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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Sanità in lutto per la morte di Mauro Trovò, direttore del Dipartimento radioterapico al Cro

Sanità in lutto per la morte di Mario Trovò, direttore del Dipartimento radioterapico al Cro

Pordenone - È morto nella notte tra il 5 e il 6 novembre il dottor Mauro Trovò, 64 anni, radioterapista e direttore del Dipartimento di Radioterapia e Diagnostica per immagini del Cro di Aviano.

Il dottor Trovò è stato uno dei fondatori del Centro di Aviano, avendo contribuito alla sua attività fin dalla sua apertura, dopo averne posto le basi come radioterapista presso l’ospedale di Pordenone.

Negli anni l'équipe della radioterapia del Cro si è affermata a livello nazionale e internazionale per l’eccellenza delle cure e per la grande umanità e attenzione al paziente, doti che Trovò possedeva personalmente e che trasferiva al personale della sua struttura, nelle relazioni con colleghi di altri Istituti ed anche nel rapporto con i tantissimi pazienti che si sono rivolti a lui in tanti anni di professione.

Questi tratti della sua persona emergevano sempre nelle numerose iniziative scientifiche e divulgative che hanno fatto della radioterapia del Cro un riferimento costante per tutti coloro che ne avevamo bisogno o anche per i tanti che hanno dato il loro contributo al grande progetto che Trovò aveva prima immaginato e poi pazientemente costruito nel tempo; proprio per questa sua umanità Trovò era stato insignito nel 2012 del premio San Marco da parte della ProPordenone.

L’eccellenza scientifica e professionale è stata un tratto caratterizzante della attività di Mauro Trovò, come dimostrato dai tantissimi riconoscimenti ottenuti e, ultimamente, dalla nomina alla carica di presidente della Associazione italiana dei radioterapisti ospedalieri.

Le direzioni e tutto il personale del Cro hanno fatto giungere alla famiglia le proprie espressioni di cordoglio, come pure la Giunta regionale per voce del vicepresidente Sergio Bolzonello: "La scomparsa di Mauro Trovò - si legge nella nota diffusa dalla Regione - ci ha lasciati tutti sgomenti: è una perdita dolorosa per la medicina della nostra regione, che ha raggiunto vertici di eccellenza anche attraverso la sua opera".

Bolzonello ha espresso "il più profondo cordoglio a nome del Friuli Venezia Giulia. Rimane un vuoto penoso anche a livello personale - ha aggiunto il vicepresidente - perché Mauro Trovò era un amico, pieno di vere doti umane".

Ideal Standard: nessuna proroga per la cassa, via ai 398 licenziamenti

Orcenico (Pn) - Niente proroga per la cassa in deroga, partono i licenziamenti. É questo, purtroppo, l’esito dell’incontro al Ministero del lavoro, dal quale si attendevano notizie sul futuro dei 399 lavoratori della Ideal Standard di Orcenico.
 
"Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, preso atto dell'impossibilità di addivenire ad un'intesa condivisa tra le Parti, dichiara conclusa con mancato accordo la procedura di cui al DPR 218/2000".
 
Tombale, la nota del Ministero significa la messa in mobilità per i 398 addetti dello stabilimento di Orcenico della Ideal Standard. Non ci sarà un ulteriore periodo di proroga della Cig in deroga fino a fine anno dopo il periodo 1 giugno-31 ottobre e la messa in mobilità è immediata. D'altronde, l'azienda ha già fatto partire praticamente tutte le lettere di licenziamento.
 
Sfuma dunque, a sorpresa dopo un percorso difficile e un tiramolla continuo, l'ipotesi che la neocostituita cooperativa ceramiche Ideal Scala possa subentrare nella gestione dello stabilimento di Orcenico di Zoppola alla Ideal Standard. L'azienda esprime "estremo rammarico" per la decisione che ha "dovuto prendere", spiegando che questa è maturata dopo la mancata presentazione alla società negli "ultimi mesi dei progetti di reindustrializzazione (piano industriale e commerciale) del sito di Orcenico".
 
L'azienda "non ha quindi potuto valutare la compatibilità di questo annunciato piano con il proprio piano industriale di 15 mesi fa - l'unico che assicura sostenibilità della presenza produttiva in Italia, a Trichiana e Roccasecca". E sostiene di essere "disponibile ad un incontro con la Cooperativa dal 18 novembre prossimo". Di ben altro tenore le dichiarazioni dei sindacati che parlano di un "atto gravissimo ed irresponsabile" da parte dell'azienda americana, di "uno schiaffo alle istituzioni, alla politica e al territorio", che può avere una sola risposta: "mobilitazione di massa e presidio permanente", come annuncia Franco Rizzo, segretario Chimici della Cisl Fvg.
 
Per il sindacato, "l'azienda è stata indisponibile alla richiesta del Ministero per un tavolo di confronto il 7 novembre sulla reindustrializzazione del sito e ha richiesto la disponibilità a smontare subito gli impianti. Scelta insostenibile". Anche la Regione Friuli Venezia Giulia, che si è spesa molto nella vertenza, è durissima: "L'azienda si assume una forte responsabilità negativa per il futuro dell'area, e per la tenuta del tessuto sociale già fortemente in difficoltà" ammonisce l'assessore al Lavoro Fvg Loredana Panariti.
 
Che lascia intravedere uno spiraglio: "Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali con Il Mise e la regione Friuli Venezia Giulia si adopereranno comunque per il buon esito della vicenda industriale proseguendo il confronto tra le parti in ordine ad un'ipotesi condivisa del percorso di reindustrializzazione del sito di Orcenico". La trattativa sembrava praticamente conclusa fino a pochi giorni fa.
 
Lo stesso viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, intervenendo a Udine il 31 ottobre, aveva espresso parole rassicuranti non solo di generico "appoggio ai lavoratori di Ideal Standard", indicando "strumenti di supporto" come "l'internazionalizzazione, intercettando flussi di investimenti esteri". 

Val Zemola: malore in montagna, muore un 60enne

Erto e Casso (Pn) - Un uomo di 60 anni ha perso la vita mentre stava effettuando un’escursione in montagna in Val Zemola, in comune di Erto e Casso.
 
Si tratta di Flavio Friso, residente a Padova, che si trovava in compagnia di alcune guide del Club alpino italiano quando è stato colto da un infarto.
 
Inutili le manovre salvavita praticate per oltre trenta minuti dagli operatori del 118, giunti con l’elisoccorso. La salma è stata recuperata dagli uomini del soccorso alpino della Valcellina.
 
Sul posto, sono giunti anche i Carabinieri.

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