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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Polizia individua una piantagione di marijuana a San Giorgio della Richinvelda, due arresti

Polizia individua una piantagione di marijuana a San Giorgio della Richinvelda, due arresti

Pordenone - Il Reparto Prevenzione Crimine di Padova assieme ad una unità cinofila della Questura di Padova ha effettuato nell’ambito del Nord Est un controllo speciale antidroga, coordinato dal dirigente della Squadra Mobile.

Le forze dell’ordine hanno passato al vaglio 124 persone e 44 veicoli; l’operazione ha permesso di scoprire ed arrestare due cittadini italiani, di 50 e 45 anni, entrambi residenti in San Giorgio della Richinvelda (Pn), per produzione e detenzione di sostanze stupefacenti. Sono anche stati sequestrati oltre 6 chilogrammi e 16 piante di marijuana.

Nel corso di una perquisizione locale in una casa di San Giorgio della Richinvelda, grazie al fiuto del cane poliziotto "Boss" gli inquirenti hanno rinvenuto e sequestrato due involucri di cellophane contenenti 43,90 grammi di marijuana.

Nel prosieguo dell’attività, estesa a un terreno agricolo nella disponibilità degli arrestati, la "Sezione Antidroga" della Squadra Mobile ha rinvenuto e sequestrato 16 piante di marijuana e foglie essiccate di marijuana per 5,84 chilogrammi.

Sorpresi in flagrante dai Carabinieri, arrestati tre componenti di una banda criminale

Sorpresi in flagrante dai Carabinieri, arrestati tre componenti di una banda criminale

Pordenone - I carabinieri della Compagnia di Sacile (Pn), con l'ausilio dei militari dell'Arma di Ravenna e Bologna, hanno arrestato a Bologna tre componenti di un sodalizio criminale che aveva messo a segno numerose rapine.

I furti e le scorrerie erano stati compiuti dallo scorso mese di novembre in Friuli Venezia Giulia, poi in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, in aziende, abitazioni ma anche esercizi commerciali isolati, auto parcheggiate, dunque da pochi spiccioli fino a attrezzature da lavoro per un valore di oltre 60 mila euro.

I tre arrestati sono pregiudicati moldavi di età tra 29 e 32 anni. I carabinieri di Sacile, comandati dal cap. Michele Grigoletto, avrebbero individuato una quarta persona e ritengono che forse anche una quinta avrebbe fatto parte del gruppo.

I tre sono stati arrestati in flagranza di furto aggravato e ricettazione. L’operazione dei Carabinieri è scattata il 10 febbraio. La banda era in procinto di rapinare il “Bar Claudia” in frazione Sant’Antonio, nel Ravennate.

I banditi dopo aver trafugato un furgone sono entrati dalla finestra del bar. Stavano trasportando la refurtiva fuori dal locale quando i carabinieri di Sacile e di Ravenna sono intervenuti.

I rapinatori sono fuggiti precipitosamente ma, inseguiti dai militari, sono stati bloccati ed arrestati a Bologna con l’ausilio dei colleghi del capoluogo emiliano.

Uno è destinatario di una ordinanza di custodia emessa nel Febbraio 2016 dalla Corte di Appello di Bologna: sarà consegnato alle autorità austriache.

Finanza smantella vasto traffico internazionale di cocaina con basi a Udine, Pordenone e Treviso

Finanza smantella traffico internazionale di cocaina con basi a Udine, Pordenone e Treviso

Trieste - Nell’ambito dell’operazione “mission”, 50 Finanzieri dei Comandi Provinciali Trieste e Pordenone della Guardia di Finanza, coadiuvati dal fiuto di unità cinofile di Udine, hanno eseguito il 7 febbraio 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere - emesse dal G.I.P. di Pordenone, ad esito di indagini dirette dalla locale Procura – nei confronti di un’organizzazione di trafficanti internazionali di cocaina con base nella città di Pordenone.

Tra le province di Pordenone e Treviso militari hanno eseguito  una serie di perquisizioni a carico di diversi responsabili ed hanno disposto due obblighi di dimora.

Finora le indagini delle Fiamme Gialle di Trieste hanno già consegnato alla giustizia 11 persone tra corrieri e complici e consentito di sequestrare 2.300 grammi di cocaina (pari a 3.500 dosi per un valore di circa 270.000 euro), 250 grammi di mannitolo (sostanza da taglio), 7.000 euro in contanti e un’automobile utilizzata dai criminali.

Le laboriose indagini dalla Guardia di Finanza hanno permesso di scoprire l’esistenza di un florido e collaudato traffico internazionale di cocaina proveniente dalla Spagna e destinata al Friuli Venezia Giulia, gestito da una organizzazione di malavitosi composta da cittadini dominicani ed italiani residenti nelle provincie di Udine, Pordenone e Treviso.

Le menti del traffico si avvalevano di corrieri ovulatori (bodypackers), reclutati tra propri parenti connazionali (per questo particolarmente "devoti" ai capi), che dovevano far arrivare la micidiale polvere bianca a Pordenone, alternando l’utilizzo di aereo, treno, pullman, auto, allo scopo di disorientare gli investigatori.

I corrieri della “morte bianca” giunti in Friuli venivano sistemati in luoghi sicuri dove espellevano gli ovuli di cocaina ingeriti (involucri di lattice del peso di 1 grammo che avvolgono 10 grammi di cocaina), immediatamente poi immessa nella “rete” di spaccio locale.

Figure centrali della banda dei trafficanti, due caraibici che avevano le missioni più importanti da perseguire: l’approvvigionamento della “polvere bianca” in territorio iberico e l’addestramento di insospettabili corrieri. Tra questi tre donne caraibiche, una delle quali ultrasessantenne.
      

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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