Lusevera, ritrovati sani e salvi gli escursionisti dispersi da domenica sera sul Gran Monte
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- Pubblicato Lunedì, 23 Settembre 2013 12:42
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Udine - Sono salvi i tre escursionisti dispersi da domenica 22 settembre sul Gran Monte di Lusevera.
I giovani, tutti residenti in provincia di Gorizia, erano partiti nella mattinata di domenica per percorrere l'anello in quota, ma non erano più ritornati. L'allarme è scattato lunedì 23 mattina.
Sul posto si sono recate le squadre del Soccorso alpino, che hanno effettuato le ricerche con l'aiuto di due unità cinofile.
Gli alpinisti sono stati ritrovati infreddoliti ed affamati ma complessivamente in buono stato. Erano stati costretti a trascorrere la notte in quota dopo aver perso il sentiero. Sorpresi dall'oscurità e compreso che non sarebbero potuti scendere in sicurezza, i tre avevano deciso di accamparsi alla meglio, all'addiaccio.
Vajont, per non dimenticare: sabato 14 settembre esercitazione generale con simulazione di terremoto
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- Pubblicato Venerdì, 13 Settembre 2013 21:49
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Pordenone - Si svolge sabato 14 settembre un'importante esercitazione della Protezione Civile nelle Valli del Friuli Occidentale, nell'ambito delle attività commemorative della tragedia del Vajont.
Testare i modelli d'intervento e la capacità di risposta del territorio e verificare le procedure di attivazione delle strutture operative nazionali, comprese alcune colonne mobili regionali: questi gli obiettivi della giornata.
L'evento che viene simulato è un terremoto di magnitudo 5.8 della scala Richter con epicentro al confine tra il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto.
Cinque (Erto e Casso, Barcis, Aviano, Frisanco e Montereale Valcellina) i comuni coinvolti nella creazione degli scenari interessati dalle prove tecniche.
Ad Erto e Casso ed a Frisanco cittadini e volontari della Protezione Civile locale si radunano nelle aree previste dal Piano comunale di emergenza, ad Aviano viene evacuata una casa di riposo e viene predisposto un presidio medico avanzato, a Barcis si svolge il coordinamento del recupero di un gruppo di persone bloccate sulla sponda destra del lago tramite mezzi nautici, a Montereale Vercellina viene evacuato il complesso scolastico di via della Stazione.
L'esercitazione, seguita direttamente dall'assessore regionale competente Paolo Panontin e dal capodipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, avviene sia per testare il flusso delle informazioni tra i centri di coordinamento, sia per simulazioni operative.
In particolare viene ipotizzata una condizione di black-out delle comunicazioni telefoniche a seguito della scossa e dalla sala operativa regionale le informazioni sulle conseguenze dell'evento sono inviate ai Comuni attraverso le frequenze della rete radio.
La simulazione coinvolge attivamente anche altre realtà (ad esempio i media) e le informazioni sono raccolte dalla Sala operativa regionale di Palmanova e valutate per la gestione dei soccorsi dal Centro di coordinamento regionale in collegamento con la protezione civile nazionale a Roma, le prefetture di Udine e Pordenone ed i Comandi provinciali dei vigili del fuoco.
Da Pontebba a passo Pramollo in funivia: c'è il via della Giunta. Perplessità sull'impatto ambientale
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- Pubblicato Venerdì, 30 Agosto 2013 16:13
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Udine - Via libera alla realizzazione del progetto Pramollo. La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, riunita il 30 agosto a Udine con la presidente Debora Serracchiani, ha riconosciuto il carattere di "pubblico interesse" dell'opera di collegamento tra Pontebba e gli impianti sciistici di Pramollo - Nassfeld (Carinzia).
Si aprono così le porte alla procedura di gara per l'individuazione del concessionario del project financing, il soggetto privato che assieme alla regione concorrerà nel cofinanziamento dell'opera.
La Giunta ha contestualmente approvato il progetto preliminare che sarà posto a base di gara e che prevede la realizzazione dell'impianto a fune di risalita da Pontebba al comprensorio sciistico di Pramollo - Nassfeld in tre tratte, passando per le Malghe di Tratten fino al Monte Madrizze (1750 mt), con nuovi impianti sciistici serviti da due cabinovie monofune.
È prevista inoltre una stazione intermedia anche in località Caserma di Finanza Tratten (1460 mt) e una stazione di monte collegata con la corrispondente stazione della cabinovia austriaca proveniente da Tropolach.
"La decisione - ha affermato l'assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro - non poteva più essere rinviata e consente al Friuli Venezia Giulia di adeguarsi agli standard internazionali di domanda turistica invernale".
Per Santoro "L'intervento non solo rilancerà Pontebba, ma con la messa in rete dei poli Promotur contribuirà nel lungo periodo a diversificare la clientela anche di Tarvisio e Sella Nevea, incentivando l'innalzamento della qualità dell'intera offerta turistica invernale della montagna friulana".
"Confidiamo sia uno dei primi atti per la crescita e lo sviluppo del territorio". Così la presidente Debora Serracchiani ha commentato la decisione. Si tratta "di un'infrastruttura strategica", ha osservato la presidente, sulla quale aveva lavorato la precedente Giunta regionale e di cui oggi è stato completato l'iter.
La presidente Serracchiani ha quindi voluto segnalare gli "importanti contatti" e la partecipazione economica della Carinzia al Progetto turistico complessivo riguardante Pontebba-Pramollo.
Forti invece le perplessità delle Associazioni ambientaliste, che in varie occasioni avevano posto questioni di rilievo sull'opportunità di intervenire sulla zona di Pontebba.
Wwf, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness e Meteopoint sostengono che è improponibile creare impianti di risalita e annessi relativi sul versante italiano di passo Pramollo, dato che è una zona ancora intatta paesaggisticamente, unica stazione italiana di vegetazione della wulfenia, interessata dalla presenza di due Siti di interesse comunitario, di un’Iba (Important Bird Area, area importante per gli uccelli) e di un biotopo regionale.
Secondo gli ambientalisti, il Friuli Venezia Giulia "è un importantissimo crocevia ambientale, interessato dal convergere di tre bioregioni: quella alpina, quella continentale, quella mediterranea; l’altissimo tasso di biodiversità ne fa un caso raro a livello europeo".
Per contro, il Friuli Venezia Giulia viene giudicato, da studi regionali, “a bassa vocazione per lo sci da discesa”.
Non ha senso, sostengono le associazioni, deviare l'investimento pubblico dalla promozione del paesaggio al macroinvestimento di Pramollo, finalizzato a trasferire col massimo livello di rapidità e comfort sciatori italiani sulle piste carinziane.
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