100 volontari partecipano ad un'esercitazione di ricerca di persone scomparse in Carso. Le foto
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- Categoria: Montagna
- Pubblicato Martedì, 19 Novembre 2013 16:10
- Scritto da Tiziana Melloni, Stefano Savini
Trieste - In media in Italia scompaiono 28 persone al giorno. Si tratta spesso di persone anziane con disturbi di memoria, che si allontanano da casa e vagano senza meta. Con l'aumento di patologie come la demenza senile ed il morbo di Alzheimer, tale fenomeno sta divenendo sempre più un'emergenza.
Inoltre in zone montane isolate, tipiche delle aree spopolate della nostra regione, non è raro il caso di persone - spesso anziane - che si avventurano nei boschi per far legna e finiscono in forre e canaloni: ne sono testimoni numerosi fatti di cronaca.
Proprio per tali evenienze, il Soccorso alpino regionale ha organizzato, il 17 novembre scorso, una importante esercitazione per la ricerca di persone scomparse a Santa Croce di Trieste.
Domenica mattina alle 8 sono squillati i cellulari dei volontari della Protezione Civile, allertati dalla S.O.R. (sala operativa regionale), con la richiesta, attraverso i tutor di sezione, di partecipare ad una ricerca di persone scomparse nella zona del Carso triestino, a ridosso del confine con la Slovenia.
Si trattava di ritrovare 9 persone date per disperse, con differenti caratteristiche: anziani, persone con disabilità fisiche e mentali, persone senza fissa dimora, feriti finiti in luoghi impervi.
Erano circa un centinaio i volontari che hanno partecipato all'appuntamento, tra Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, Protezione Civile ed unità di Pronto soccorso, con la partecipazione di psicologi esperti in questo tipo di emergenze, presenti sia sul campo che nelle varie sedi operative. Alcuni volontari hanno recitato la "parte" degli scomparsi, nascondendosi con cura in mezzo alla macchia carsica.
La cronaca dell'esercitazione dà un'idea dell'imponente macchina che si mette in moto dal momento in cui viene dato l'allarme. Ci vogliono circa 2 ore per rendere effettivo il movimento nei boschi di circa una settantina di volontari divisi in 15 squadre, armati di piantine e gps, per coprire quella che potrebbe essere la zona di ricerca in base agli elementi in possesso dell'unità che dirige le ricerche.
In alcuni casi vengono associate ai volontari anche unità cinofile di Protezione Civile e Soccorso alpino, con il compito di agevolare le ricerche.
Nelle zone impervie anche i cani hanno notevoli difficoltà e seguire le tracce, specie con condizioni metereologiche avverse. Il vento, che spira forte, fa mulinello d'aria ed è inutile per i cani, pur addestrati con grande cura, annusare per carpire eventuali tracce.
I volontari sono obbligati ad un faticosissimo zig-zag per coprire al meglio la zona di competenza. Dopo quasi 2 ore di saliscendi tra i sentieri carsici, finalmente il cane annusa la traccia giusta che porta al "ricercato".
Ecco la galleria fotografica dell'esercitazione:
(testimonianza e foto di Stefano Savini. Licenza Creative Commons: uso non commerciale, citare la fonte)
Cade dalla palestra di roccia di Clauzetto, gravemente ferito uno scalatore di Cuneo
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- Pubblicato Mercoledì, 13 Novembre 2013 16:55
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Clauzetto (Pn) - Un uomo di 64 anni, Mario Lubee, originario di Cuneo, è rimasto gravemente ferito in seguito ad una caduta accidentale, avvenuta nella palestra di roccia dei "Cuargnui" di Clauzetto (Pn).
Dopo aver perso un appiglio, prima che la corda fosse assicurata, lo scalatore è precipitato da un'altezza di circa quattro metri mentre si trovava sulla falesia riportando un forte trauma cranico e altre contusioni.
A lanciare l'allarme è stato il suo compagno di cordata, un alpinista spilimberghese, che faceva da sicura durante l'arrampicata. Entrambi gli uomini sono esperti arrampicatori.
Sul posto il Soccorso Alpino di Maniago, i militari dell'Arma e l'elicottero del 118 che ha trasportato il ferito all'ospedale di Udine.
Ritrovato l'uomo scomparso sabato 10 da Cordenons. Era finito con l'auto in fondo ad una scarpata
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- Pubblicato Martedì, 12 Novembre 2013 13:21
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Maniago (Pn) - Ritrovato il 12 novembre nella tarda mattinata l'uomo di 39 anni di Cordenons che era scomparso da sabato 10. La sua auto era stata ritrovata poche ore prima in una scarpata della Val Tramontina e subito erano scattate le ricerche del Soccorso Alpino di Maniago e dei Vigili del Fuoco.
Il veicolo era finito nel torrente Silisia, dopo un volo di una trentina di metri dalla scarpata, poco prima dell'abitato di Selva, località che dà il nome al lago che si trova nelle vicinanze e che sorge nel comune di Tramonti di Sopra (Pn).
L'escursionista ha trascorso tre giorni nella scarpata all'addiaccio, in condizioni metereologiche avverse, tra pioggia e vento. Quando è stato ritrovato, era in stato di grave ipotermia.
La sua presenza era testimoniata dalla cellula agganciata dal suo telefonino: l'ultimo segnale prima dello spegnimento risaliva a sabato mattina, nel paese di Chievolis.
Sul posto il personale del 118 e l'Elisoccorso regionale, che ha trasferito d'urgenza l'uomo all'ospedale di Udine.
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