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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Elisabetta Carotta scomparsa da Trieste dal 25 gennaio. Il caso a “Chi l’ha visto?”

Elisabetta Carotta scomparsa da Trieste dal 25 gennaio. Il caso a “Chi l’ha visto?”

Trieste - È stato diffuso sulla Rai alla puntata di "Chi l'ha visto?” del 15 febbraio il caso della scomparsa di Elisabetta Carotta, di Trieste, 46 anni, uscita di casa per andare al lavoro il 25 gennaio scorso e mai arrivata a destinazione.

L’ultima presenza era stata nella zona di San Sabba, nel periferico quartiere di Valmaura a Trieste.

La donna, che indossava un giubbotto nero e un paio di jeans, porta gli occhiali da vista. Il suo cellulare è irraggiungibile.

Elisabetta ha i capelli castani e gli occhi azzurri. È alta 1m e 60. Il segno particolare è un tatuaggio a forma di libellula sul polso.

Qui la scheda di “Chi l’ha visto?”

Sesso:F
Età:46 (al momento della scomparsa)
Corporatura:normale
Statura:160
Occhi:azzurri
Capelli:castani
Abbigliamento:giubbotto nero e jeans. Porta occhiali da vista
Segni particolari:tatuaggio a forma di libellula sul polso
Scomparso da:Trieste (zona San Sabba)
Data della scomparsa:25/01/2017
Data pubblicazione:15/02/2017

La Bora fa cadere tettoia di eternit sulla spiaggia, chiuso storico bagno Lanterna di Trieste

La Bora fa cadere tettoia di eternit sulla spiaggia, chiuso storico bagno Lanterna di Trieste

Trieste - Resterà chiuso per tre mesi, a causa di un problema causato dalla Bora che soffia in questi giorni, lo storico bagno "Alla Lanterna" di Trieste, meglio noto come "Pedocin", famoso per la sua rigida divisione in sezioni maschile e femminile.

Il forte vento ha infatti provocato il distacco di una parte di una copertura in eternit di un vicino edificio, di proprietà dell'Autorità Portuale.

Il frammento è caduto sulla spiaggia del bagno comunale, rendendo necessario un intervento di emergenza, vista la pericolosità del materiale che lo compone.

Agli uffici tecnici del Comune di Trieste non è rimasto altro che disporre la chiusura dello stabilimento, per ovvi motivi di sicurezza e per la tutela della salute delle persone che accedono alla struttura, con molti fedelissimi anche durante la stagione invernale.

La riapertura sarà condizionata dal parere dell'Azienda Sanitaria triestina, che giungerà al termine dei lavori di rimozione e bonifica che dovranno essere svolti dall'Autorità Portuale, e che - ha anticipato il Comune - dureranno fino al prossimo mese di aprile.

I lavori interessano soprattutto l'area maschile del Pedocin, e consistono soprattutto nella la ricerca e l'eliminazione dell'amianto dalla ghiaia che ricopre la spiaggia.

Vista l'insistenza della Bora, il Comune ha inoltre disposto anche la chiusura di tutti i giardini, per il rischio di caduta di rami o alberi.

Trieste, individuo violento danneggia un’auto in sosta e poi aggredisce i vigili: arrestato

Trieste, individuo violento danneggia un’auto in sosta e poi aggredisce i vigili: arrestato

Trieste - Sembrava un banale incidente stradale: un veicolo in sosta danneggiato da un altro veicolo; il conducente si allontana senza assumersene la responsabilità.

Invece, il sinistro è stato l’innesco di una smisurata e violenta reazione nei confronti della Polizia Locale. È successo sabato scorso, 28 gennaio, poco dopo l’una, nel periferico quartiere di Borgo San Sergio, nel capoluogo giuliano.

La Sala Operativa della Polizia locale aveva inviato una pattuglia per il rilievo dell’incidente: il proprietario dell’auto in sosta aveva d riferitoi conoscere il mezzo che l’aveva danneggiato, una Skoda Fabia parcheggiata vicino, in una proprietà privata.

I danni sui mezzi sono risultati perfettamente compatibili: in più, in pieno centro sul cofano dell’auto in sosta, c’era un evidente avvallamento come se qualcuno l’avesse colpito con un oggetto contundente, forse un coltello o un’accetta.

La pattuglia ha quindi suonato alla porta della casetta vicina alla Skoda, dopo la verifica della Sala Operativa sulla targa. Il proprietario, F.M., 48 anni, esce con fare minaccioso, ammette il danno ma si rifiuta di esibire i documenti e si richiude in casa. Ulteriori indagini rivelano che l’uomo ha numerosi precedenti penali per reati contro la persona e per porto abusivo d’armi; in più – dallo scorso agosto – anche un provvedimento di revisione della patente per inidoneità psicofisica.

La pattuglia insiste ancora per accertare l’identità dell’uomo ma questo inveisce con più violenza verbale. Contemporaneamente viene allertato il Nucleo di polizia giudiziaria: in considerazione della pericolosità del soggetto, decidono di inviare pattuglie di rinforzo.

Ma è proprio mentre le pattuglie si stanno coordinando che F.M. esce di soppiatto, sale sulla Skoda e si allontana a velocità sostenuta: la Polizia Locale riesce a fermare il mezzo in via Brigata Casale in prossimità del centro di smistamento postale, scongiurando così il rischio di ulteriori situazioni di pericolo per altri utenti della strada.

Le intemperanze di F.M. non sono finite, anzi peggiorano: scende dal mezzo, scaglia le chiavi e i documenti contro gli operatori e spinge violentemente un sottufficiale verso la carreggiata; per fortuna questi riesce a mantenere l’equilibrio e, nel tentativo di contenerlo, schiva alcuni pugni. A quel punto l’unica soluzione per tutelare l’incolumità di tutti, F.M. compreso, è quella di ammanettarlo e con non poco sforzo da parte di più operatori; visto il forte stato di agitazione dell’uomo, si fa intervenire anche un’ambulanza che lo conduce in pronto soccorso – scortato dalle pattuglie -; anche un sottufficiale impegnato nell’azione di contenimento riporta delle lesioni.

Dopo le prime cure, viene trasferito al Nucleo di polizia giudiziaria dove si procede col suo arresto per violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale (articoli 336 e 337 del Codice Penale) e il trasferimento immediato in carcere, convalidati dal Pubblico Ministero; l’uomo è stato denunciato anche per essersi rifiutato di declinare le proprie generalità (art. 651 CP).

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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