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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il campione di sci nordico Giorgio Di Centa vince la Granfondo di 42 km in Val di Casies

Il campione di sci nordico Giorgio Di Centa vince la Granfondo di 42 km in Val di Casies

Bolzano - Giorgio Di Centa, campione di fondo di Paluzza, ha vinto la maratona Granfondo Val Casies - Gsiesertal Lauf 2015, gara in tecnica libera di 42 chilometri di pattinato tra San Martino, Colle e Santa Maddalena (Bz).

Di Centa è arrivato al traguardo davanti all’altoatesino Janmatie Kostner e al tedesco Toni Escher e ha scritto per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro del popolare evento dell'Alto Adige.

“Ci tenevo a fare una buona gara qui”, ha commentato l’olimpionico carnico. “Sapevo di essere tra i più quotati e sono senza dubbio contento e soddisfatto”.

“C’è stata una continua progressione in gara – ha commentato ancora Di Centa – e per me è di certo servita come ottimo allenamento in vista del mondiale di Falun, il mio ultimo in carriera".

Di Centa ha concluso i 42 chilometri allungando anche in discesa, con il tempo totale di 1.41’30” e con 1’12” di vantaggio su Janmatie Kostner, che proprio sul finale è riuscito a liberarsi della compagnia del germanico Escher, finito terzo.

Con un gol ai tempi di recupero finisce uno a uno il derby Kras - Triestina. Fotogallery

Con un gol ai tempi di recupero finisce uno a uno il derby Kras - Triestina. Fotogallery

Trieste - Il derby Kras - Triestina si è svolto il 9 febbraio nel campo dei padroni di casa. Siamo nel girone di ritorno e dalla partita dell'andata non è cambiato niente: stesso risultato e stessi problemi. Kras tenero dietro e Triestina che ama regalare punti a tutti.

Si parte con un minuto di silenzio in onore dell'ex capitano del Kras Dario Skabar che si è spento prematuramente. Anche la Triestina ieri ha ricordato il giovane tifoso Stefano Furlan, morto dopo una carica della polizia durante una partita di tanti anni fa, ma mai dimenticato.

Si comincia con la Triestina che frena bene il Kras e dopo varie ripartenze trova il gol con Piscopo: è il quarto d'ora. Il Kras accusa il colpo, e stenta a creare gioco, facendosi spesso fermare già a metà campo e permettendo alla Triestina di giocare in scioltezza, visto il vantaggio acquisito.

Per altre tre volte la Triestina potrebbe raddoppiare, con occasioni che non vengono sfruttate al meglio dai suoi avanti. Si va al riposo con la Triestina che merita il vantaggio.  

La ripresa vede dei cambiamenti di mentalità delle due squadre. Il Kras è più convinto e concentrato, mentre la Triestina culla l'uno a zero con superficialità, lasciando minuto dopo minuto l'iniziativa alla squadra di casa .  

Il Kras finalmente si affaccia davanti alla porta dell'Unione, con folate dalla fascia destra che mettono in imbarazzo la difesa Triestina e solo per l'inprecisione del suo attacco non arriva il pareggio.  

Scorrono i minuti e Trieste crea melina ad ogni occasione, anche all'eccesso (giusta l'ammonizione per perdita di tempo). Arriva il tanto agognato 90° e arriva anche il 93°, quando da una palla persa banalmente si innesca l'ennesimo attacco, ma questa volta l'undici del Kras, dopo un contrasto vittorioso, si ritrova davanti al N° 1 della Triestina e con un sinistro preciso fa volare la palla alle spalle del portiere ospite, scatenando la gioia del troppo silenzioso pubblico di casa che ormai era rassegnato alla sconfitta.   

Insomma partita fotocopia dell'andata, nonostante i tanti cambiamenti di entrambe le squadre al loro interno che hanno cambiato allenatori e giocatori senza però modificare la loro precaria situazione in classifica che le vede entrambe in lotta per non retrocedere.  

Non era la partita salvezza, ma una vittoria di una delle due avrebbe messo seriamente in crisi l'avversaria.  Per quest'anno il doppio derby provinciale è finito in parità. Speriamo di rivedere le due squadre ancora in questa serie l'anno prossimo con magari posizioni di classifica migliori.

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(Galleria fotografica di Stefano Savini. Licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte)

Il Napoli conta su Higuaín, Udinese priva di Di Natale

Il Napoli di questa stagione è l'esempio migliore per indicare una squadra in ripresa. La serie A è arrivata alla sua 22ª giornata, la seconda del girone di ritorno, e i ragazzi di Benítez sfideranno tra le mura amiche l'Udinese di Andrea Stramaccioni.
 
Obiettivo primario: conquistare i 3 punti per puntare al secondo posto. Sì, perché se gli azzurri sono in netto miglioramento, sia sul piano del gioco che di risultati, è anche vero che la Roma, al momento seconda forza del campionato, sta attraversando un periodo di poca lucidità, sprecando occasioni una dietro l'altra.
 
I punti in classifica sono 39 per il Napoli e 43 per i giallorossi, con i primi che hanno ritrovato Higuaín, dopo un avvio incerto anche per acciacchi fisici, e i secondi che devono fare i conti con diverse assenze che pesano, quella di Gervinho su tutte.
 
L'apporto dell'attaccante argentino, misurato in numeri, registra 12 reti all'attivo, esclusa quella contro l'Inter in Coppa Italia che ha regalato la semifinale al Napoli. El Pipita per sognare, una difesa invece che rimane il punto debole del gruppo: gli ultimi 5 incontri hanno visto 4 vittorie e una sconfitta, quella per mano della Juventus, con un bottino di 9 reti messe a segno e 6 incassate, una media di più di un gol a gara. Se poi si aggiunge un mercato invernale che in un certo senso è andato a compensare quello scarno della sessione estiva, il quadro è completo. Gente come Gabbiadini serve a questa squadra.
 
Sembra aver perso la verve iniziale l'Udinese, ultimamente protagonista di prestazioni deludenti e anche poco produttive, visto che gli ultimi 5 turni hanno visto i bianconeri racimolare solo 6 punti, frutto di 3 pareggi,  una vittoria e una sconfitta. Ed è anche per questo che gli esperti di scommesse online di questa web vedono i bianconeri nettamente sfavoriti.
 
Non basta infatti il solo Totò Di Natale, che con 9 marcature è il miglior realizzatore dei friulani, perché all'ex mister nerazzurro serve qualità in mezzo al campo per puntare a qualcosa di più  rispetto all'attuale dodicesimo posto, frutto di 28 punti a pari merito con Torino e Sassuolo.
 
I precedenti al San Paolo sono 32, con l'Udinese che ne è uscita vittoriosa in 4 occasioni contro le 17 dei padroni di casa,  mentre i pareggi sono 11. Tantissimi i gol, ben 90, di cui 54 realizzati dagli azzurri.
 
Diamo uno sguardo alle statistiche: il Napoli non batte i bianconeri dall'ottobre del 2012, incontro che terminò 2-1 con le reti di Hamšík, Pinzi e Pandev;  i ragazzi di Stramaccioni hanno subìto almeno un gol a gara in 8 delle ultime 12 trasferte, e sono anche quelli che subiscono più tiri in porta, 334, record di questa stagione; Manolo Gabbiadini ha già messo un suo timbro tra le marcature contro l'Udinese in questo campionato, precisamente lo scorso 21 dicembre nella partita poi finita 2-2.
 
Benítez come sempre pensa a un turn over, convocato Maggio ma rimane in dubbio il suo utilizzo, rischia la panchina anche Mesto. Mertens e Hamšík a supporto di Higuaín. Un macigno l'assenza per squalifica di Di Natale nella fila dei bianconeri, fuori anche Kone; Fernandes e Théréau i terminali offensivi, sulla sinistra probabile Pasquale, a centrocampo un posto per Hallberg. 

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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