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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Trascrizione del matrimonio tra due cittadine: il Comune di Udine si costituisce contro cancellazione

Trascrizione del matrimonio tra due cittadine: Comune di Udine si costituisce contro cancellazione

Udine - Il Comune di Udine si costituirà in giudizio al Tribunale Amministrativo Regionale nel ricorso promosso da due cittadine, l’udinese Adele Palmeri e Ingrid Owens, residenti in Belgio, che si erano sposate in Sudafrica ed avevano chiesto ed ottenuto la trascrizione dell'atto al Comune di Udine.

Il prefetto di Udine Provvidenza Delfina Raimondo aveva però annullato la trascrizione nel registro di stato civile del matrimonio, che era avvenuta il 30 settembre 2014.

La prefettura, su indicazione del Ministro dell'Interno Angelino Alfano, aveva chiesto al sindaco Furio Honsell di annullare le nozze ma il primo cittadino si era rifiutato. L'atto, tramite un commissario ad acta, era stato quindi cancellato dal Prefetto di Udine.

Immediata era stata la reazione delle associazioni omosessuali e delle due donne interessate che, tramite l’associazione Rete Lenford, avevano presentato un esposto in Procura, secondo cui, questa la risposta del pm, il prefetto non ha compiti “sostanzialmente” abrogativi, né poteri di cancellazione del matrimonio, dichiarando quindi “non corretta” la circolare del Ministro Alfano. Da qui la causa promossa dalle due donne presso il Tar.

“Siamo a fianco delle due cittadine in quanto continuiamo a ritenere pienamente legittima la loro richiesta di trascrizione e, al contrario, assolutamente illegittima la cancellazione operata su indicazione del Ministro dell’Interno. Ecco perché abbiamo deciso di appoggiare il ricorso che le due donne hanno presentato”.

Così afferma in una nota diffusa il 23 dal sindaco di Udine, Furio Honsell, che commenta la decisione con cui palazzo D’Aronco si costituirà in giudizio al Tar. La decisione di costituirsi in giudizio da parte del Comune verrà formalizzata nel corso della prossima giunta comunale utile.

"Se tutta questa vicenda ha un senso generale – ha affermato ancora Honsell – è proprio quello di portare di fronte a tutti gli organi di giudizio una problematica così importante per i cittadini, ovvero quella della piena parità di diritti per le coppie omosessuali".

"E questo proprio perché, rispetto alla maggior parte degli Stati europei, il nostro Paese ha un deficit legislativo che mi auguro venga colmato al più presto. E credo che anche dibattiti come questo – conclude la nota – possano risvegliare la coscienza dei nostri legislatori”.

Indagini sulla rapina alla CariFvg di Cervignano: recuperati oltre 200 reperti archeologici

Indagini sulla rapina alla CariFvg di Cervignano: recuperati oltre 200 reperti archeologici

Aquileia (Ud) - I Carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Udine e i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, nell'ambito delle indagini su una rapina alla filiale della CariFvg di Cervignano, hanno recuperato oltre 200 reperti e manufatti archeologici di eccezionale valore storico ed artistico, risalenti a diversi periodi che vanno dal pre-protostorico al paleocristiano.

Tra gli oggetti anche 108 gemme romane incise, alcune ancora incastonate nei gioielli, altre descritte da Plinio. I reperti ritrovati provengono quasi tutti dal sito di Aquileia, in particolare le gemme incise che venivano lavorate sul posto e poi esportate in ogni angolo dell'Impero.

La maggior parte dei reperti - hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 22 gennaio il comandante provinciale dei Carabinieri di Udine col. Roberto Del Piano e il maggiore Giuseppe Marseglia del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia - è stata rinvenuta all'interno del caveau della Banca "Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia" di Cervignano, dove giacevano forse da decenni, illecitamente detenuti dai possessori di alcune cassette di sicurezza che durante la rapina erano state aperte e poi abbandonate dai malviventi. Altri reperti sono stati recuperati in momenti successivi dell'indagine.

Tra le pietre preziose recuperate c'è anche un esemplare in diaspro rosso di grandi dimensioni, riconducibile alla categoria delle gemme magiche di origine orientale con raffigurazioni di divinità e iscrizioni in greco.

Di notevole importanza anche il ritrovamento di altri reperti in metallo (asce, pugnali, cuspidi di lancia e lingotti di rame) per lo più risalenti alla tarda età del bronzo. I reperti sono stati affidati al Museo Archeologico di Aquileia per le perizie e la catalogazione.

Sequestro di cuccioli a Pocenia: giornalisti aggrediti dall'allevatore mentre documentano il fatto

Sequestro di cuccioli a Pocenia: giornalisti aggrediti dall'allevatore mentre documentano il fatto

Udine - Gravissimo episodio il 21 gennaio a Pocenia (Ud). Due reporter della Rai Fvg, Rita Micoli e Lorenzo Cecutti, sono stati aggrediti durante la realizzazione di un servizio giornalistico.

La violenta aggressione è avvenuta mentre i giornalisti erano impegnati nella realizzazione di un servizio sul sequestro di cuccioli in un allevamento di Torsa di Pocenia da parte della Guardia Forestale.

Mentre dal marciapiedi antistante il canile l'operatore Lorenzo Cecutti stava riprendendo le operazioni del corpo della guardia forestale, il titolare della struttura senza alcun preavviso lo ha aggredito scagliandolo a terra, colpendolo con calci e pugni e stringendogli violentemente le mani attorno al collo fino a provocargli una lesione delle corde vocali.

Immediatamente ricoverato in ospedale l'operatore ha riportato una prognosi di dieci giorni oltre ad avere la telecamera pesantemente danneggiata.

Ferma la condanna della rappresentanza sindacale della sede Rai Friuli Venezia Giulia, che ha espresso "tutta la vicinanza al collega ferito ed auspica che questa inaccettabile aggressione possa essere sanzionata dall'autorità giudiziaria nella maniera più esemplare a tutela non solo dell'incolumità di tutti i giornalisti impegnati nel loro lavoro ma anche del più generale diritto di cronaca".

Anche l'Assostampa regionale esprime il suo sconcerto per "un episodio gravissimo, che non fa onore alle tradizioni di civiltà della terra friulana. Inaccettabile sempre il ricorso alla violenza, ma ancor più se questa viene rivolta nei confronti di chi sta svolgendo il proprio lavoro".

"Il sindacato dei giornalisti condanna sempre e comunque tutte le azioni volte a limitare o impedire il diritto/dovere di cronaca, presidio irrinunciabile di ogni democrazia che sia degna di questo nome".

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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