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Gio11212024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Nevicata nella notte dalla Carnia fino a Udine, due incidenti in autostrada A23

Nevicata nella notte dalla Carnia fino a Udine, due incidenti in autostrada A23

Udine - La neve caduta durante la notte tra il 12 ed il 13 gennaio dalla Carnia fino a Udine ha creato qualche disagio alla circolazione sull’autostrada A23, dove si sono verificati due incidenti.

Nelle prime ore del mattino, in una galleria nel tratto tra Pontebba e Carnia, in direzione Sud, si è verificato il primo incidente, tra due mezzi pesanti, provocando code sino a 2 km; la situazione attorno alle 8.00 è tornata alla normalità grazie all’intervento dei mezzi spazzaneve e spargisale, nonchè dei carri attrezzi che hanno rimosso i veicoli incidentati.

Un secondo incidente è accaduto più tardi, nel tratto compreso tra Gemona-Osoppo e Carnia in direzione Tarvisio, dove un’auto è rimasta ferma in corsia di sorpasso.

Mentre in pianura la neve si è trasformata in pioggia a causa dello scirocco che ha iniziato a soffiare, in montagna continua a nevicare. In A23 la neve fa la sua comparsa appena passate le gallerie  del lago di Cavazzo.

Sull’Autostrada A23, sulla rete delle strade regionali carniche e sulla  statale Pontebbana, sono attivi i mezzi spazzaneve, lame e spargisale per la pulizia delle carreggiate.

L’Osmer prevede per oggi ancora precipitazioni, con quota neve attorno ai 300 metri. Nel corso del pomeriggio e della sera il vento girerà sui quadranti Nord-Nord Est con possibile neve sul Carso; possibile neve, localmente, anche su pianura e costa.

Possibili locali formazioni di ghiaccio al suolo, specie di notte. Domani, sabato 14 gennaio, cielo poco nuvoloso; temperature nuovamente in calo con possibili locali formazioni di ghiaccio al suolo.

Nella foto: fermo immagine webcam Camporosso ore 9.00.

Alpinista austriaco precipita dal Pal Piccolo durante un’arrampicata free climbing in solitaria

Alpinista austriaco precipita dal Pal Piccolo durante un’arrampicata free climbing in solitaria

Udine - Il corpo di un alpinista austriaco, il signor Stefan Pessernig, 41 anni, di Klagenfurt, è stato trovato senza vita dalle squadre del Soccorso Alpino italiano e austriaco la notte del 2 novembre ai piedi delle pareti ovest del Pal Piccolo, sopra il Passo Monte Croce Carnico (Udine).

L'uomo è precipitato per decine di metri durante un'arrampicata solitaria che stava facendo slegato e senza sicurezza.

L'allarme è stato lanciato la sera del 3 novembre dal Centro Interforze di Tarvisio (Udine), col quale i gruppi di polizia austriaca, italiana e slovena collaborano nella zona dei tre confini.

Il corpo è stato scoperto dai soccorritori in elicottero che lo hanno localizzato grazie ai visori notturni. L'uomo indossava scarpette di arrampicata e il sacchetto di magnesite alla vita, mentre la corda e l'imbragatura erano stati lasciati alla base della parete.

Dopo i rilievi di Carabinieri e Finanza e ottenuto il nulla osta del magistrato, il corpo è stato recuperato dai tecnici del Soccorso Alpino e trasportato a Tolmezzo.

 

 

 

 

 

 

Tragico incidente sul monte Plauris nelle Giulie: escursionista precipita per 30 metri e muore

Tragico incidente sul monte Plauris nelle Giulie: escursionista precipita per 30 metri e muore

Udine - Un’escursionista di Vipiteno (Bz) residente a Coseano (Ud), la signora Cecilia Hilbert, è morta nel pomeriggio di martedì 1° novembre dopo essere scivolata mentre scendeva lungo il sentiero 702 del Monte Plauris (Ud), nelle Prealpi Giulie, a quota 1.600 metri di altitudine, lungo il versante Sud che affaccia su Casera Ungarina.

La donna si trovava in una comitiva di otto persone. Al momento della caduta camminava per ultima, dietro agli altri. I compagni non l'hanno vista scivolare e cadere ma hanno sentito il rumore della ghiaia smossa.

La signora Hilbert è precipitata per una trentina di metri lungo un pendio di erba e sassi.

Secondo gli operatori della sezione Fvg del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e e Speleologico, la donna è morta all’istante.

Al loro arrivo, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'escursionista. Con loro sono intervenuti anche un elicottero del 118 e, in un secondo tempo, un elicottero della Protezione civile.

Il corpo è stato trasportato a braccia per 400 metri di dislivello fino a Casera Ungarina, utilizzando la barella del Soccorso alpino.

 

 

 

 

 

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