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Riforma salute: la presidente della Regione in visita al presidio sanitario di San Daniele
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- Categoria: Salute
- Pubblicato Mercoledì, 01 Aprile 2015 11:04
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Udine - Prosegue il "viaggio" della presidente della Regione Debora Serracchiani e dell'Assessore alla Salute Maria Sandra Telesca tra le strutture ospedaliere e sanitarie della Regione per illustrare la riforma attuata dalla Giunta. Martedì 31 marzo è stata la volta di San Daniele del Friuli (Ud).
"La Riforma sanitaria che abbiamo realizzato, e che ha richiesto un anno e mezzo di lavoro - ha detto Serracchiani a San Daniele - ha l'ambizione di essere innovativa e deve traghettare la regione per i prossimi 15 anni. È una riforma che ha tenuto necessariamente conto delle nuove esigenze di un sistema regionale e sociale fortemente mutato e con, le sempre minori, risorse a disposizione".
La presidente ha incontrato, assieme all'assessore regionale alla Salute, i direttori delle unità operative del presidio di San Daniele del Friuli e ne ha visitato l'Ospedale e il Distretto.
La visita ai reparti - fra cui degenze chirurgiche, mediche, ostetricia - al Centro di Salute Mentale e al nuovo Padiglione "S", è stata illustrata, fra gli altri, dal direttore generale dell'Azienda per l'Assistenza Sanitaria n.3 Alto Friuli-Medio Friuli-Collinare Pier Paolo Benetollo, con i direttori del Distretto Massimo Sigon, Amministrativo Carlo Matterazzo, Sanitario Luca Lattua, oltre che dal sindaco di San Daniele del Friuli Paolo Menis.
Serracchiani ha evidenziato la volontà di accompagnare il percorso di attuazione della riforma, consapevole di come il processo sia complesso e come lo stesso richiederà un impegno delle persone perché non è sufficiente far approvare le leggi di riforma.
Nel confrontarsi con i direttori la presidente ha sottolineato il puntuale lavoro fatto sui contenuti e come la riforma sia realizzata nell'interesse dei cittadini tenuto conto anche dei professionisti che sono una parte determinate del sistema sanitario del territorio.
L'assessore Telesca ha posto, invece, l'accento sui cambiamenti che la riforma impone e su come sia necessario essere aperti: "Cambiamenti importanti sia di tipo organizzativo che culturale dove viene richiesta una capacità di rivedere il proprio modo di lavorare, anche nei professionisti".
Ha apprezzato la buona esperienza già presente nel presidio e l'integrazione, fisicamente visibile, fra ospedale e territorio; integrazione che deve riguardare anche le strutture della nuova Azienda e le strutture presenti in regione.
"A San Daniele - ha aggiunto - viene chiesto di mantenere le proprie competenze, di lavorare in sinergia con l'altro Ospedale della nuova Azienda, quello di Tolmezzo, e di mettere in rete percorsi con il resto della regione".
Telesca ha sottolineato che i cambiamenti generano incertezza ma ha rassicurato sul fatto che le competenze professionali non verranno disperse e che, anzi, lo spirito della riforma va nella direzione di migliorare complessivamente tutto il sistema.
Chirurgia triestina all'avanguardia: paziente a rischio emorragia cerebrale operato a "cuore fermo"
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- Categoria: Salute
- Pubblicato Sabato, 28 Marzo 2015 15:45
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Il primo intervento di aneurisma celebrale a "cuore fermo" si è svolto presso l'Azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Trieste.
L'intervento, effettuato su un paziente di 57 anni, è stato realizzato mediante abbassamento graduale della temperatura corporea fino a 17/18 gradi, raggiunti i quali il cuore si è fermato. La durata complessiva dell'intervento è stata di 18 ore.
Il paziente - si legge in una nota dell'Azienda - lamentava da diversi mesi importanti disturbi alla vista per un aneurisma gigante alla carotide, con rischio di rottura ed emorragia cerebrale.
L'équipe multidisciplinare formata da neurochirurghi, cardiochirurghi, anestesisti e neurofisiopatologi, coordinata dal direttore della Struttura Complessa di neurochirurgia Leonello Tacconi, ha effettuato l'intervento a cuore fermo per consentire l'applicazione di cinque clip al titanio.
Successivamente il sangue è stato riscaldato e il cuore ha ripreso a battere. Ora sta bene, l'aneurisma è stato escluso e la vista è in miglioramento.
"In Italia - precisa Nicola Delli Quadri, commissario straordinario dell'Azienda ospedaliero universitaria - sono pochi i centri che hanno effettuato questo tipo di intervento, mentre a livello internazionale il centro di riferimento è il Barrow Neurological Institute di Phoenix (Arizona, USA)".
Il risultato pone l'Azienda triestina fra i centri di riferimento regionali e nazionali per la patologia vascolare.
Sereni Orizzonti taglia il traguardo di cinquanta strutture in Italia
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- Categoria: Salute
- Pubblicato Venerdì, 27 Marzo 2015 12:38
- Scritto da redazione
Importante traguardo per il Gruppo Sereni Orizzonti che, grazie all'acquisizione di tre nuove residenze socio-assistenziali, raggiunge la ragguardevole meta di 50 strutture, tra attive e in costruzione, in Italia. Si tratta di due residenze in Liguria, in provincia di Savona: la Residenza Protetta "Humanitas” a Borghetto Santo Spirito e la Residenza Protetta “G. Natale" ad Alassio, e di una Piemonte, la Residenza "Gigi e Teresio Capra" a Spinetta Marengo (AL).
Nata nel 1996 a Udine, Sereni Orizzonti ha, nel tempo, sviluppato competenze che le permettono di progettare, costruire e gestire residenze socio-sanitarie per anziani, nuclei specializzati per disabili e comunità terapeutico-riabilitative per minori.
Grazie a un impegno continuo, il Gruppo è presente in 10 regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Sicilia e Sardegna), con una dotazione di circa 3.200 posti letto, numero che pone Sereni Orizzonti come il terzo operatore privato di settore in Italia.
Sereni Orizzonti conta oggi 1.500 collaboratori che garantiscono agli ospiti, autosufficienti e non autosufficienti, un'assistenza specializzata attraverso interventi di tipo sanitario, tutelare, assistenziale e alberghiero erogati nell'arco di 24 ore, promuovendone altresì l'autonomia funzionale e l'inserimento sociale in collaborazione con i servizi territoriali e la famiglia. Il Gruppo si compone anche di società collegate operanti nel settore della ristorazione, dello sviluppo immobiliare e della progettazione integrata pubblico-privato per la realizzazione e gestione di attività sanitarie e socio-sanitarie, con modalità che vanno dal project financing ad iniziative dirette della holding. Nell’ottica del consolidamento del posizionamento sul mercato, Sereni Orizzonti sta realizzando, per il quinquennio 2015-2020, un piano di investimenti di 80 milioni di euro.
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