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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Udinese, Di Natale fa 206 e decide il derby con l'Hellas Verona

Udinese, Di Natale fa 206 e decide il derby con l'Hellas Verona

Udine – Un giorno vinci, l’altro perdi. E quello dopo ancora vinci: nelle ultime tre giornate, è stato questo il trend dell’Udinese, che ieri pomeriggio a Verona è riuscita ad imporsi sull’Hellas 1-0, nel derby del Nordest. Una partita che ha visto i bianconeri affamati e bravi a sfruttare ogni possibile soluzione per bucare la difesa avversaria, anche se alla fine è bastato solo un uomo per decidere i 90’: Antonio Di Natale.

Stramaccioni sceglie il 4-3-1-2 già visto nelle ultime sfide, con Bubnjic al posto dello squalificato Domizi e Guilherme dietro la coppia Perica-Thereau. Un modulo coperto là dietro ma, al tempo stesso, utile per sfruttare le azioni veloci in contropiede: l’arma necessaria per mettere in ginocchio il 4-5-1 di Mandorlini, che vede gli esterni Nico Lopez e Jankovic al servizio dell’instancabile Toni. Arbitra il signor Cervellera.

Il primo tempo inizia già all’insegna dei friulani, con il gol annullato a Thereau al 5’ per fuorigioco. Due minuti dopo sono sempre i bianconeri a tirare, con Kone che dalla distanza la mette alta di poco. Il primo acuto giallonero è al 14’, con Tachtsidis che stampa la palla sulla traversa, alle spalle di Karnezis, dal limite dell’area. I cambi di fronte si alternano sempre più velocemente, con l’Udinese che sfiora il vantaggio, grazie al tiro di testa di Kone al 18’ che sfiora di nuovo il palo. Anche l’attaccante croato Perica ha un’ottima occasione al 23’, ma la passa al compagno francese che viene anticipato dagli scaligeri.

Sempre più insistenti gli ospiti, ma anche i padroni di casa ci sono e con Jankovic al 25’ si fanno pericolosissimi, con un tiro a giro alto di un soffio. L’agonismo cresce, soprattutto in Perica che sfiora ancora la rete al 29’ e, un minuto dopo, riceve la prima ammonizione per un fallo su Pisano. Al 34’ arriva il giallo anche per il Verona, a Greco che fa fallo su Pinzi. Nulla di nuovo negli ultimi 10 giri di orologio, tranne l’occasione di Nico Lopez al 45’ che con un destro in corsa manda la palla sull’esterno della rete. Frustrazione che si congela per l’intervallo.

Si riparte da dove l’arbitro aveva interrotto, con le squadre che, libere da pressioni della classifica, si fronteggiano a viso aperto. Ecco, allora, che al 50’ Thereau si presenta davanti alla porta avversaria, ma Benussi salva in extremis, con la gamba. Spazio anche per le perle di gioco: Toni al 53’ stoppa un passaggio al limite dell’area bianconera, manda a sedere due difensori ma il tiro termina sul fondo. Ed ecco allora entrare un altro classe ’77 in campo: Di Natale prende il posto di Perica, serve la sua esperienza là davanti per risolvere le cose.

La partita si infiamma al 60’ quando Cervellera espelle Sala per un brutto fallo da dietro su Thereau: il Bentegodi esplode in grida di disapprovazione, ma il difensore non può far altro che tornare negli spogliatoi. Con il Verona in dieci, l’Udinese trova il vantaggio: Widmer crossa e Totò, con un colpo di tacco, supera Baggio nella classifica cannonieri con 206 reti! Nonostante la rete, i bianconeri non si fermano e, anzi, devono contenere gli uomini di Mandorlini. Che arrivano a un passo dal pari con una punizione di Rafa Marquez al 85’, sventata solo grazie al miracolo del portiere greco che vola e la mette in corner.

La partita volge quasi al termine, ma nessuna delle due formazioni si arrende. Il Verona al 89’ riesce quasi nell’impresa, con il tiro di Toni che scavalca Karnezis, ma Pinzi riesce a spazzare via a ridosso della linea. Ormai mancano solo i quattro minuti di recupero e poi è finita, ma ecco il secondo rosso: Marquez, ammonito per un fallo, riceve il secondo giallo per proteste e lascia i suoi in nove. Gli spalti dello stadio ormai sono più simili a un girone dell’inferno. L’ultimo acuto è di Bruno Fernandes, entrato al 71’ per Kone, che da solo in area si divora il 2-0. E finalmente Cervellera fischia la fine.

Nemmeno a dirlo, le proteste dei gialloblu per l’arbitraggio non sono tardate ad arrivare. Ciò non toglie che gli uomini di Stramaccioni abbiano saputo interpretare al meglio la partita, con una prestazione ottima e la magia del 206esimo gol in Serie A di Di Natale. Un altro regalo per Udine, insieme alla completa, agognata salvezza che farà respirare vagonate di ossigeno adesso ai bianconeri.

Successo per la manifestazione podistica "Bavisela". In 10mila a Trieste per correre

Successo per la manifestazione podistica

Trieste - Robert Gaitho Gititu (Kenya) col tempo di 2:14:37 ha vinto la Green Europe Marathon, svoltasi domenica 3 maggio e partita per la prima volta da Lipica, in Slovenia, con arrivo a Trieste.

Secondo posto per Simon Rugut Kipngetich (Uganda) in 2:15:57, terzo Liberato Pellecchia (CS Aeronautica Militare) in 2:23:24.

Sul fronte femminile prima Claudia Dardini (GS Lammari) in 2:45:59, seconda Maurizia Cunico (Vicenza Marathon) in 2:51:27, terza la slovena Neza Mravlje in 2:53:43.

Nella Green Europe Halfmarathon, primo posto per l’ungherese Roland Kedves in 1:12:54, secondo Lorenzo De Conto (Atletica Edilmarket Sandrin) in 1:13:43, terzo il triestino Gianmarco Pitteri (Pool Sport Trieste) in 1:13:48.

Tra le donne prima l’ungherese Zsanett Kis in 1:21:10, seconda la connazionale Kinga Lauf in 1:23:22, terza Jessica Doria (Generali Runners) in 1:24:20. Primo handbyke Stellario Filoccamo.

Diecimila i partecipanti complessivi domenica a Trieste, tra Green Europe Marathon da Lipica, Green Europe Halfamarathon da Duino e la Bavisela Wind Family, non competitiva, da Miramare. Arrivo per tutti nella splendida cornice di piazza Unità d’Italia.

Novità dell’edizione 2015 la partenza a Lipica e l’arrivo a Trieste, una maratona transfrontaliera che ha attraversato i paesi del Carso sloveno e italiano, prima di raggiungere la Strada Costiera, dove sono confluiti i runner della mezza, e poi l’ultima parte del tracciato verso il centro cittadino.

Oltre 7mila i partecipanti della Bavisela Wind Family, 2607 i competitivi, tra i quali quasi 600 stranieri, giunti a Trieste da tutto il mondo per un evento sempre più internazionale, organizzato dall’Asd Bavisela.

Prima Categoria, il Ragogna perde con la Tarcentina e termina la stagione con una prestazione incolore

rima Categoria, il Ragogna perde con la Tarcentina e termina la stagione con una prestazione incolor

Ragogna (Ud) -  La domenica pomeriggio di ieri, spenta e umida, ha visto scendere in campo il Ragogna e la Tarcentina, per la 30a e ultima giornata del girone B di Prima Categoria, al campo comunale di Pignano. Un appuntamento che interessava soprattutto gli ospiti, che con i loro 34 punti occupavano il terzultimo posto con Buiese e Cassacco, mentre i padroni di casa erano già salvi a 42 punti.

I rossoblu scendono in campo con il 4-3-3, senza il bomber Garlati (16 reti per lui questa stagione) ma con il trio Donati-Toppazzini-Gerometta in attacco. Modulo più coperto per i gialli, che optano per il 4-4-2 con la coppia avanzata Motta-Serafini che partono da subito a mille. Davanti a un modesto pubblico, i più al chiosco anziché sugli spalti, arbitra il signor Savona di Cervignano del Friuli.

Il primo tempo inizia con le formazioni che si studiano a vicenda, cercando di impensierirsi con azioni veloci e cross lunghi. Il primo acuto arriva così al 7', con Serafini che sfiora la rete. Il Ragogna cerca di contrattaccare, ma manca l'attenzione fra i compagni di squadra, che sciupano passaggi importati. Al 12' il primo episodio contestatissimo dai tifosi: Donati cade vicino l'area avversaria, ma l'arbitro lascia giocare. Nonostante le urla di protesta dagli spalti, l'impressione netta è che l'attaccante si sia buttato.

Il primo cartellino giallo della partita arriva al 14', per un fallo di Verona della Tarcentina su un avversario. Ma bisogna aspettare ancora cinque minuti per assistere alla decisione che decide la giornata: Serafini si invola verso la porta ragognese, il portiere Temporale si lancia per impedire che tiri ma, tra palla e gambe, prende le seconde. Rosso diretto e rigore. Mister Fornasiere cambia allora Forabosco con il secondo portiere Zonta, non bravo abbastanza però per parare il tiro dal dischetto di Motta, al 21'.

Giocare in dieci non è facile e, infatti, i padroni di casa soffrono in contropiede. Ciò non toglie che si possano rendere pericolosi anche loro, quando al 32' Guadagni sfiora la rete. La partita, nel frattempo, ha sostituito la fisicità al gioco, e arriva anche il secondo cartellino giallo, a Della Ricca al 31'. Motta si morde le mani al 35' per non aver sfruttato una palla che gli arriva vicino, dopo il tiro di Spizzo che devia per una serie di rimpalli. Ed è proprio quest'ultimo a raddoppiare, quando al 42' insacca, dimenticato dalla difesa rossoblu.

Dopo l'intervallo, il Ragogna cerca di mostrare i denti e recuperare lo svantaggio, e sembra che la Tarcentina si sia un attimo addormentata. Al 8' della ripresa Donati corre bene lungo la fascia destra, ma il suo tiro finisce alto. Gli ospiti reagiscono e, poco dopo, Venuti si fa mezza area in lunghezza con la palla al piede, ma quando calcia la difesa respinge. Continua l'assedio giallo e al 15' Serafini insacca un gol bellissimo: stop, alza la palla, si gira e rete. 0 a 3, si può tornare anche a casa.

Perchè il resto della partita dice ben poco. Di gioco non se ne vede, c'è spazio solo per la fisicità e lanci lunghi senza senso.

Uno degli ultimi barlumi è al 28' con il tiro di Venuti, subentrato al 18' per Marano nella Tarcentina, che sfiora il 0-4. Tutto il resto, come cantava Califano, "è noia"  e l'atmosfera uggiosa si sposa perfettamente con il triste spettacolo in campo. Il Ragogna tenta tiri della disperazione da decine di metri, sintomo della mancanza assoluta di idee, e la cosa peggiora quando l'arbitro segnala i tre minuti di recupero: inizia uno snervante possesso palla a centrocampo simile a un riscaldamento, più che a una partita vera. E finalmente il supplizio ha termine.

Con questa vittoria, la Tarcentina va a 37 punti e lascia al terzo posto solo il Cassacco, a 35. Nel giorno B il fondo della classifica è occupato dal Caporiacco, con 5 miseri punti, e la Nuova Sandanielese con 28. Vince anche il Real Udinest, che aumenta a 72 il proprio bottino, ma il primo posto l'aveva già conquistato da qualche giornata. Il Ragogna termina al settimo posto la stagione, rinviando alla prossima qualsiasi auspicio di raggiungere la Promozione.

 

Ragogna: 1 Termporale, 2 Forabosco (21' 1t Zonta), 3 Bertoni, 4 Simonutti, 5 Casasola, 6 Jogna, 7 Guadagni, 8 Rizzon (12' 2t Persello), 9 Donati, 10 Toppazzini, 11 Gerometta (12' 2t Polli)   All. Fornasiere Ivan

Tarcentina: 1 Clocchiatti, 2 Marano (18' 2t Camola), 3 Della Ricca, 4 Keci, 5 Stella, 6 Verona, 7 Mauro, 8 Venuti, 9 Spizzo (21' 2t Venuti), 10 Motta (29' 2t Picco), 11 Serafini   All. Maisano Raffaele

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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