Appena spenti i riflettori sul ballottaggio, che ha visto l’affermazione del candidato Dipiazza sul sindaco uscente Cosolini, si accende una polemica che potrebbe avere sviluppi legali.
Il 17 giugno scorso è stata depositata, presso gli uffici della Polizia Giudiziaria del Tribunale di Trieste, una querela di falso da parte della “Lista Civica Vito Potenza” e del partito “Destra Sociale”.
In un comunicato stampa, la “Lista Civica Vito Potenza” auspica si possa “approfondire la nostra ‘brutta avventura’ che così pesantemente ha violato la democrazia in questo Territorio.”
La “brutta avventura” – si legge nell’esposto-querela – riguarderebbe alcuni verbali stilati in occasione delle elezioni amministrative tenute a Trieste il 5 giugno 2016.
Il dubbio nasce da una serie di cancellature a penna, e da relative riscritture, di numeri maggiorati di voti attribuiti a ciascun candidato, i quali recano in calce la dicitura a stampatello “errata trascrizione”.
In questi verbali – che sono stati fotografati e allegati alla denuncia - è stata ravvisata dai querelanti la possibilità che essi siano stati modificati dopo la chiusura del seggio e quindi rappresentino un caso di falso.
L’atto si conclude auspicando un riconteggio delle schede scrutinate ed eventualmente l’annullamento del ballottaggio.
Ora la parola spetta al giudice civile che dovrà verificare la legittimazione e l'interesse ad agire dei querelanti.
Contromano sulla sopraelevata a Trieste, schianto inevitabile: due morti e due feriti
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- Pubblicato Lunedì, 20 Giugno 2016 16:56
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - È di due morti e due feriti gravi il tragico bilancio di un incidente verificatosi a Trieste durante la notte tra il 19 e il 20 giugno, poco dopo la mezzanotte.
Lo schianto è avvenuto sulla nuova sopraelevata nei pressi della zona industriale Ovest. Una Volkswagen Golf ha imboccato la strada contromano ed ha percorso alcuni chilometri fino a scontrarsi frontalmente con una Nissan Qashqai che procedeva nel regolare senso di marcia.
Due delle persone a bordo della Nissan, Luca Sussich di 35 anni e Valentina Gherlanz di 36, sono morti sul colpo. Gli altri tre passeggeri hanno riportato traumi. Uno di loro versa in gravi condizioni.
Il 33enne alla guida dell’auto contromano, I.C.J. le sue iniziali, di nazionalità rumena, è in fin di vita.
Estremamente difficoltose le operazioni di recupero dei corpi, che sono stati estratti dalle lamiere dai Vigili del Fuoco.
Sul posto oltre ai pompieri sono giunte quattro ambulanze, l’automedica, la Polizia e il personale dell’Anas.
La Polstrada sta indagando sulle cause che hanno portato il conducente della Golf ad imboccare lo svincolo contromano. Non si esclude la guida in stato alterato.
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