Anche automobilisti del Friuli Venezia Giulia tra i truffati dalle false assicurazioni
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- Pubblicato Giovedì, 20 Novembre 2014 17:01
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FVG - Gli agenti della Polizia Stradale di Taranto, in collaborazione con le squadre dei compartimenti di Bari e Milano, il 20 novembre hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed al falso.
Le regioni italiane interessate dalla truffa sono state in particolar modo la Sicilia, la Calabria, la Puglia, il Friuli Venezia Giulia, la Campania e la Toscana.
I cinque, quattro uomini e una donna, tutti del tarantino, avrebbero gestito un commercio di assicurazioni false che vendevano attraverso una rete internet. Presentandosi come fiduciari di grosse compagnie assicurative, i presunti truffatori vendevano polizze auto della durata di cinque giorni.
A finire in manette sono stati quattro uomini ed una donna. Si tratta di Marcello Blasi (45 anni di Manduria), Tommaso Perniola (44 anni di Gioia del Colle), Jiulia Lukianovica (26 anni di nazionalità lettone), Pierpaolo Scatigna (43 anni di Taranto) e Francesco Annicchiarico (72 anni di Grottaglie).
La truffa si è scoperta a seguito di un incidente stradale con una vittima avvenuto in provincia di Taranto. In quel caso l’automobilista che provocò l’incidente mortale era assicurato con la falsa compagnia di assicuratori finiti in carcere.
Gli arrestati, insieme ad altri otto soggetti, residenti sul territorio nazionale, sono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa a danno sia di ignari cittadini che di numerosissime compagnie assicurative nazionali.
L’attività investigativa ha avuto inizio nel giugno 2013 a seguito dei rilievi da parte della Polizia Stradale di Manduria di un incidente stradale che ebbe purtroppo esito mortale.
In tale circostanza, era emerso che il veicolo responsabile dell’incidente risultava provvisto di una polizza assicurativa provvisoria falsa, compromettendo di fatto il buon esito del risarcimento civile ed aggravando gli effetti del sinistro stesso.
I siti internet attraverso i quali avveniva la vendita delle assicurazioni taroccate (www.playitalia.it, www.playitalia.eu, www.siamosicuri.net), venivano ampiamente pubblicizzati attraverso gli organi di stampa e mediante striscioni pubblicitari esposti all’interno di alcuni stadi di calcio, anche in occasione di partite di serie A e dell’incontro della nazionale italiana di calcio “Italia – Armenia” del settembre 2012.
La commercializzazione “al dettaglio” delle false polizze assicurative avveniva con la collaborazione di consapevoli, o in talune circostanze ignare, agenzie di pratiche automobilistiche.
L’organizzazione si avvaleva di una vera e propria struttura parallela alle reali compagnie assicurative, attraverso la creazione di un call-center telefonico, in grado di dissimulare la verifica sulla polizza assicurativa e quindi eludere eventuali controlli delle forze dell’ordine.
L’analisi del materiale informatico sequestrato, tra cui personal computer, tablet e smartphone, ha permesso di accertare la commercializzazione di oltre seicento polizze false, per un valore di qualche milione di euro.
Friuli Venezia Giulia ancora nel mirino degli hacker: colpito il sito dell'Isis Zanussi
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- Pubblicato Lunedì, 17 Novembre 2014 21:40
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Un equivoco dovuto alla dicitura della scuola, "Istituto statale di istruzione superiore", il cui acronimo è "Isis", come quello del sedicente Stato islamico, ha provocato un attacco informatico al sito internet dell'istituto superiore "Lino Zanussi" di Pordenone.
Il sito web dell'istituto aveva da poco assunto l'estensione .gov adottata dagli enti statali: anche questo particolare forse ha attratto l'interesse degli hacker.
Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di domenica 17 novembre. L'attacco è stato reso inoffensivo solo nel pomeriggio di lunedì.
L’azione di hackeraggio sarebbe stata messa in atto da parte di un gruppo di cyber pirati che fa capo ad Hamas, gli AnonGhost, che ha messo a segno nei mesi scorsi clamorose intrusioni in siti web di istituzioni israeliane.
"To All Governments of the World, We are watching you, we can see what you're doing, we control you, we are everywhere" così esordiva il messaggio inserito proditoriamente nella pagina web della scuola.
Dalla segreteria dell'Istituto Zanussi si apprende che già nelle prossime ore il sito tornerà online e che non sono stati persi dati o sottratte informazioni sensibili dal registro elettronico.
L'acronimo sta creando problemi ad ogni latitudine, tanto che la fabbrica di cioccolato belga Isis recentemente ha deciso di cambiare il suo nome in Libeert.
Ascom-Cassa risparmio Fvg, 2 milioni per sostegno alle imprese
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- Pubblicato Lunedì, 17 Novembre 2014 18:38
- Scritto da redazione@ilfriuliveneziagiulia.it
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