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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Pordenone, una fiaccolata silenziosa dalle grandi emozioni

Pordenone, una fiaccolata silenziosa dalle grandi emozioni

PORDENONE - Erano oltre seicento, tra commercianti e artigiani, ieri sera, 15 maggio, all’appuntamento di piazza del Popolo a Pordenone, promosso da Ascom e Confartigianato con il sostegno del Tea Party.

Contro la grave crisi in cui versano le imprese si è svolta la fiaccolata silenziosa che, dopo il raduno in piazza del Popolo ha visto una "processione" molto suggestiva e di grande effetto proseguire lungo i corsi Garibaldi e Vittorio Emanuele, per arrivare fino alla Loggia del Comune, dove sono cominciati gli interventi dei presidenti delle realtà associative.

Ha cominciato Silvano Pascolo, il portacolori di Confartigianato, che ha efficacemente dichiarato "Questa è una protesta per poter lavorare». Gli facevano da sfondo i cartelli i cartelli predisposti dall’Ascom che recitavano per fare qualche esempio: «Non siamo un bancomat», «Anche noi vogliamo essere statali», «Cedesi attività in cambio di posto sicuro: il politico».

E', quindi, intervenuto Alberto Marchiori, il presidente di Confcommercio, rivelandosi in gran forma e ottenendo grandi consensi e partecipazione dal pubblico, che lo ha applaudito vigorosamente in più occasioni. "E' mai possibile - si è chiesto - che in un Paese democratico sia un delitto essere proprietari di un immobile (vedi IMU)? A quanto pare si! Il risultato è che i provvedimenti di costante controllo e inasprimento fiscale hanno bloccato il mercato interno spostando i consumi nei paesi Europei limitrofi".

Dopodichè, ha parlato del decreto "ammazza Italia", con "sciabolate" a destra e a manca, tuonando contro Prodi, Visco e infine Tremonti, con il ritornello che "Tutti hanno la soluzione quando non sono più al governo". E' stato un modo per prendere le distanze da chi assale i dipendenti di Equitalia, condannando piuttosto chi Equitalia l’ha creata.

"Noi questa sera - ha chiuso Marchiori - vogliamo lanciare ancora una volta un monito alla politica ed ai politici (soprattutto ai galantuomini). Chiediamo di dare luce alle imprese; chiediamo di dare speranza ai nostri giovani; chiediamo di fare vivere dignitosamente i nostri anziani; chiediamo di riformare velocemente questo stato e di tagliare gli sprechi (quelli veri). Un paese senza imprese e senza posti di lavoro non puo’ pensare di aumentare le entrate e ridurre il debito pubblico".

Pordenone, bagno di folla per il mercato europeo

Pordenone, bagno di folla per il mercato europeo

PORDENONE - Si è rivelato un gran successo il mercato europeo svolto a Pordenone da venerdì 11 a domenica 13 maggio

Il centro cittadino è stato letteralmente preso d'assalto da una moltitudine di persone provenienti da tutta la regione e anche da quelle limitrofe, con un'atmosfera molto suggestiva e la gente attratta da gusti, sapori e prodotti provenienti da tantissimi Paesi, quali Germania, Spagna, Russia, Messico, Irlanda, Francia, Austria, Belgio, Slovenia e anche varie regioni italiane.

Si parla di 120 mila presenze – "Per una prima edizione - commentano Andrea Maestrello, responsabile della Fiva (Federazione italiana venditori ambulanti) e Lorenzo Cardin, responsabile di Ascom Iniziative, - si tratta di un autentico boom e di questo siamo molto soddisfatti. Tutti i negozi, poi, hanno potuto alzare le saracinesche e il mercato cittadino storico ha avuto posti riservati e, quindi, le cose sono andate bene a tutti".

L'Ascom, promotrice dell'iniziativa, sta valutando con il Comune di renderla periodica, ripetendola ogni anno. "Dal punto di vista logistico - rileva Cardin - potremmo pensare a un’edizione 2013 allargata agli spazi di piazza Ellero e piazza della Motta".

Soddisfazione anche da parte del Comune, secondo cui "questa è una nuova formula – commenta l’assessore Bruno Zille - che vuol ulteriormente riconfermare il sostegno dell’Amministrazione al comparto commerciale cittadino, ma mira a qualificarsi anche un momento di scambio e di opportunità per conoscere prodotti e tradizioni di altre culture a noi vicine ma forse poco frequentate. E' stata un’opportunità per valorizzare in sè il mercato ambulante, ma anche un momento di confronto fra gli operatori con ricadute positive sulla stessa offerta commerciale considerato che c'erano circa 200 bancarelle".

Atap: eletto il nuovo cda. Vagaggini confermato presidente

Atap: eletto il nuovo cda. Vagaggini confermato presidente

PORDENONE - L’assemblea dei soci dell’Atap ha nominato i nuovi componenti del consiglio di amministrazione (in carica per il prossimo triennio) della spa pordenonese, che a fine anno sarà impegnata, attraverso la Tpl Fvg scarl (realtà che unisce le quattro aziende di trasporto pubblico della regione), nella gara europea per l’assegnazione del contratto di servizio dal 2015 al 2023.

I soci hanno eletto a larghissima maggioranza (nessun contrario, astenuti i Comuni di Aviano, Casarsa e San Vito) la lista che prevedeva la conferma alla presidenza di Mauro Vagaggini, Mario Sforza e Pierluigi Ceciliot nella carica di consiglieri, e due new entry: Cristiana Rigo e Alessio Scian, che dunque subentrano a Eleonora Ceschin ed Enzo Poles. L’assemblea, chiamata a deliberare pure sui compensi degli amministratori, ha stabilito di tagliare complessivamente il monte indennità del 22%: non sarà più riconosciuto alcun trattamento di fine mandato, il compenso annuo del presidente scende da 36 mila euro a 32 mila e quello dei consiglieri da 17 mila a 15 mila. Quasi dimezzato il premio di risultato, in caso di bilancio positivo, che passa da 30 a 18 mila euro: sarà erogato, qualora ce ne siano i presupposti, soltanto al presidente. Tutte le cifre sono da intendersi al lordo delle imposte. 

Approvato anche il bilancio 2011, che prevede un utile di 4.008.343 euro, in calo rispetto al 2010 (5.548.861), ma rimasto saldamente in terreno positivo nonostante la crescita alle stelle (+25%) del costo del carburante e la diminuzione dei proventi finanziari, dovuti alla dismissione di parte del patrimonio investito per soddisfare, attraverso l’erogazione di dividendi ordinari e straordinari (in tutto, 44 milioni dal 2003), le esigenze dei soci pubblici, alle prese con un difficilissimo contesto economico.

A tal proposito l’assemblea ha stabilito a maggioranza (astenuti Aviano, Brugnera, San Vito al Tagliamento, Casarsa e due dipendenti soci, contrario un dipendente socio) di suddividere circa 2,5 milioni dell’utile 2011, seguendo un riparto di 15 euro ad azione: pertanto, limitandoci ai 4 soci principali, al Comune di Pordenone (31,8%) andranno 872 mila euro, alla Provincia (27,8%) 763 mila, al Comune di Cordenons (9,2%) 252 mila, al Comune di Porcia (6,3%) 172 mila.

Durante l’assemblea di oggi, 11 maggio, è stata confermata ufficialmente l’indicazione che dava in aumento gli utenti degli autobus pubblici nella provincia di Pordenone. Nel 2011 si sono registrati una crescita dell’1% dei passeggeri delle linee urbane (che passano da 3.555.169 a 3.591.852) e un balzo quasi pari (+0,8%) dei fruitori delle tratte extraurbane (da 7.165.579 a 7.222.881).

“Abbiamo optato – ha commentato il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani – per una continuità nella gestione aziendale sia per i lusinghieri risultati ottenuti sia perché sarebbe stato folle cambiare alla vigilia di un appuntamento vitale come quello della gara europea. La riduzione dei compensi agli amministratori? Un segnale di sobrietà necessario in questo momento, che mi auguro venga preso ad esempio anche in altre realtà”. Ha concordato su entrambe le considerazioni il sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti.

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