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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Paolini, Cristicchi, Finocchiaro. La nuova Stagione ERT da tutto esaurito

Paolini, Cristicchi, Finocchiaro. La nuova Stagione ERT da tutto esaurito

“Apriamo la nostra conferenza annuale ricordando un nostro caro amico, Aldo Rinaldi, appassionato culture delle arti tutte, già presidente del Teatro Club e socio dell’Ente Regionale Teatrale e direttore di Udine Teatro a cui l’ERT, aveva dato, totale disponibilità e sostegno per continuare con le pubblicazioni del trimestrale da lui diretto, solo due mesi fa”.

Con parole di stima e affetto da parte del presidente Alessandro Malcangi, ha aperto  la conferenza stampa dedicata annualmente dall’ERT, per fare il punto sulla stagione appena conclusa e anticipare le novità della prossima. Curino, Finocchiaro, Paolini, Battiston, Cristicchi, Rocca, sono alcuni dei nomi dei prossimi protagonisti della stagione 2016-2017, ma la notizia dell’aumento della presenza di spettatori nella stagione terminata è davvero un dato sorprendente: il consenso non solo non si è arrestato, ma la tendenza è di crescita, e segna quota 89% con più di 65.000 presenze totali tra prosa, musica e danza protagoniste, nel cartellone multidisciplinare. “E’ motivo di orgoglio evidenziare il successo della stagione recente – ha spiegato Malcangi. I 22 teatri che fanno capo all’ERT, possono contare su un nucleo di abbonati, 6061, mentre le presenze totali hanno raggiunto la cifra totale di 66574”. Il successo della stagione è frutto di una strategia precisa: “mantenere un rapporto con il gusto del pubblico e interpretarlo - ha poi aggiunto il direttore dell’ERT, Renato Manzoni. Il pubblico, chiamato a giudicare gli spettacoli in cartellone, ha premiato, per il secondo anno consecutivo “Magazzino 18”, struggente racconto con musiche di Simone Cristicchi sull’esodo istriano.

Gli Oblivion con le repliche di “The Human Jukebox”, hanno conteso la palma di migliore all’artista romano, arrivando secondi nella classifica di preferenze votate dal pubblico. Tra le anticipazioni segnaliamo il nuovo spettacolo di Simone Cristicchi “Il secondo figlio di Dio”, il racconto di un mistico di fine Ottocento realizzatore della “Società delle famiglie Cristiane”, lo spettacolo “Numero primo” di Marco Paolini, un esperimento di fantascienza narrata, “Calendar Girls” con Angela Fonocchiaro, Laura Curino e Ariella Reggio. il Teatro Stabile del FVG sarà presente nella prossima stagione con tre produzioni :”Scandalo”, “Souper”,”Tre alberghi” mentre Artisti Associati schiera “Nudi e crudi” e “Figli di un dio minore”, entrambi molto apprezzati nella stagione passata. Il CSS, Teatro Stabile di Innovazione FVG riporta in Regione Battiston e Sidoti, con lo spettacolo dedicato a Pasolini “Non c’è acqua più fresca”.

Anche la Contrada di Trieste sarà in circuito con una nuova produzione. Segnaliamo infine la terza produzione della premiata ditta De Maglio- Mezzelani- Somaglino, sotto l’egida di Vettori Ultramondo. Dopo il successo di due stagioni precedenti debutteranno con la nuova produzione “Piccoli Soprusi Quotidiani”. Tra gli spettacoli che hanno ricevuto grande consenso dal pubblico saranno in circuito anche “La scuola”, “The human Juke box”, e la coppia Covatta- Iacchetti con “Matti da slegare”.

“Egon e Jim” inaugurano “Bloomsday 2016”

“Egon e Jim” inuagurano “Bloomsday 2016”

Trieste – Va in scena giovedì 16 giugno alle ore 17 nell’auditorium del museo Revoltella, lo spettacolo “Egon e Jim”, con replica alle ore 21, dove due grandi artisti Egon Schiele e James Joyce, figure controverse del loro tempo, s’incontrano nello spettacolo e nell’immaginario di Renzo Crivelli, esperto di Joyce e fine critico d’arte, sul Molo San Carlo, oggi Audace, a Trieste davanti a un cavalletto, quasi per caso; un colloquio che darà inizio ad una profonda amicizia.

In occasione del festival “Bloomsday 2016 – una festa per Joyce”, l'annuale appuntamento  dedicato allo scrittore irlandese James Joyce che  a Trieste visse a lungo fra il 1904 e il 1920 organizzato dal Comune di Trieste e dall'Università di Trieste, con il supporto della Regione FVG e la cura del Museo Joyce Museum verrà inaugurato dallo spettacolo “Egon e Jim” con ingresso libero.

“Egon e Jim”, per la regia di Enza De Rose e Francesco Godina, vede Schiele, dopo un periodo di prigionia per aver sedotto una quattordicenne e per via delle sue opere ritrovate nell’abitazione di Neulengbach in Austria e considerate scandalose dal giudice chiamato in causa, ritornare a Trieste dopo esservi già stato con la sorella anni prima.

A quel tempo James Joyce, già autore di “Gente di Dublino” ma impegnato con la censura irlandese che ne voleva impedire la pubblicazione, soggiornava a Trieste sentendosi più che a suo agio lontano da Dublino, dalla quale gli arrivano solo commenti negativi per i suoi scritti, considerati anch’essi immorali. Accomunati dunque dall’amore per le donne, soprattutto giovani, alle quali affidano come delle muse la loro ispirazione, e scontrandosi con resistenze e incomprensioni da parte della società del loro tempo, stabiliscono un’amicizia incentrata sull’arte affrontando il tema del rapporto tra essa e la pornografia, una questione senza tempo. Sullo sfondo della vicenda il piroscafo Carpathia in partenza per New York: il simbolo della tragedia incombente. In una lettera al pittore Anton Peschka, datata Trieste 14 maggio 1912, Schiele, che sta soggiornando presso l’Excelsior Palace Hotel, osserva il mare e nota proprio il Carpathia. La nave, che ha appena salvato i superstiti del “Titanic”, è l’immagine della società che “balla sul ponte” mentre si avvicina il naufragio del conflitto mondiale. Il testo del prof. Crivelli sottolinea come i due artisti si siano  “riconosciuti come maestri nel cavalcare burrasche (…) navigatori infiniti anche se nel breve spazio degli sguardi”, entrambi in grado di superare  il consueto, verso l’essenza delle cose, capaci di trasformarla in arte “così avanti nel vedere le pieghe sconosciute della mente. L’istinto che seduce ma anche quello che corrompe il corpo, quando sceglie, invece dell’amore, l’oscenità della guerra.”

Bloomsday dedica a Joyce e al suo personaggio Leopold Bloom, protagonista del romanzo “L’Ulisse”, una quattro giorni incentrando quest'edizione su uno dei 18 episodi dell'Ulisse: l'undicesimo, dedicato a quelle seducenti Sirene omeriche che nell'opera di Joyce diventano due avvenenti bariste, miss Douce e miss Kennedy, cameriere all'Ormond Bar di Dublino.Seguite l'hashtag #vienicomesei

 

 

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: tempo di bilanci e anticipazioni

Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: tempo di bilanci e  anticipazioni

Trieste - Il triennio 2013-2016 è stato molto significativo per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, sia dal punto di vista della gestione e della qualità dell’attività, sia sul piano delle rilevanti novità affrontate – che in parte hanno riguardato il sistema teatrale italiano nella sua interezza – sia, infine, per i successi e i risultati ottenuti.

Lo hanno sottolineato – nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Politeama Rossetti oggi lunedì 13 giugno, alla presenza del direttore Franco Però – il Presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Miloš Budin, assieme al vicepresidente Giuliano Abate ed ai consiglieri Fabia Bensi, Flavia Leonarduzzi e Chiara Valenti Omero.

Alla scadenza del loro mandato ufficiale, hanno infatti tracciato un resoconto del triennio trascorso, soffermandosi su alcuni aspetti di particolare rilevanza, di cui qui di seguito riportiamo una sintesi.

Il Triennio 2013-2016 ha visto la prima applicazione della riforma nazionale del settore teatrale promossa dal MIBACT. Il Teatro Stabile regionale ha predisposto il proprio progetto artistico e culturale puntando ai parametri di TRIC e come tale – “Teatro di Rilevante Interesse Culturale” – è stato confermato dal Ministero, secondo soltanto allo Stabile di Genova

Lo Stabile ha affrontato il fondamentale cambiamento basando le proprie scelte su onestà, realismo e concretezza in un momento di evoluzione e di prospettive non certe. Il teatro ha saputo tutelare in questo modo i propri soci e il pubblico cui si è potuto continuare ad offrire una proposta artistica ampia e di qualità. Tale linea assieme ad opportune scelte artistiche e gestionali hanno prodotto come primo evidente effetto una chiusura molto positiva di tutte le stagioni del triennio in oggetto, compresa quella appena finita che conclude con una positività di bilancio.

Il 15 settembre 2014 il Consiglio d’Amministrazione ha ritenuto di convergere sulla figura di Franco Però per la nomina a nuovo direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, carica sostenuta fino ad allora – e dal 1995 – da Antonio Calenda.

In armonia con le linee della nuova direzione, il Consiglio d’Amministrazione nel Triennio in oggetto ha sostenuto politiche culturali e artistiche di notevole importanza, aprendosi a nuove prospettive e rafforzando itinerari già avviati. In questo modo si è riconfermato il peso ed ilruolo del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia sia sul piano regionale che nazionale einternazionale.

Fra tali linee va evidenziata la scelta di confermare e incrementare la rete di sinergie sul piano nazionale. A conferma di questo sono state realizzate coproduzioni con Teatri pubblici, istituzioni e compagnieprivate di spessore nazionale (dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana e Spoleto58 Festivaldei 2Mondi per Porcile ad Artisti Riuniti per La scena, Scandalo, il prossimo Play Strindberg.

Una menzione a parte merita la produzione “record” Magazzino 18, varata nel 2013 e realizzata dallo Stabile regionale con il privato Promomusic, preceduta da accese polemiche sopite dal clamoroso successo che l’ha accompagnata dal debutto per tutti i successivi tre anni di repliche continue e sempre sold out, in Italia e all’estero.

Tutte le produzioni del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia del triennio hanno ottenuto apprezzamento in sede e circuitano ampiamente sul territorio nazionale.

Confermata naturalmente anche l’attenzione a quegli spettacoli di portata internazionale e di elevata qualità – eventi, musical, importanti nomi della danza – la cui programmazione ha reso questo Teatro Stabile un punto di riferimento in quest’ambito non solo sul piano italianoma riconosciuto anche all’estero e soprattutto nell’area dei Paesi vicini, dai quali tale propostariesce ad attrarre pubblico. Spettacoli artisticamente quotati come Cats nell’allestimentooriginale, Jesus Christ Superstar con Ted Neeley, Slava’s Snowshow, La Verità di Finzi Pasca onella danza Shadowland dei Pilobolus, Biancaneve del Ballet Preljocaj, gli show di RobertoBolle o Eleonora Abbagnato – per citare solo i maggiori titoli di questo triennio – rappresentanoun’offerta di qualità e di grande attrattiva per gli spettatori. Un esempio tra tutti è Notre Dame deParis approdato al Politeama Rossetti a chiusura della stagione 2015-2016 in un’imponenteedizione teatrale: ha battuto ogni precedente di presenze e incassi per uno spettacolo a teniturasettimanale al Politeama, registrando oltre 12.000 presenze e un incasso vicino ai 500.000 euro esuperando i precedenti record dei titoli più amati e riproposti quali Cats, Mamma Mia eMagazzino 18.

Molta attenzione è stata rivolta alla rete di collaborazioni e coproduzioni con altre realtà ed enti sul piano regionale e cittadino. Citiamo a tale riguardo l’importante collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno di Trieste avviata sia sul piano produttivo che su quello della sinergia e lo scambio di spazi, si è proseguito in questa stagione intrecciando la programmazione dei due enti per Quai Ouest - Approdo di ponente e la prestigiosa produzione del Teatro Nazionale di Lubiana Beneski Trgovec-Il mercante di Venezia. Si è collaborato inoltre per la realizzazione e promozione del calendario di eventi per il 400’ anniversario shakespeariano. In regione vanno ricordate le reciprocità interessanti con diverse realtà: fra tutte, il Mittelfest di Cividale che ha ospitato i debutti nazionali di Una giovinezza enormemente giovane, Scandalo e nell’edizione 2016 la collaborazione si rinnova per Play Strindberg. Una cooperazione che si esprime attraverso lo scambio di spettacoli e di spazi, ormai confermata e rinnovata da più stagioni, avviene anche conBonawentura/Teatro Miela che ospita una parte del cartellone “altripercorsi”.

Diverse e significative sono state le occasioni di collaborazione con altri teatri e istituzioni cittadine: fra queste va menzionata almeno la “Notte Blu” realizzata con grande successo in collaborazione con Barcolana 2015 e creata assieme alla Fondazione Teatro lirico “Giuseppe Verdi”, al Teatro Sloveno, al Teatro La Contrada ed al Teatro Miela: sinergia che si intende riproporre nella edizione 2016 della kermesse della vela.

Grande cura è stata riservata in questo triennio alla prospettiva internazionale: se da un lato si conferma l’apertura alle proposte dall’estero sul piano dell’attività di ospitalità, si è guardato con attenzione alla possibilità di collaborazioni internazionali – soprattutto in area mitteleuropea – anche sul piano della produzione. Un esempio in tale senso è stato lo spettacolo Nora Gregor, ilcontinente nascosto della memoria scaturito dalla collaborazione con lo Slovensko Mladinsko Gledališče di Lubiana, lo Slovensko Narodno Gledališče di Nova Gorica, lo Schauspielhaus di Graz.

Nella stagione appena conclusa l’orizzonte è stato ulteriormente ampliato sperimentando la proposta di spettacoli di prosa in lingua originale, come il già citato Beneski Trgovec-Il mercantedi Venezia in lingua slovena, Selbstbezichtigung-Autodiffamazione in tedesco e soprattutto l’Hamlet del Globe Theatre di Londra, ospitato in esclusiva italiana e affermatosi come uno degli eventi al top del cartellone.

Nella stagione a venire, assisteremo al frutto di un’ulteriore sinergia, intessuta con il Dramma Italiano di Fiume con cui metteremo in scena Racconti di costa e di mare, spettacolo che si snoda attraverso i racconti di grandi voci della narrativa istriana e giuliana.

 

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