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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Vasta operazione antidroga dei Carabinieri di Udine: sgominata una banda di trafficanti

Vasta operazione antidroga dei Carabinieri di Udine: sgominata una banda di trafficanti

Udine - I Carabinieri della Compagnia di Udine hanno sgominato una banda di spacciatori attiva sulla piazza del capoluogo friulano che operava quasi esclusivamente all'ingrosso in regime di "monopolio".

L'operazione Camaleonte, denominata così per la capacità del gruppo di camuffarsi nel tentativo di eludere le indagini, e resa nota dal Comandante della Compagnia, capitano Alberto Granà, ha portato all'arresto di sette persone e al sequestro di oltre tre chili di stupefacente.
    
L'operazione era partita lo scorso mese di agosto con il controllo di un udinese di 50 anni, arrestato in flagranza per detenzione a fini di spaccio di oltre mezzo chilo di marijuana.

Il canale di approvvigionamento dello stupefacente (marijuana, hasish, anfetamine) è stato individuato a Milano.

La parte lombarda vendeva a quella friulana le sostanze stupefacenti a circa 2.000/2.500 euro al chilo. Una volta piazzata al dettaglio la droga fruttava, per la stessa quantità, tra i 9.000 e i 10.000 euro.

Gli sviluppi investigativi hanno consentito quindi di individuare i due capi dell'organizzazione criminosa, due fratelli, un 45enne di Adegliacco e un 40enne di Grado, sottoposti a custodia cautelare il 6 febbraio.

In quell'occasione sono stati perquisiti diversi indagati tra Udine e Gorizia che hanno portato al sequestro di un altro etto di stupefacente e all'arresto in flagranza di un udinese di 37 anni.

Sgominata una banda di trafficanti e spacciatori di droga attiva in FVG e in Veneto

Sgominata una banda di trafficanti e spacciatori di droga attiva in FVG e in Veneto

Udine - Quattro soggetti destinatari di misura cautelare, un arresto in flagranza di reato e quattro persone deferite in stato di libertà, tra cui un minorenne: questo il risultato delle indagini dei Carabinieri del Norm della Compagnia di Latisana.

I militari hanno sgominato una rete di micro-spaccio di droga a livello locale e nel Veneto Orientale, al termine di un'operazione investigativa coordinata dalle Procure di Udine e Pordenone. Lo comunica la stessa Arma dei Carabinieri in una nota del 6 febbraio.

L'indagine, che ha registrato anche ventidue persone segnalate alla Prefettura come assuntori di stupefacenti e 153 grammi di sostanza sequestrati, si è chiusa il 31 gennaio con l'arresto ai domiciliari di un uomo di 33 anni, T.C., di San Michele al Tagliamento, destinatario di una misura di custodia cautelare. L'attività dei militari si era avviata nell'autunno 2013 dalle segnalazioni di alcuni genitori residenti a Latisana e nei dintorni, preoccupati per il consumo di droghe, specie hascisc e marijuana, effettuato dai figli, alcuni ancora minorenni.

Le prime attività investigative avevano individuato quali principali responsabili dello spaccio due latisanesi, un ragazzo all'epoca minorenne, e uno di 20 anni che, è emerso nel corso delle indagini, erano soliti rifornirsi dello stupefacente da spacciare in stazione ferroviaria e delle corriere e nei parchi cittadini dall'uomo di San Michele al Tagliamento.

Il minorenne è stato arrestato e collocato in comunità su disposizione del gip dei minorenni di Trieste a luglio. Il maggiorenne è stato invece arrestato nell'agosto 204 insieme a un albanese di 22 anni, anche lui ritenuto dedito allo spaccio. A entrambi sono stati concessi i domiciliari.

I militari del Norm di Latisana, nel febbraio 2014, avevano già arrestato in flagranza di reato un uomo di 47 anni di Spilimbergo per detenzione a fini di spaccio, dopo essere stato sorpreso a Latisana con cento grammi di marijuana, destinata al mercato locale.

Cooperativa Carnica: il tribunale rigetta la richiesta di nomina di un commissario giudiziale

Cooperativa Carnica: il tribunale rigetta la richiesta di nomina di un commissario giudiziale

Udine - Il 2 febbraio il Tribunale di Udine ha rigettato la richiesta di nomina di un Commissario giudiziale per la Cooperativa Carnica, avanzato dalla Procura della Rrepubblica. Il consiglio di amministrazione resta dunque in carica, per proseguire la redazione del piano concordatario.

"Prendiamo atto della sentenza che ci dice come la strada percorsa sin qui sia corretta e vada perseguita". Così ha affermato a Trieste il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, commentando la notizia.

"Teniamo alta l'attenzione - ha continuato Bolzonello - e siamo pronti ad intervenire con tutti gli istituti a disposizione della Regione. Nell'ambito delle azioni di vigilanza che ci competono, intendiamo promuovere un'ulteriore revisione straordinaria, non indirizzata al pregresso ma intesa a monitorare l'attività del Consiglio di Amministrazione".

Con decreto del 29 gennaio scorso il Tribunale di Udine ha rigettato la richiesta presentata alla Procura della Repubblica di Udine di nomina del commissario giudiziale nell'ambito della procedura di concordato preventivo in bianco della COOPCA.

Il Tribunale ha valutato di non accogliere l'istanza presentata dal Pubblico Ministero (PM), ritenendo la nomina di un commissario giudiziale superflua in questa fase in cui il Consiglio di Amministrazione risulta composto in maniera diversa rispetto al passato, i rapporti tra organi sociali sono tornati alla normalità, le relazioni periodiche sull'andamento della gestione sociale sono puntualmente depositate con dovizia di informazioni, come pure l'aggiornamento sulle attività poste in essere ai fini concordatari che appaiono concrete ed orientate all'obiettivo.

Da parte sua, l'on. Sandra Savino, deputata di Forza Italia eletta nel Friuli Venezia Giulia, ha depositato un’audizione in Parlamento, in sede di Commissione congiunta Finanze - Attività produttive, per avere chiarimenti dai Ministri competenti sulla grave situazione che vede coinvolte le Cooperative Operaie di Trieste e le CoopCa di Amaro (Ud).

“Una crisi – scrive l'on. Savino a Daniele Capezzone, Presidente della Commissione VI – che vede a rischio oltre700 posti di lavoro e i risparmi di ventimila soci, i quali vivono nell’incertezza di recuperare la cifra investita”. “Sono situazioni – spiega Savino, capogruppo di Forza Italia in Commissione Finanze – che coinvolgono non certo degli speculatori, ma molti piccoli risparmiatori che hanno depositato quanto messo da parte dopo una vita di lavoro”.

“In considerazione della portata delle due crisi e dei riflessi sociali, oltre che occupazionali, conseguenti ad un eventuale precipitare degli eventi, ritengo opportuno – conclude Savino – che il Governo si pronunci in ordine all’accaduto e su un auspicabile intervento a sostegno dei risparmiatori e dei lavoratori”.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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