Renzo Arbore a Lignano Sabbiadoro il 22 agosto con l'Orchestra Italiana. Biglietti già in vendita
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- Pubblicato Giovedì, 19 Maggio 2016 14:24
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Lignano Sabbiadoro - Dopo un’assenza di più di sette anni ritorna a grande richiesta in Friuli Venezia Giulia il leggendario Renzo Arbore, considerato il primo disc jokey d’Italia, amatissimo cantautore, conduttore radiofonico, clarinettista, showman, attore e personaggio televisivo italiano.
Accompagnato dalla sua inseparabile Orchestra Italiana, il grande Renzo Arbore sarà protagonista in concerto il prossimo 22 agosto, all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro, che vede così arricchirsi di un ulteriore grande evento il già ricco calendario che conta anche i concerti di Benji & Fede, Slayer, Salmo, Subsonica e il doppio appuntamento con la magia dei Momix.
I biglietti per questo nuovo appuntamento, organizzato da Associazione Culturale Assoeventi, in collaborazione con la Città di Lignano Sabbiadoro, Zenit srl e Regione Friuli Venezia Giulia, e inserito nel pacchetto “Music& Live” dell’Agenzia PromoTurismoFVG, saranno in vendita dalle 10.00 di venerdì 20 maggio sul circuito Ticketone.
Il mito di Renzo Arbore nasce in radio, restano memorabili le sue trasmissioni insieme a Gianni Boncompagni come “Bandiera Gialla”, “Per Voi Giovani” e “Alto Gradimento” (1970), così come i suoi programmi televisivi “Speciale Per Voi”, “L'altra Domenica”, “Quelli della Notte”, tra le tante.
Nel 1991 (quest’anno ricorre il 25° anniversario) Renzo Arbore ha fondato L'Orchestra Italiana, composta da 15 musicisti che interpretano, con arrangiamenti originali, musiche della tradizione napoletana e della musica italiana melodica in genere.
Il successo nazionale e internazionale è stato immediato, con all’attivo concerti in tutto il mondo e album capaci di vendere milioni di copie. Attualmente Renzo Arbore, fra i più conosciuti e amati artisti italiani nel mondo, continua a girare ininterrottamente con la sua Orchestra Italiana, da un’estremità all’altra del globo, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada, con innumerevoli concerti di successo.
Quello di Lignano Sabbiadoro è per lo showman una prima volta in assoluto, un concerto e una serata che di certo divertiranno i fan dell’artista e gli appassionati di musica in genere, italiani e stranieri. Assieme all’Orchestra Italiana l’istrionico Arbore proporrà una scaletta di oltre due ore, che comprenderà tutti i suoi più famosi successi, come “Il Clarinetto”, le sue indimenticabili sigle televisive “Il Materasso”, “Ma la Notte No”, “Cacao Meravigliao”, e le canzoni di estrazione napoletana che fanno parte integrante di ogni suo show.
“La scaletta del concerto – spiega Renzo Arbore – coniuga il nuovo e l’antico suono di Napoli: voci e cori appassionati, girandole di assoli strumentali, un’altalena di emozioni sprigionate dalle melodie della musica napoletana che evocano albe e tramonti, feste al sole e serenate notturne, gioie e pene d’amore”.
Un concerto ma allo stesso tempo una grande festa per il pubblico, colorata dal suono dei mandolini, delle percussioni, della fisarmonica, del pianoforte e dalle voci soliste di Arbore e degli straordinari artisti dell’Orchestra Italiana.
Info su www.azalea.it .
Piano Jazz nella location della Fazioli Concert Hall
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- Pubblicato Venerdì, 06 Maggio 2016 10:59
- Scritto da Serenella Dorigo
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Sacile - Continuano i concerti di Piano Jazz nella location d'eccezione della Fazioli Concert Hall a Sacile - all'interno della factory di strumenti ben nota in tutto il mondo - con una firma di raro carisma - mercoledì 11 maggio, alle 20.45 è ospite di Piano Jazz il pianista e compositore Stefano Battaglia.
In sala anche Stefano Amerio (Artesuono di Cavalicco) che con tecnica e attrezzature ormai di fama internazionale registra il concerto. La rassegna, organizzata dal Circolo Culturale Controtempo - in collaborazione con la Fazioli Pianoforti con il sostegno del MiBACT, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del patrocinio della Città di Sacile, prosegue dunque con l'alto livello e la varietà delle proposte che in questo caso trovano davvero voce in un esponente di grandissimo spessore. La musica di Battaglia è stata definita da "The Guardian" ineffabilmente romantica nel suo massimo senso d'apertura, fedelissima alle sue radici classiche, melodicamente audace, illuminata tra tessiture armoniche distese e compatte, trucchi e improvvisazioni inaudite. L'acuta ricerca musicale di Battaglia si orienta da oltre vent'anni tra musica antica, novecentesca e improvvisazione; ha al suo attivo decine di progetti che intersecano letteratura, poesia, storia e infiniti territori culturali e migliaia di performance e collaborazioni in tutto il mondo, sempre votate a eterogenee ed innovative scelte estetiche.
A riprova dello spessore dell'artista e dell'unicità del suo approccio alle performance, ecco cosa lo stesso Battaglia - qualche settimana fa - ci ha risposto quando gli abbiamo chiesto notizie sul repertorio che solitamente affronta in piano solo: "Mi interessa immaginare la funzione dell'artista nella società come qualcosa di collegato e presente, e non chiuso nella sua bolla magica. Per questo credo che la realtà a volte ci suggerisca -o eticamente imponga - visioni e addirittura repertori: e allora immagino che sarà per certo attuale ed urgente il programma Mare Nostrum, che è una specie di "collana" di canti e danze dei paesi sofferenti dell'area mediterranea e balcanica, di quelle civiltà che scappano dal dolore e migrano: vi sono sia composizioni originali dedicate ed ispirate ai luoghi (Damascus, Aleppo, ecc) sia arrangiamenti di canti tradizionali (Mopti per la Nigeria, Maruntel per la Romania, Lammabada Yattathanna per il Libano, In Bethlem per la Palestina, Seyran per la Siria, ecc).
L'alternativa è un programma di improvvisazioni a cui mi piacerebbe dare significativamente il titolo Unknown is welcome, che è un manifesto sia per chi come me ama la prassi dell'improvvisazione come percorso di rivelazione attraverso tutti i suoi misteri, sia come grido per la necessaria trasformazione che dobbiamo operare nelle zone più profonde e radicate dell'etica umanitaria, riscoprendo il significato della condivisione e attuandolo nei tessuti sociali attraverso la percezione dell'"altro", dello "sconosciuto" e del "diverso". Quale occasione migliore per viverlo se non un rito gioioso e comunitario come il concerto?"
Dopo Stefano Battaglia, l'atmosfera di Sacile si infarcisce di musiche dal tenore del tutto diverso: tra canzoni popolari israeliane ed eleganza tutta francese, è Yaron Herman, venerdì 20 maggio a chiudere Piano Jazz 2016. Classe 1981, nato e cresciuto a Tel Aviv ma poi passato da Boston e approdato a Parigi, Yaron Herman è già pluripremiato, ha suonato in tutto il mondo, ha presieduto la Giuria del Montreux Jazz Festival Competition e ha firmato con "Universal/Blue Note" per il suo ultimo album Everyday (settembre 2015), con Ziv Ravitz alla batteria e il leggendario ingegnere del suono Valgeir Sigurdsson (Björk, Sigur Rós, Brian Eno.
I biglietti (costo unico 18 euro, posti numerati) sono in prevendita su www.vivaticket.it, e si possono acquistare nelle serate dei concerti presso la biglietteria della Fazioli Concert Hall a partire delle 19. L'inizio dei concerti è sempre alle 20.45.
Info: www.controtempo.org
Piano Jazz nella location della Fazioli Concert Hall
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- Pubblicato Venerdì, 06 Maggio 2016 10:54
- Scritto da Serenella Dorigo
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Sacile - Continuano i concerti di Piano Jazz nella location d'eccezione della Fazioli Concert Hall a Sacile - all'interno della factory di strumenti ben nota in tutto il mondo - con una firma di raro carisma - mercoledì 11 maggio, alle 20.45 è ospite di Piano Jazz il pianista e compositore Stefano Battaglia.
In sala anche Stefano Amerio (Artesuono di Cavalicco) che con tecnica e attrezzature ormai di fama internazionale registra il concerto. La rassegna, organizzata dal Circolo Culturale Controtempo - in collaborazione con la Fazioli Pianoforti con il sostegno del MiBACT, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del patrocinio della Città di Sacile, prosegue dunque con l'alto livello e la varietà delle proposte che in questo caso trovano davvero voce in un esponente di grandissimo spessore. La musica di Battaglia è stata definita da "The Guardian" ineffabilmente romantica nel suo massimo senso d'apertura, fedelissima alle sue radici classiche, melodicamente audace, illuminata tra tessiture armoniche distese e compatte, trucchi e improvvisazioni inaudite. L'acuta ricerca musicale di Battaglia si orienta da oltre vent'anni tra musica antica, novecentesca e improvvisazione; ha al suo attivo decine di progetti che intersecano letteratura, poesia, storia e infiniti territori culturali e migliaia di performance e collaborazioni in tutto il mondo, sempre votate a eterogenee ed innovative scelte estetiche.
A riprova dello spessore dell'artista e dell'unicità del suo approccio alle performance, ecco cosa lo stesso Battaglia - qualche settimana fa - ci ha risposto quando gli abbiamo chiesto notizie sul repertorio che solitamente affronta in piano solo: "Mi interessa immaginare la funzione dell'artista nella società come qualcosa di collegato e presente, e non chiuso nella sua bolla magica. Per questo credo che la realtà a volte ci suggerisca -o eticamente imponga - visioni e addirittura repertori: e allora immagino che sarà per certo attuale ed urgente il programma Mare Nostrum, che è una specie di "collana" di canti e danze dei paesi sofferenti dell'area mediterranea e balcanica, di quelle civiltà che scappano dal dolore e migrano: vi sono sia composizioni originali dedicate ed ispirate ai luoghi (Damascus, Aleppo, ecc) sia arrangiamenti di canti tradizionali (Mopti per la Nigeria, Maruntel per la Romania, Lammabada Yattathanna per il Libano, In Bethlem per la Palestina, Seyran per la Siria, ecc).
L'alternativa è un programma di improvvisazioni a cui mi piacerebbe dare significativamente il titolo Unknown is welcome, che è un manifesto sia per chi come me ama la prassi dell'improvvisazione come percorso di rivelazione attraverso tutti i suoi misteri, sia come grido per la necessaria trasformazione che dobbiamo operare nelle zone più profonde e radicate dell'etica umanitaria, riscoprendo il significato della condivisione e attuandolo nei tessuti sociali attraverso la percezione dell'"altro", dello "sconosciuto" e del "diverso". Quale occasione migliore per viverlo se non un rito gioioso e comunitario come il concerto?"
Dopo Stefano Battaglia, l'atmosfera di Sacile si infarcisce di musiche dal tenore del tutto diverso: tra canzoni popolari israeliane ed eleganza tutta francese, è Yaron Herman, venerdì 20 maggio a chiudere Piano Jazz 2016. Classe 1981, nato e cresciuto a Tel Aviv ma poi passato da Boston e approdato a Parigi, Yaron Herman è già pluripremiato, ha suonato in tutto il mondo, ha presieduto la Giuria del Montreux Jazz Festival Competition e ha firmato con "Universal/Blue Note" per il suo ultimo album Everyday (settembre 2015), con Ziv Ravitz alla batteria e il leggendario ingegnere del suono Valgeir Sigurdsson (Björk, Sigur Rós, Brian Eno.
I biglietti (costo unico 18 euro, posti numerati) sono in prevendita su www.vivaticket.it, e si possono acquistare nelle serate dei concerti presso la biglietteria della Fazioli Concert Hall a partire delle 19. L'inizio dei concerti è sempre alle 20.45.
Info: www.controtempo.org
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