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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Giovani a confronto sulla cittadinanza attiva: a Trieste gli scout di tutta la Regione

Giovani a confronto sulla cittadinanza attiva: a Trieste gli scout di tutta la Regione

Trieste - Piazza Unità d’Italia è pronta a colorarsi di blu, la mattina di domenica 23 febbraio, con l’arrivo di più di cinquecento scout dell’Associazione Guide e Scouts cattolici d’Italia (Agesci), provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia ed in parte anche dal Veneto.

I giovani si riuniscono a Trieste per partecipare al primo Forum Regionale R/S. I 58 “clan” (comunità di ragazzi, “rover”, e ragazze, “scolte”, fra i 16 e i 21 anni), si confronteranno sui temi del coraggio e della cittadinanza attiva.

Dopo il saluto in piazza dell’Unità alle ore 9.00, i lavori del Forum si spostano presso la Stazione Marittima.

L’iniziativa che li vede protagonisti si inserisce in un percorso più ampio, intrapreso dall’Associazione per coinvolgere i giovani in un’esperienza estiva su larga scala: la Route Nazionale R/S. Prevista per l’agosto di quest’anno, vedrà riunirsi nella tenuta di San Rossore a Pisa 27.000 rover e scolte dell’Agesci provenienti da tutta Italia.

Il cuore del progetto è appunto il “coraggio”, inteso come slancio positivo verso un impegno civile sempre più concreto e consapevole. In quest’ottica, il Forum di Trieste rappresenta un momento privilegiato per tutti i giovani, che già da settembre lavorano per individuare luci ed ombre del territorio in cui vivono e per dichiarare con quale azione concreta intendono “lasciare il mondo un po’ migliore”, come recita uno tra i più noti insegnamenti di Sir Robert Baden-Powell, fondatore dello scoutismo.

Sarà un modo per incontrarsi, confrontarsi e condividere le proprie scoperte e i propri pensieri, grazie anche ai video, preparati da ogni comunità, per raccontare il percorso di cittadinanza attiva intrapreso. Completano il programma una serie di testimonianze con personalità significative, attivamente partecipi alla vita della società civile.

Arianna De Giusti e Paolo Altin, incaricati regionali alla Branca Rover e Scolte, nonché coordinatori dell’evento, spiegano: “L’iniziativa ha l’obiettivo di far comprendere ai ragazzi e alle ragazze le potenzialità di ciascuno nel contribuire alla realizzazione di un mondo migliore. In una realtà in cui le difficoltà rischiano di farci chiudere nella rassegnazione, vogliamo essere testimoni di un messaggio di speranza per il futuro".

"Un futuro che siamo noi a dover costruire in prima persona, senza demandare ad altri di farlo per noi. Vorremmo aprire il Forum con un cerchio in Piazza dell’Unità di Italia per presentare la Città di Trieste come luogo in cui popoli, culture e religioni diverse si incontrano e costruiscono insieme un dialogo pacifico e positivo”.

“Crediamo che il Forum di Trieste potrà dare slancio e forza a tutte le scolte e rover che vi parteciperanno, in attesa della Route Nazionale che li vedrà coinvolti quest'estate.” - affermano Barbara Chivilò e Nicola Pavan, Responsabili regionali dell’Agesci del Friuli Venezia Giulia. – “Sarà una giornata per ritrovarsi e condividere le strade fino ad ora percorse per affrontare, un domani, nell'insegna del coraggio, le sfide che li attenderanno nello scautismo e nella vita".

"Videocinema&Scuola" arriva alla sua trentesima edizione.

Videocinema&Scuola arriva alla sua trentesima edizione.

Pordenone  - Valorizzare le capacità creative delle giovani generazioni è l'obiettivo del concorso internazionale "Videocinema&Scuola" del Centro Iniziative Culturali Pordenone, arrivato alla sua trentesima edizione, con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e il patrocinio del Segretario Generale del Consiglio d'Europa.

Il bando di concorso con scadenza 15 marzo 2014 (le opere dovranno essere accompagnate da apposita scheda – scaricabile dal sito www.videocinemaescuola.it- con finalità, metodo di lavoro, collaborazioni e dati dei partecipanti) apre ai giovani una possibilità di mettersi in gioco attraverso la creatività. Senza poi contare che, utilizzare al meglio i diversi linguaggi multimediali e sfruttarne le potenzialità, rientra nei programmi scolastici e inoltre tra le priorità dei nuovi programmi europei 2014-2020. Sollecitazioni importanti per incoraggiare e dare sostegno a tutto il lavoro formativo che parte dalle scuole dell'infanzia fino ad arrivare all'Università.

Il concorso rappresenta una tappa di un percorso considerato importante dal Centro Iniziative Culturali Pordenone per coinvolgere studenti e insegnanti a sperimentare i vari linguaggi creativi: cortometraggi, videoclip, videoarte, animazioni, documentari. Esperti di didattica e linguaggi multimediali comporranno la Commissione 2014.

I video verranno valutati in base a progettazione, efficacia audiovisiva, capacità di sintesi, ma anche per la fotografia, la colonna sonoro e perché no, lo humor. I vincitori saranno premiati - domenica 4 maggio 2014 - in un’atmosfera di scambio di esperienze e di interviste durante la visione delle opere, nell'Auditorium del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone.

New entry di questa trentesima edizione sono i quattro i premi(dagli 800 ai 500 euro) messi in palio per le diverse sezioni: “XL” per l’Università, “Large” per scuole secondarie di secondo grado, “Medium”per le scuole secondarie di primo grado e “Small” per le scuole d'infanzia o primarie. A questi si aggiungono ben altri sette premi tematici da 500 euro: “Comunico dunque sono” di Presenza e Cultura per un'opera che tratti, sotto qualsiasi profilo, i più diversi aspetti della comunicazione interpersonale. “Idee per domani” della Fondazione Crup per un’opera che documenti esperienze innovative promosse dai giovani. “Itinerari e identità da scoprire” della Provincia di Pordenone per un video che promuova un territorio alla scoperta dei suoi caratteri culturali, antropologici e linguistici. Premio “Caritas Pordenone” per la realizzazione di uno spot promozionale o di un video che racconti un’esperienza di volontariato e solidarietà, anche individuale, nel proprio territorio. Premio “Fotografia” della Banca Popolare FriulAdria per un’opera che, nelle riprese, evidenzi particolare cura della “fotografia”. Premio “Musica-immagini” per un’opera particolarmente significativa nella scelta del commento sonoro-musicale (possibilmente originale) e per la sua sintonia con le immagini. Premio “Humor” per un lavoro che coniughi espressività, recitazione e narrazione con lo humor. Ma non solo, non mancheranno segnalazioni e premi a chi vorrà cimentarsi per la prima volta.

Informazioni: Centro Iniziative Culturali Pordenone Via Concordia, 7 - 33170 Pordenone (Italia) Tel. +39.0434.553205 - Fax +39.0434.364584 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.videocinemaescuola.it

 

Dalla Cina a Trieste l’umanesimo del futuro. La rivoluzione parte al liceo “Dante Alighieri”

Dalla Cina a Trieste l’umanesimo del futuro. La rivoluzione parte al liceo “Dante Alighieri”.

Trieste - Il nuovo umanesimo approda a Trieste dal lontano Oriente.

A partire dal 3 febbraio, nei modelli on line per l’iscrizione al Liceo Linguistico “Dante Alighieri”, fra le opzioni come seconda lingua - oltre l’inglese - sarà possibile trovare il cinese.

Un’opportunità, questa, che non solo colloca la scuola triestina in un panorama culturale di respiro extra europeo, ma la propone anche nel ruolo di recupero e valorizzazione di una tradizione culturale millenaria coniugata con una svolta verso il futuro.

E così, a partire dal prossimo anno scolastico, il “Dante Alighieri” proporrà, nelle classi del liceo linguistico, un nuovo percorso di formazione umanistica proiettato in una dimensione internazionale. L’intento è di collegare la scuola alla realtà del territorio triestino, un territorio che attraverso l’attività scientifica, le imprese e l’attività del Porto mercantile intrattiene legami sempre più stretti con l’area economica cinese.

Sono già iniziate le attività di orientamento, comprendenti lezioni di introduzione alla cultura cinese, ma anche alla scrittura e alla conversazione: una tappa inedita sarà costituita dal Capodanno Cinese, che vedrà la scuola di Trieste come partner dell’organizzazione della giornata di danze, scrittura di ideogrammi, canti tradizionali e dimostrazioni di kung fu, in programma venerdì 31 ottobre.

Abbiamo parlato dell’arrivo del cinese in classe con la dirigente Oliva Quasimodo, ex dantina, latinista di formazione, una lunga carriera come docente di greco e latino alle spalle, oggi convinta fautrice della rivoluzione nell’offerta formativa che avrà come scenario le aule del più antico liceo classico di Trieste.

Trieste e il cinese a scuola: un’iniziativa inedita, come ha risposto la città?

Si tratta di un’iniziativa inedita per il mondo della scuola ma che ha trovato terreno fertile, già pronto nel mondo economico, culturale e scientifico della città.

La proposta ha suscitato interesse, apprezzamento e incoraggiamento da parte delle più importanti realtà triestine, dalla Camera di Commercio, all’ente lirico Verdi, all’Area Science Park, senza dimenticare il ramo trasporti e le compagnie di navigazione.

L'apertura ad un panorama culturale non più solo europeo è una sfida che la scuola di altre regioni più attente alle sollecitazioni del territorio, come Lombardia, Veneto, Lazio hanno già accolto e vinto. Diversi sono i licei linguistici in Italia che offrono la lingua cinese tra le lingue straniere di studio nel ventaglio delle scelte. E adesso ci siamo anche noi a dimostrazione dei valori caratterizzano il liceo Dante, di ampliamento delle conoscenze, di interesse per le altre culture, di avvicinamento alle grandi civiltà del passato e del presente senza alcun pregiudizio.

Quando nasce a Trieste la proposta dell’ insegnamento della lingua cinese?

E’ dall’anno scorso che stiamo lavorando su questa proposta, il nostro primo punto di riferimento è stato l’Ufficio Scolastico Regionale che ci ha procurato i contatti indispensabili, spingendoci a percorrere con tutte le forze questa strada.

Ho sempre creduto che offrire ai giovani di Trieste anche la possibilità di studiare la lingua cinese in una scuola statale fosse un ampliamento dell'offerta formativa molto interessante: il nostro territorio ha stretti contatti storicamente con quell'area economica

E da ottobre in poi tutti i tasselli si sono composti in questa bellissimo scenario di opportunità culturali e formative che possiamo già dal prossimo anno offrire ai nostri ragazzi.

Come si articola la proposta in concreto?

Due sono le strade che stiamo percorrendo: abbiamo lavorato infatti ad una operazione culturale completa e non semplicemente all’inserimento di una lingua in più al linguistico.

Proponiamo un percorso scolastico del liceo linguistico in cui gli studenti potranno studiare alla stessa stregua delle altre lingue straniere il cinese (3 ore a settimana, di cui 1 ora di conversazione con docente di madre lingua in compresenza).

Inoltre è partita una collaborazione con l’Istituto Confucio di Venezia per l’organizzazione di lezioni di lingua cinese extracurriculare per tutti gli studenti della scuola, di conferenze di cultura, storia, arte e società cinese aperte anche a tutta la cittadinanza.

Infine abbiamo attivato tutte le pratiche e siamo in attesa dell’approvazione per un progetto ancora più ampio (classe Confucio (孔子), riconosciuto ufficialmente dallo Hanban (Il Confucius Institute, ndr) di Pechino che ha per obiettivi, oltre all’apprendimento della lingua cinese e allo sviluppo di competenze relazionali nel rapportarsi una differente cultura, la collaborazione con scuole cinesi di pari ordine e grado e l’avviamento di viaggi studio, stage linguistici e/o lavorativi in Cina.

Quali materie studieranno i ragazzi che sceglieranno la lingua cinese?

Il percorso è esattamente quello del liceo linguistico, nessun cambiamento rispetto all’orario o alle materie già in ordinamento. La prima lingua sarà per tutti l’inglese, come sempre: la novità sta solo nel fatto che per le altre due lingue straniere si avrà a disposizione un ventaglio più ampio di scelte: cinese, francese, spagnolo o tedesco

Quali sono le prospettive culturali e lavorative per gli studenti che studieranno cinese al Dante?

Lo studio del cinese si propone come elemento necessario nella integrazione socio economica ormai inarrestabile del mondo cinese, come presupposto per l’attuazione di un’idea di cittadinanza internazionale, come base per la conoscenza di una grandissima ed affascinante cultura millenaria.

Il Friuli Venezia Giulia in particolare ha ottime probabilità, a detta degli esperti di settore, di intercettare il flusso significativo della nuova domanda turistico culturale così come del crescente interscambio economico espressi dalla realtà cinese. E’ pertanto prevedibile che la conoscenza della lingua cinese per i giovani diventerà nei prossimi anni sempre più importante ai fini di una collocazione nel mondo del lavoro. Già oggi è presente una forte manifestazione di interesse presso le realtà economiche e di ricerca scientifica a Trieste e non solo, per figure professionali in possesso di una buona conoscenza della lingua cinese.

Informazioni sul sito della scuola http://www.carducci-ts.it/

(Nella foto d'apertura, accanto a Confucio, la Dirigente Oliva Quasimodo)

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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