Un centinaio di capi d’abbigliamento con marchi contraffatti sequestrati dalla Finanza
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Giovedì, 22 Dicembre 2016 16:08
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Nell’ambito dei normali controlli sul territorio rivolti al contrasto dei traffici illeciti nella Provincia di Pordenone, nel corso di due distinti interventi, le pattuglie del Nucleo di Polizia Tributaria e della Compagnia di Pordenone hanno sottoposto a controllo due autovetture all’interno delle quali sono stati trovati articoli di abbigliamento contraffatti destinanti ad essere venduti nella provincia pordenonese.
Alla guida del mezzo vi erano due cittadini di origini extracomunitarie. Le successive perquisizioni effettuate nei loro domicili, su autorizzazione della Procura della Repubblica, permettevano di rinvenire e quindi sequestrare ulteriori prodotti recanti marchi contraffatti.
Si tratta di un centinaio di pezzi, tra giubbotti, pantaloni, e maglioni. I brands riprodotti sono “Colmar”, “Harmont”, “Roy Rogers”, “Gucci”, “Fred Perry”, “Woolrich”, “Moncler”, “Jeckerson”, “Burberry”, “Tommy Hilfiger”.
I prodotti avevano un’alta qualità di riproduzione, tale da renderli del tutto concorrenziali, specie nel prezzo, rispetto a quelli originali.
I due soggetti responsabili sono stati quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di cui agli articoli 473 (Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell'ingegno o di prodotti) e 648 (Ricettazione) del codice penale.
Tale risultato di servizio si inquadra nella vigilanza che la Guardia di Finanza svolge per limitare gli effetti distorsivi del fenomeno contraffazione, che sono molteplici e incidono su differenti interessi, pubblici e privati.
La contraffazione provoca, infatti, per le imprese un danno economico derivante dalle mancate vendite, dalla riduzione del fatturato, dalla perdita di immagine e di credibilità; un danno e un pericolo per il consumatore finale, connesso alla sicurezza intrinseca dei prodotti, in quanto viene svilita la funzione tipica del marchio, che è quella di garantire l’origine commerciale dei prodotti.
I consumatori sono in definitiva le vittime, più o meno consapevoli, di tali fenomeni: i prodotti contraffatti sono infatti fabbricati solitamente nel più completo disprezzo delle norme sulla sicurezza volte a salvaguardare gli utenti finali.
Tali beni, inoltre, non sono sottoposti ai controlli delle autorità competenti e non rispettano le norme minime di qualità.