Dalla Cina a Trieste l’umanesimo del futuro. La rivoluzione parte al liceo “Dante Alighieri”
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- Categoria: Scuola ed educazione
- Pubblicato Mercoledì, 29 Gennaio 2014 19:43
- Scritto da Monica Visintin
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Trieste - Il nuovo umanesimo approda a Trieste dal lontano Oriente.
A partire dal 3 febbraio, nei modelli on line per l’iscrizione al Liceo Linguistico “Dante Alighieri”, fra le opzioni come seconda lingua - oltre l’inglese - sarà possibile trovare il cinese.
Un’opportunità, questa, che non solo colloca la scuola triestina in un panorama culturale di respiro extra europeo, ma la propone anche nel ruolo di recupero e valorizzazione di una tradizione culturale millenaria coniugata con una svolta verso il futuro.
E così, a partire dal prossimo anno scolastico, il “Dante Alighieri” proporrà, nelle classi del liceo linguistico, un nuovo percorso di formazione umanistica proiettato in una dimensione internazionale. L’intento è di collegare la scuola alla realtà del territorio triestino, un territorio che attraverso l’attività scientifica, le imprese e l’attività del Porto mercantile intrattiene legami sempre più stretti con l’area economica cinese.
Sono già iniziate le attività di orientamento, comprendenti lezioni di introduzione alla cultura cinese, ma anche alla scrittura e alla conversazione: una tappa inedita sarà costituita dal Capodanno Cinese, che vedrà la scuola di Trieste come partner dell’organizzazione della giornata di danze, scrittura di ideogrammi, canti tradizionali e dimostrazioni di kung fu, in programma venerdì 31 ottobre.
Abbiamo parlato dell’arrivo del cinese in classe con la dirigente Oliva Quasimodo, ex dantina, latinista di formazione, una lunga carriera come docente di greco e latino alle spalle, oggi convinta fautrice della rivoluzione nell’offerta formativa che avrà come scenario le aule del più antico liceo classico di Trieste.
Trieste e il cinese a scuola: un’iniziativa inedita, come ha risposto la città?
Si tratta di un’iniziativa inedita per il mondo della scuola ma che ha trovato terreno fertile, già pronto nel mondo economico, culturale e scientifico della città.
La proposta ha suscitato interesse, apprezzamento e incoraggiamento da parte delle più importanti realtà triestine, dalla Camera di Commercio, all’ente lirico Verdi, all’Area Science Park, senza dimenticare il ramo trasporti e le compagnie di navigazione.
L'apertura ad un panorama culturale non più solo europeo è una sfida che la scuola di altre regioni più attente alle sollecitazioni del territorio, come Lombardia, Veneto, Lazio hanno già accolto e vinto. Diversi sono i licei linguistici in Italia che offrono la lingua cinese tra le lingue straniere di studio nel ventaglio delle scelte. E adesso ci siamo anche noi a dimostrazione dei valori caratterizzano il liceo Dante, di ampliamento delle conoscenze, di interesse per le altre culture, di avvicinamento alle grandi civiltà del passato e del presente senza alcun pregiudizio.
Quando nasce a Trieste la proposta dell’ insegnamento della lingua cinese?
E’ dall’anno scorso che stiamo lavorando su questa proposta, il nostro primo punto di riferimento è stato l’Ufficio Scolastico Regionale che ci ha procurato i contatti indispensabili, spingendoci a percorrere con tutte le forze questa strada.
Ho sempre creduto che offrire ai giovani di Trieste anche la possibilità di studiare la lingua cinese in una scuola statale fosse un ampliamento dell'offerta formativa molto interessante: il nostro territorio ha stretti contatti storicamente con quell'area economica
E da ottobre in poi tutti i tasselli si sono composti in questa bellissimo scenario di opportunità culturali e formative che possiamo già dal prossimo anno offrire ai nostri ragazzi.
Come si articola la proposta in concreto?
Due sono le strade che stiamo percorrendo: abbiamo lavorato infatti ad una operazione culturale completa e non semplicemente all’inserimento di una lingua in più al linguistico.
Proponiamo un percorso scolastico del liceo linguistico in cui gli studenti potranno studiare alla stessa stregua delle altre lingue straniere il cinese (3 ore a settimana, di cui 1 ora di conversazione con docente di madre lingua in compresenza).
Inoltre è partita una collaborazione con l’Istituto Confucio di Venezia per l’organizzazione di lezioni di lingua cinese extracurriculare per tutti gli studenti della scuola, di conferenze di cultura, storia, arte e società cinese aperte anche a tutta la cittadinanza.
Infine abbiamo attivato tutte le pratiche e siamo in attesa dell’approvazione per un progetto ancora più ampio (classe Confucio (孔子课堂), riconosciuto ufficialmente dallo Hanban (Il Confucius Institute, ndr) di Pechino che ha per obiettivi, oltre all’apprendimento della lingua cinese e allo sviluppo di competenze relazionali nel rapportarsi una differente cultura, la collaborazione con scuole cinesi di pari ordine e grado e l’avviamento di viaggi studio, stage linguistici e/o lavorativi in Cina.
Quali materie studieranno i ragazzi che sceglieranno la lingua cinese?
Il percorso è esattamente quello del liceo linguistico, nessun cambiamento rispetto all’orario o alle materie già in ordinamento. La prima lingua sarà per tutti l’inglese, come sempre: la novità sta solo nel fatto che per le altre due lingue straniere si avrà a disposizione un ventaglio più ampio di scelte: cinese, francese, spagnolo o tedesco
Quali sono le prospettive culturali e lavorative per gli studenti che studieranno cinese al Dante?
Lo studio del cinese si propone come elemento necessario nella integrazione socio economica ormai inarrestabile del mondo cinese, come presupposto per l’attuazione di un’idea di cittadinanza internazionale, come base per la conoscenza di una grandissima ed affascinante cultura millenaria.
Il Friuli Venezia Giulia in particolare ha ottime probabilità, a detta degli esperti di settore, di intercettare il flusso significativo della nuova domanda turistico culturale così come del crescente interscambio economico espressi dalla realtà cinese. E’ pertanto prevedibile che la conoscenza della lingua cinese per i giovani diventerà nei prossimi anni sempre più importante ai fini di una collocazione nel mondo del lavoro. Già oggi è presente una forte manifestazione di interesse presso le realtà economiche e di ricerca scientifica a Trieste e non solo, per figure professionali in possesso di una buona conoscenza della lingua cinese.
Informazioni sul sito della scuola http://www.carducci-ts.it/
(Nella foto d'apertura, accanto a Confucio, la Dirigente Oliva Quasimodo)