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Mar11052024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Stagione invernale sugli sci in FVG: sconti e pacchetti per promuovere il turismo dei residenti

Stagione invernale sugli sci in FVG: sconti e pacchetti per promuovere il turismo dei residenti

Udine – Parte il 7 dicembre e si conclude il 30 marzo 2014, condizioni meteo permettendo, la stagione invernale 2013/2014 nei poli sciistici del Friuli Venezia Giulia gestiti dall’Agenzia regionale Promotur.

La politica tariffaria approvata dalla Giunta regionale è in continuità con le tariffe dell’anno scorso e i prezzi degli skipass rimangono invariati a eccezione di particolari combinazioni. Significative riduzioni di prezzo nei poli di Forni di Sopra e di Sella Nevea per gli skipass giornalieri di tutte le categorie.

Previste nuove agevolazioni e promozioni per i residenti e i proprietari di seconde case presenti entro gli ambiti comunali sedi di polo, alle scuole regionali di ogni ordine e grado e ai consorzi turistici per incrementare gli arrivi e le presenze nelle aree montane della regione agendo sulla leva prezzi.

Dal 16 novembre e fino all’1 dicembre è possibile acquistare gli skipass stagionali in prevendita e approfittare delle riduzioni di prezzi per diverse tipologie.

Sono previste diverse tariffe promozionali che tengono conto della crisi, per incentivare il turismo in ambito regionale.

Considerato il quadro della congiuntura economica, che ha visto in particolar modo comprimere il potere d’acquisto del mercato domestico, TurismoFVG, in collaborazione con Promotur e i consorzi della montagna, rinnova l’offerta turistica “Sci gratis” nella stagione invernale 2013-2014.

L’offerta abbina al pernottamento in hotel, a partire da 55 euro a notte a persona, con trattamento di mezza pensione e per un minimo di tre notti, uno skipass gratuito valido per l’intera durata del soggiorno.

La promozione, a cui partecipano con offerte diversificate tutti i poli sciistici regionali, è valida dal 7 al 31 gennaio e dal 17 marzo a fine stagione e si rivolge a diverse tipologie di ospiti, dai giovani, alle famiglie con bambini, alle coppie, e propone tante opportunità per incontrare tutte le esigenze, dallo sci, al divertimento, al relax.

Attenzione particolare è dedicata alle famiglie, a cui sono rivolti pacchetti specifici, con offerte diversificate in base alla località, che propongono soggiorni a misura di bambino con tariffe e sconti convenienti e animazione ad hoc con giochi e approccio alla neve, sia per i principianti sia per i più esperti. Nei pacchetti è incluso anche lo skipass gratuito per sci alpino o nordico.

Ampio spazio è riservato alle attività per i bambini: approccio al ghiaccio, pedagogia del bosco in compagnia di una guida naturalistica, passeggiate in carrozza con i genitori e l’emozionante sleddog con i cani da slitta.

Anche durante il prossimo inverno non mancheranno nelle diverse discipline dello sci le gare di grande rilievo in Friuli Venezia Giulia. Moltissime le competizioni organizzate nei mesi in arrivo, con appuntamenti imperdibili per gli appassionati.

Vajont, Grasso a Longarone depone corona fiori in cimitero. Napolitano, non fu fatalità. Epifani, Paese si fermi a condividere ricordo

Longarone (Bl) - Il Presidente del Senato Piero Grasso è arrivato questa mattina, 9 ottobre, a Longarone per ricordare il disastro del Vajont, avvenuto alle 22.39 della sera di 50 anni fa.

Una frana staccatasi dal monte Toc fece esondare il lago artificiale, per uso elettrico, formato dalla diga sul fiume Vajont provocando la distruzione di intere cittadine e la morte di 1910 persone.

Grasso è andato al cimitero monumentale in località Fortogna dove ha deposto una corona di fiori. Ad accompagnare il presidente del Senato, tra gli altri, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e i sindaci della valle del Piave, che venne invasa dalle acque del Vajont, e dei paesi di Erto e Casso che sorgono a monte della diga, anch'essi colpiti dal disastro.

"Quell'evento non fu una tragica, inevitabile fatalità, ma drammatica conseguenza di precise colpe umane, che vanno denunciate e di cui non possono sottacersi le responsabilità". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato in occasione del 50/o anniversario del disastro del Vajont.

Questo il testo del messaggio inviato dal Capo dello Stato: "La memoria del disastro che il 9 ottobre 1963 sconvolse l'area del Vajont suscita sempre una profonda emozione per l'immane tragedia che segnò le popolazioni con inconsolabili lutti e dure sofferenze. Il ricordo delle quasi duemila vittime e della devastazione di un territorio stravolto nel suo assetto naturale e sociale induce, a cinquant'anni di distanza, a ribadire che quell'evento non fu una tragica, inevitabile fatalità, ma drammatica conseguenza di precise colpe umane, che vanno denunciate e di cui non possono sottacersi le responsabilità. È con questo spirito che il Parlamento italiano ha scelto la data del 9 ottobre quale 'Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo', riaffermando così che è dovere fondamentale delle istituzioni pubbliche operare, con l'attivo coinvolgimento della comunità scientifica e degli operatori privati, per la tutela, la cura e la valorizzazione del territorio, cui va affiancata una costante e puntuale azione di vigilanza e di controllo. Nella ricorrenza del 50° anniversario del disastro, desidero rendere omaggio alla memoria di quanti hanno perso la vita, alla tenacia di coloro che ne hanno mantenuto fermo il ricordo e che si sono impegnati nella ricostruzione delle comunità così terribilmente ferite e rinnovare, a nome dell'intera nazione, sentimenti di partecipe vicinanza a chi ancora soffre. Desidero, inoltre, esprimere profonda riconoscenza a quanti, in condizioni di grave rischio personale, si sono prodigati, con abnegazione, nell'assicurare tempestivi soccorsi ed assistenza, valido esempio per coloro che, nelle circostanze più dolorose, rappresentano tuttora un'insostituibile risorsa di solidarietà per il paese". Lo rende noto un comunicato del Quirinale.

"Cinquant'anni fa il Vajont. Una tragedia che, la sera del 9 ottobre 1963, portò distruzione e morte tra le popolazioni che vivevano al confine tra Veneto e Friuli. In pochi attimi paesi interi furono spazzati via. Un disastro ambientale causato dall'opera dell'uomo". Così il segretario nazionale del Pd, Guglielmo Epifani, in una nota ricorda i 50 anni della tragedia del Vajont .

"Molte e pesanti furono le responsabilità per una tragedia che si poteva evitare se la ricerca del profitto non fosse stata messa davanti alla tutela della sicurezza e della vita di migliaia di persone innocenti - prosegue Epifani -. Anche la giustizia non ha fatto il suo corso e, forse, è il risarcimento negato che più pesa sulle popolazioni colpite. Insieme ad un'attenzione che per troppi anni è mancata, come se una tragedia così grande potesse conoscere l'oblio".

"Una ferita aperta che può essere lenita da un ricordo non retorico, ma partecipato affinché queste tragedie non abbiano più ripetersi - aggiunge -. Nel tempo, è cresciuta nel nostro Paese la consapevolezza di perseguire un modello di sviluppo sostenibile, che non neghi il progresso ma che lo renda compatibile con il rispetto della natura".

"La memoria infine è la ricerca incessante di chi rimane - conclude Epifani -, è qualcosa che resta nella mente di chi partecipò ai soccorsi, e un Paese perde il senso di sé, della sua storia, se non ha la capacità di fermarsi a condividere il ricordo".

Cade sul Lussari, gravemente ferito un escursionista friulano

Cade sul Lussari, gravemente ferito un escursionista friulano

Tarvisio - Un escursionista di Colloredo di Montalbano (Udine) è rimasto gravemente ferito dopo essere caduto nei pressi della vetta del Monte Lussari, nel Comune di Tarvisio, martedì 24 settembre.

L'uomo è precipitato per alcune decine di metri ed ha riportato lesioni in tutto il corpo.

Sul posto sono giunte immediatamente le squadre del Soccorso alpino e della Guardia di finanza che hanno permesso il recupero del ferito al personale dell'elisoccorso del 118.

Da quanto si è appreso, l'uomo è stato intubato sul posto e le sue condizioni sono critiche: si trova ora ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Udine.

Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri per stabilire la dinamica dell'incidente.

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