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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Genius loci - dov’era… com’era. A quarant’anni dal terremoto” spettacolo benefico a favore dei terremotati

“Genius loci - dov’era… com’era. A quarant’anni dal terremoto” spettacolo benefico a favore dei terr

Trieste - E' stato presentato oggi, venerdì 16 settembre in Municipio, l'appuntamento straordinario di venerdì 2“Genius loci - dov’era… com’era. A quarant’anni dal terremoto” spettacolo benefico a favore dei terremotati 3 settembre, alle ore 20.30, al Politeama Rossetti, dove andrà in scena Genius loci - dov’era… com’era. A quarant’anni dal terremoto, scritto e diretto da Andrea Collavino e interpretato da Omero Antonutti, Riccardo Maranzana e Maria Grazia Plos,e con la Corale “Renato Portelli” di Mariano del Friuli diretta dal M° Fabio Pettarin, accompagnata da Giovanni Davide Leonardi al pianoforte, Alessandro Sluga al violoncello ed Anna Maria Delbianco alle percussioni.

A illustrare l'evento benefico - prodotto dal Teatro Stabile regionale con la collaborazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’Associazione dei Comuni terremotati e sindaci della Ricostruzione del Friuli - che viene proposto al Rossetti a un mese dal devastante terremotoche ha colpito il Centro Italia,sono intervenuti l'Assessore comunale con delega ai TeatriSerena Tonel, il presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Sergio Pacor con il direttore Franco Però e gli interpreti Maria Grazia Plos e Riccardo Maranzana.

La rappresentazione, che ricorda il terremoto del 1976 in Friuli, realizzato in collaborazione con il Comune di Trieste è un'importante occasione per manifestare sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto, a favore delle quali sarà devoluto l’incasso della serata.           

Il terremoto del Friuli, l’Orcolat, alle 21.01 del 6 maggio 1976 cancellò un mondo. Un mondo che stava già trasformandosi a causa del contingente sviluppo economico e industriale: il terremoto è stato un acceleratore di eventi in atto.

È da questa dimensione – fra storia e futuro, fra memoria e metafora – che il Teatro Stabile delFriuli Venezia Giulia ha tratto ispirazione per offrire un contributo in occasione del quarantesimo anniversario del terremoto: un evento spettacolare che abbia valore di testimonianza, di riflessione, ma possa soprattutto rappresentare un’occasione di conoscenza di quei fatti e quei luoghi, per chioggi – troppo giovane – non ne può avere il ricordo. Nasce così Genius loci - dov’era… com’era. A quarant’anni dal terremoto scritto e diretto da Andrea Collavino e interpretato da Omero Antonutti, Riccardo Maranzana e Maria Grazia Plos, con la suggestiva dimensione musicale affidata alla Corale “Renato Portelli” di Mariano del Friuli diretta dal m° Fabio Pettarin.

I biglietti sono in vendita al prezzo unico di 20 euro e si possono acquistare presso la Biglietteria del Politeama Rossetti, il Ticket Point di Corso Italia, l'info point del Centro Commerciale Torri d'Europa e le agenzie del circuito Vivaticket. I biglietti saranno in vendita anche su internet su www.vivaticket.it. Grazie alla collaborazione tecnica della società Best Union non saranno applicate commissioni aggiuntive, in modo da garantire che l'intero ammontare dei biglietti concorra alla beneficenza.

Andrea Collavino ha sviluppato “Genius loci - dov’era… com’era” intrecciando tre importanti linee basate sulla voce: innanzitutto quella musicale del canto, profondamente emozionante, eseguita dalla Corale “Renato Portelli”. Non è semplicemente un accompagnamento dello spettacolo, ma un suo momento portante, capace di interagire con la narrazione e di sostenerla.

C’è poi, naturalmente, la dimensione degli attori e del narratore, che danno voce ad una storia parallela, che nell’ordine della metafora ci racconta di un terremoto avvenuto nell’antichità ai tempi della Guerra di Troia. Essa rifrange sugli eventi del Friuli angosce che gli uomini hanno conosciuto in ogni tempo…

A questa dimensione lontana, lirica eppure così viva, s’intreccia la potente verità delle voci del 1976 – terza linea dello spettacolo – raccolte con grande sensibilità dallo stesso Collavino e da Renato Rinaldi: voci di persone che hanno sofferto sulla propria pelle il terremoto del Friuli, testimonianze dirette di abitanti dei paesi devastati dal sisma, interventi di sismologi dell’OGS-Istituto Nazionale di Ocenografia e Geofisica di Trieste, come Livio Sirovich e Dario Slejko, che per primi lo “misurarono” e ne localizzarono l’epicentro.

E poi le voci concitate dei radioamatori che si rincorrevano nel tentativo di portare più informazioni e aiuto possibile con i loro fondamentali ponti radio, i ricordi di Giuseppe Zamberletti che gestì l’emergenza come Commissario straordinario del Governo, ed i versi di poeti friulani come Ida Vallelugo e Leo Zanier…

«C’è sempre un nesso tra i mondi possibili su questa terra» spiega Andrea Collavino nelle note di regia. «Le storie che raccontiamo forse parlano tutte di una stessa storia, che poi ci riguarda, e che continua ad essere raccontata perché parla dell’avventura umana, della catena di eventi e di azioni che costituiscono il vivere. Uno degli eventi più sconvolgenti e inspiegabili, imprevedibili che esistono è il terremoto, il movimento della terra che per definizione è ferma, anche solo per distinguerla dal mare, che è mosso o calmo, ma sempre in movimento, per esempio» scrive ancora

Andrea Collavino nelle sue note. «Eppure da quando il nostro pianeta esiste esistono i terremoti, e da quando possiamo raccontarli, sono stati oggetto di narrazioni. In occidente, hanno originato miti e Dei per renderli concepibili, per toglierli dall’incertezza sovrannaturale, così da essere familiarizzati.

Poseidone, Dio del mare e scuotitore della terra, scatena un terremoto e le conseguenze sono straordinarie, ferma una guerra che dura da più di dieci anni e che sembrava non dovesse finire mai.

In pochi secondi tutto è cambiato e niente sarà più come prima, perciò non possiamo fare altro che cercare di ricomporre il “com’era” rimettendolo “dov’era”, almeno nella memoria.

Il racconto epico, la fiaba, diventano il modo per parlare di ciò che si può spiegare a livello scientifico, ma che rimane pur sempre misterioso alla percezione umana e animale. I cani ululavano, i grilli smisero di cantare e i serpenti uscivano dai loro rifugi sotterranei. Il soprannaturale sembra essere ciò che riunisce le persone, che le riporta alla ragione. Di fronte alla catastrofe si abbattono delle barriere che sembravano incrollabili.

Nel 1976, in piena guerra fredda, il terremoto del Friuli accende una gara di solidarietà che comprende sia il mondo occidentale sia il blocco comunista. Nonostante la reciproca diffidenza, davanti al bisogno c’è una sospensione della belligeranza, che ne palesa anche l’aspetto superfluo.

Questi parallelismi c’entrano proprio con il tentativo di familiarizzare con la Natura, che a volte sembra nemica, quando invece non è altro che estranea, sconosciuta. E, infatti, la vicenda che raccontiamo ha inizio dalla Grecia omerica, dalla nascita di Poseidone, dalle origini della storia.

Possiamo forse ritrovare in quella storia ancora lati sorprendenti, che parlano al presente con limpida chiarezza e ci danno il senso di questo narrare… Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all’Orco generose travolse alme d’eroi…»

           

 

Simone Cristicchi e la Mitteleuropa orchestra hanno eseguito nel duomo di Gemona “Orcolat ’76"

Simone Cristicchi e la Mitteleuropa orchestra hanno eseguito nel duomo di Gemona “Orcolat ’76

Gemona del Friuli (Ud) - Si è svolto giovedì 15 settembre alle18.15, presso il Duomo di Santa Maria Assunta a Gemona del Friuli, lo spettacolo "Orcolat '76", con Simone Cristicchi e Francesca Gallo, assieme al Coro del Friuli Venezia Giulia preparato dal Maestro Cristiano Dell’Oste e alla Mitteleuropa Orchestra diretta da Valter Sivilotti e alla voce recitante di Maia Monzani.

Dopo esattamente quarant’anni da quel 15 settembre 1976 che vide il Friuli raso al suolo dal mostro, dall’orco che muove i terremoti (l’Orcolat, appunto), la Provincia di Udine e la Città di Gemona, con il lavoro di Folkest e Canzoni di Confine, hanno chiesto ad un occhio esterno di raccontare quel dolore.

Un appuntamento, pensato e scritto oltre sei mesi fa, che acquisisce un significato particolare in questi giorni che nuovamente hanno visto tremare la terra.

Perché “Dove è stato, il terremoto ritorna, e dove non è mai stato, viene”, scriveva Plinio il vecchio. Le tragiche notizie di questi giorni hanno riportato alla luce memorie sopite e ferite ancora aperte, seppur a distanza di tanti anni, cicatrici che non andrannomai via.

“In quei momenti – scrivono Simone Cristicchi e Simona Orlando – puoi vedere i vitigni ascendere in paradiso e ricadere all’inferno. L’Orcolat è ancora vivo, una creatura veloce e famelica che ti rincorre e vuole a tutti i costi raggiungerti.”

Perché proprio all’artista romano, al quale di affiancherà sul palco alla voce e alla fisarmonica Francesca Gallo, si sono affidati la Provincia di Udine e la Città di Gemona (che ricordiamo essere gemellata con la Città di Foligno in seguito al terremto del 1997) per questo racconto dei fatti di quell’anno; tragici, sì, ma presupposto di una rinascita che ebbe del miracoloso e pose all’attenzione dell’Italia quello che venne chiamato il “modello Friuli”, come è stato ricordato anche in questi giorni.

Un lavoro attento e documentato che ripercorre quei giorni, tra realtà, sogno e speranza per il futuro, in una sorta di ponte ideale con i giorni nostri, particolarmente attuale, visto quanto accaduto in Centro Italia la scorsa settimana.

Alla prima ha assistito la presidente della Regione Debora Serracchiani, che aveva già apprezzato l'attenzione che Simone Cristicchi in questi anni, anche con lo spettacolo Magazzino 18, sta dimostrando per la nostra regione.

La governatrice ha rivolto dal palcoscenico il suo grazie “all'associazione dei Comuni del terremoto e della ricostruzione, ai tanti sindaci che hanno collaborato, ai volontari della protezione civile, a tutti coloro che in occasione dei 40 anni dal terremoto hanno voluto ritrovare quel senso di comunità che ha permesso l'opera di ricostruzione”.

Oltre alla Provincia di Udine e al Comune di Gemona, che hanno promosso l’evento, realizzato grazie all’attiva e qualificata collaborazione di Folkest e Canzoni di Confine che hanno messo il loro alto profilo professionale al servizio di questo progetto, sono molte le realtà artistiche friulane coinvolte: dal coro del Friuli Venezia Giulia, preparato dal Maestro Cristiano Dell’Oste, alla Mitteleuropa Orchestra, diretti dal Maestro Valter Sivilotti, a Maia Monzani, fino agli autori di una serie di brani che saranno ripresi per l’occasione, come Dario Zampa, Giorgio Ferigo, Ennio Zampa. Le musiche sono state composte da Valter Sivilotti, con testi inediti dello steso Simone Cristicchi e del gemonese Renato Stroili.

L’ingresso era gratuito, le libere offerte sono state devolute alle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma.

 

 

 

“40 anni ma non li dimostra!”: così la Contrada annuncia una stagione ricca di sorprese

“40 anni ma non li dimostra!”: così la Contrada annuncia una stagione ricca di sorprese

Trieste – “40 anni ma non li dimostra!” Con questo slogan scherzoso la Contrada presenta la Stagione di Prosa 2016/2017 che porterà sulle scene del Teatro Orazio Bobbio, a partire da ottobre, quasi 30 titoli in cartellone tra spettacoli “rossi”, “blu”, fuori abbonamento, Family Show e matinée per le scuole medie e superiori.

Un compleanno importante che la Contrada festeggia con un sito completamente rinnovato, nuove collaborazioni, un’offerta più ampia e la possibilità di acquistare gli spettacoli da settembre ad aprile in modo più semplice. I nomi degli interpreti in stagione sono di indubbio valore e oltre ai tradizionali generi della commedia classica e musicale sono presenti delle proposte contemporanee molto interessanti.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti il Consigliere Regionale Emiliano Edera e l’Assessore del Comune di Trieste con delega ai Teatri Serena Tonel a presentare la stagione la Presidente dello Stabile di Trieste, Livia Amabilino, il Direttore artistico Matteo Oleotto e il Direttore organizzativo Diego Matuchina. La conferenza stampa, trasmessa in streaming con la collaborazione della Be Nice, ha visto la presenza della stampa, degli artisti e degli amici della Contrada.

Dodici i titoli del nuovo cartellone, suddivisi fra spettacoli “rossi” e spettacoli “blu” - come da tradizione - che vedono la presenza, tra gli altri, di grandi interpreti come Marina Massironi, Simone Cristicchi, Maria Amelia Monti, Paolo Calabresi, Anna Galiena, Maddalena Crippa e registi quali Serena Sinigaglia, Emanuela Giordano, Giuseppe Emiliani, Antonio Calenda.

Per gli spettacoli fuori abbonamento c’è la riconferma del circuito Family Show con l’attesissimo Mia and Me tratto dalla serie televisiva di Rai fiction, e due appuntamenti di musical per bambini realizzati dalla compagnia bolognese Fantateatro. Altri appuntamenti d’eccezione sono Marco Travaglio, Vittorio Sgarbi, Giuseppe Battiston, Teresa Mannino e molti altri, in particolare un ciclo per gli studenti delle medie e superiori.

La Stagione 2016/2017 partirà il 14 ottobre, con “Pronto, Mama?”, una nuova produzione della Contrada, con il sostegno della Camera di Commercio di Trieste, che porta le firme degli indimenticabili autori di Trieste, Lino Carpinteri e Mariano Faraguna, indiscussi maestri del dialetto triestino e di quello istro-veneto ma con una regia, quella di Davide Calabrese, componente degli Oblivion. Uno spettacolo “rosso” che porterà a Trieste un vento di freschezza e un forte accento musicale. Naturalmente in scena Ariella Reggio e la Compagnia della Contrada in una rievocazione della Trieste del secolo scorso tra ilarità, chiacchiere e buonumore attraverso il gusto e lo stile del varietà corredato da un ricco repertorio musicale dal ritmo incalzante. Recite straordinarie fuori abbonamento giovedì 20 e venerdì 21 ottobre.

Il giorno 22 ottobre in occasione della Festa del Teatro voluta dal Ministro Franceschini ci sarà una manifestazione a ingresso gratuito in collaborazione con Alleanza Coop 3.0 con nomi del giornalismo di livello nazionale.

Secondo appuntamento in stagione è “Omicidi in Pausa Pranzo”, dal 4 al 9 novembre, tratto dall’omonimo romanzo di Viola Veloce, che arriva a teatro con l’adattamento e la regia di Paola Galassi. In scena Rossana Carretto, Gualtiero Giorgini, Paola Bonesi, Marcello Mocchi, Rosanna Bubola e Giuseppe Nicodemo.

Una nuova coproduzione della Contrada con il Dramma Italiano di Fiume all’insegna del divertimento, in grado di appassionare e far riflettere divertendo gli spettatori: una tranquilla impiegata, Francesca, rientra alla sua postazione, attanagliata dalle incessanti domande della madre, mirate, come al solito, a trovarle un nuovo compagno e trova il cadavere della collega a terra. Partono le indagini in azienda e, con l’arrivo della polizia anche gli equilibri tra i dipendenti prendono nuove forme. A Francesca viene assegnato un nuovo collega, Santi, che si rivela da subito scomodo quanto quella precedente. Mentre continuano le indagini e il lavoro va avanti, nuovi omicidi rendono ancora più complicata l’atmosfera in azienda, costringendo Francesca ad improvvisarsi detective.

Dal 25 novembre appuntamento al Bobbio con “Diamoci del tu”, un testo spiritoso e sagace, costruito su due personaggi complicati, affascinanti e molto reali interpretati da Anna Galiena, attrice di cinema e teatro versatile e internazionale, e Enzo De Caro. È questa una delle caratteristiche di Norm Foster, prolifico autore canadese contemporaneo, quella di saper raccontare le persone e le situazioni della vita di ogni giorno scrutandole a fondo in modo ironico. Uno spettacolo ricco di umorismo che andrà in scena fino al 28 novembre diretto da Emanuela Giordano in cui i protagonisti, una domestica e il suo datore di lavoro, vivono sotto lo stesso tetto da anni senza condividere nulla. Finché un giorno…

Dal 9 al 14 dicembre saliranno sul palcoscenico i protagonisti di “Quel Pomeriggio di un giorno da Star”, ideato da uno dei più bravi e prolifici drammaturghi italiani, Gianni Clementi, prodotto dalla Contrada con Skyline Productions. Un piccolo imprenditore, fondamentalmente onesto, sta attraversando un periodo di grave difficoltà economica. Oppresso dai debiti decide di organizzare una rapina in banca insieme al suo contabile nella filiale di periferia dove il Direttore e la sportellista, amanti clandestini, aspettano insieme al Vigilante che l’unica cliente, una giornalista televisiva in disgrazia, effettui l’ultima operazione allo sportello quando i due improbabili rapinatori fanno irruzione nell’agenzia. La loro goffaggine superlativa e quasi farsesca fa scattare l’allarme e circondati dalla polizia, diventano essi stessi ostaggi…della giornalista e dei suoi servizi in Tv!

Dopo le feste, dal 6 all’11 di gennaio andrà in scena una storia di toccante bellezza prodotto dalla Contrada e Gitiesse Artisti Riuniti: “Luci della Ribalta” dal capolavoro di Charlie Chaplin con Antonio Salines e Marianella Bargilli, un grande cast, una regia prestigiosa e l’adattamento teatrale, fedele e creativo, di Eleonora Zacchi. Le scenografie, realizzate in video mapping da Federico Cautero, rendono la magia della vicenda, che narra l’amore tra un grande clown in declino, Calvero, e la bella e sfortunata ballerina, Teresa. I due si incontrano, lui le salva la vita e accogliendola in casa, con pazienza e dedizione, riesce a restituirle l'uso delle gambe, ritrovando egli stesso una ragione di vita. Purtroppo il giorno del ritorno sulle scene di Teresa Calvero ha un attacco di cuore e, portato dietro le quinte, muore mentre Terry sta ballando sul palcoscenico.

Il 20 gennaio 2017 sarà la volta della nuova produzione nazionale della Contrada di Trieste, “Il solito viaggio”, con la regia di Matteo Oleotto in una nuova collaborazione con alcuni grandi interpreti del teatro italiano: Marina Massironi, Roberto Citran e Luisa De Santis, affiancati da Giancarlo Ratti e dall’attore italo-iraniano Aram Kian. Una trama insolita che si svolge in un’agenzia di viaggi… molto particolare. Si tratta infatti dell’ultimo viaggio! I clienti vengono qui aiutati a togliersi la vita in modo originale. Ma un black-out costringe i protagonisti a confrontarsi l’uno con l’altro e soprattutto con se stessi, in questa commedia di Matteo Oleotto e Filippo Gili, surreale e dissacrante che interpreta con ironia l’insicurezza e la fragilità che pervade il nostro mondo, il cinismo di coloro che speculano sulla debolezza altrui, mentre in realtà si è alla ricerca disperata di un contatto con altri esseri umani per sentirsi vivi. Lo spettacolo sarà in scena fino al 25 gennaio.

Dal 3 febbraio invece arriva sul palcoscenico del Bobbio “Natale in Casa Cupiello”, fra le opere più note e amate di De Filippo, portate in scena dall’ultimo erede della grande famiglia, Luigi De Filippo. Lo spettacolo vedrà la poetica e divertente vicenda di un pover'uomo considerato da tutti quasi un bambino, soprattutto sotto Natale quando si riaccende la
sua grande passione per il Presepe, alle prese in famiglia con incomprensioni e attriti, accentuate dalle feste. Repliche fino all’8 febbraio.

Grande attesa il 10 febbraio per “Nudi e Crudi”, dello scrittore britannico Alan Bennet tradotta e adattata da Edoardo Erba, con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi nei panni di una impeccabile coppia borghese la cui vita viene sconvolta da un furto in casa che metterà a nudo la loro vera natura. La regia è affidata a una delle registe più originali del panorama contemporaneo italiano, Serena Sinigaglia, che firma uno spettacolo raffinato e coinvolgente.

Simone Cristicchi arriva per cinque serate a Trieste il 3 marzo con “Il secondo figlio di Dio. Vita, morte e miracoli di David Lazzaretti”, di Manfredi Rutelli e Simone Cristicchi, diretto da Antonio Calenda. Spettacolo blu, fino al 7 marzo presenterà la vicenda incredibile, ma realmente accaduta, di David Lazzaretti, detto il “Cristo dell’Amiata” una storia di grande fascino, la grande avventura di un mistico, l’utopia di un visionario
di fine ottocento, capace
di unire fede e comunità, religione e giustizia sociale. La regia di Antonio Calenda mette in luce le doti del grande cantante e affabulatore.

Il 10 marzo Gianluca Guidi
e Giampiero Ingrassia insceneranno “Serial Killer per Signora”, titolo tratto da un racconto di William Goldman nella traduzione e adattamento di Gianni Fenzi e Gianluca Guidi. Un serial killer, in cerca di fama e notorietà, e un cauto detective si rincorreranno sul palco fino al 15 marzo nutrendosi uno dell’altro in una gara senza esclusione di colpi che, inevitabilmente, avrà un solo vincitore.

Maddalena Crippa, attrice raffinata e colta, racconterà in veste inedita di cantante il 31 marzo la storia della “Vedova allegra”, l’opera che nel 1905 entusiasmò le folle. “L’allegra vedova. Caffè chantant” è il titolo di questo spettacolo tra musica e teatro che evoca l’atmosfera dei cabaret berlinesi e dei cafè chantant parigini. L’atmosfera dell’operetta, la musica dal vivo, fanno di questo spettacolo, debuttato a Mittelfest quest’anno, un’esperienza da non perdere. Rappresentazione che andrà in scena fino al 3 aprile.

Chiuderà la stagione dal 7 al 12 aprile “La scuola delle mogli” di Molière, un mondo sicuramente a misura di un interprete come Enrico Guarneri che attraverso una vis comica forte ed energica fa rivivere con slancio il personaggio di Arnolfo, uomo che decide di crescere una ragazza secondo i suoi gusti per trasformarla nella moglie che ha sempre desiderato.

I titoli fuori abbonamento (per i quali gli abbonati della Stagione di Prosa godranno di un trattamento di favore) partiranno venerdì 18 novembre con “Piccole Gonne” di Alessandro Fullin in cui, secondo la più pura tradizione shakespeariana, soli uomini interpretano il più noto romanzo femminile di sempre, “Piccole Donne” della Alcott. Sabato 3 e Domenica 4 dicembre sarà l’occasione per vedere Marco Travaglio in “Slurp”, il recital teatrale che racconta attraverso la satira pungente del giornalista la classe dirigente e l’Italia di oggi. Il 16 dicembre Teresa Mannino porterà il suo recital “Sono nata il ventitré” sul palco del Bobbio, raccontando la sua vita, gli amori e i tradimenti in un frizzante paragone tra generi. Appuntamento internazionale invece, adatto a un pubblico di tutte le età, lo spettacolo del 3 gennaio che vedrà la pluripremiata China Acrobatic Troupe di Henan lasciare a bocca aperta gli spettatori tra numeri di equilibrio, coreografie acrobatiche e giocoleria. Anche la musica e in particolare le cover sono presenti sul palco del Teatro Bobbio: le serate dedicate a Lucio Battisti il 4 e 5 gennaio grazie al progetto Il mio canto libero mentre sabato 28 gennaio rivivremo un’epoca con “Tina Project”, dedicato alla grande Tina Turner, un live show dedicato alla “simply the best” del rock americano. Il 14 e 15 gennaio Vittorio Sgarbi ci racconterà “Caravaggio” nel suo modo provocatorio e intelligente. Il 17 e il 18 febbraio sarà l’occasione per farsi rapire da “Non c’è acqua più fresca” con Giuseppe Battiston e le musiche dal vivo di Piero Sidoti in una produzione CSS dedicata alla lingua e la poesia di Pier Paolo Pasolini. Infine doppia replica il 25 e 26 febbraio per il noto e indimenticabile musical “Un americano a Parigi. Tributo a George Gershwin” con protagonista Michele Carfora, la cantante Arianna e Danilo Brugia. Prevendite dal 5 settembre presso la Biglietteria della Contrada e il TicketPoint di Trieste in Corso Italia. I biglietti prenotati vanno ritirati presso il Teatro Bobbio o al TicketPoint entro una settimanaprima dello spettacolo.

Dopo il successo dello scorso anno ritorna il ciclo Family Show che si apre il 18 dicembre alle 16.30 con “Mia and Me”, il live show ispirato al cartone animato italiano che sta riscuotendo un grande successo tra i bambini. Personaggi conosciuti ed amati dai bambini, costumi coloratissimi, scenografie reali e virtuali, giochi diluce ed ombre. Sul palco l’atmosfera fatata dell’art du cirque con voli acrobatici mozzafiato, effetti scenici in sala, illusionismo e trucchi magici più tanta interazione con il pubblico, per uno spettacolo che piacerà a tutta la famiglia. Domenica 29 gennaio arriva a teatro il musical rock ispirato alla celebre “Spada nella roccia”, in una versione comica, dinamica ed emozionante. Domenica 26 marzo sarà il musical “Peter Pan” a divertire grandi e piccini attraverso effetti come videoproiezioni che trasporteranno il pubblico sull’isola che non c’è.  Prevendite dal 5 settembre presso la Biglietteria della Contrada e il TicketPoint di Trieste in Corso Italia. I biglietti prenotati vanno ritirati presso il Teatro Bobbio o al TicketPoint entro una settimanaprima dello spettacolo.

Infine, terza edizione per “Il Teatro che fa la differenza!”, percorso teatrale interculturale e intergenerazionale realizzato dalla Contrada e affidato a Francesco Paolo Ferrara, incentrato sulla prevenzione delle disabilità nell’anziano e nella persona fragile. Il progetto metterà in scena con una compagnia teatrale composta da abili e disabili, giovani e anziani, attori e non attori un allestimento in collaborazione con la Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali ad ingresso libero il 16 febbraio alle 18.

La campagna abbonamenti per la Stagione 2016/2017 della Contrada ha inizio venerdì 2 settembre: gli abbonamenti possono essere sottoscritti presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471 - orario: 8.30-13.00/15.30-18.30), presso TicketPoint (Corso Italia, 6/c • tel. 040.3498276/3498277 - orario: 8.30-12.30/15.30-19.00). Il termine ultimo per riconfermare i posti della passata stagione scade venerdì 23 settembre.

Da lunedì 26 settembre, tutti i posti rimasti liberi saranno messi a disposizione del pubblico.

Gli abbonamenti aziendali riservati ai soci di circoli ricreativi, associazioni convenzionate, sindacati e scuole si possono sottoscrivere esclusivamente sul posto di lavoro tramite gli incaricati aziendali.

Le formule di abbonamento a turno fisso rimangono due: un abbonamento con tutti e otto gli spettacoli “rossi” e otto “rossi” più i quattro spettacoli “blu”.

Confermati i diversi tipi di abbonamento a turno libero: il Carnet “Liberissimo” (non nominale, usufruibile da più persone) per 8 o per 12 ingressi e le offerte per i più giovani. Riconfermate la “School Card” (per i ragazzi dagli 11 ai 19 anni) e la “University Card” (per i ragazzi dai 20 ai 26 anni) per 6 spettacoli a scelta libera fra i dodici titoli in abbonamento. Anche quest’anno i genitori che accompagneranno i ragazzi con la “School Card” potranno usufruire di un “Accompagnatori School Card” che sarà nominativo e valido per la stessa replica a cui assisteranno i giovani spettatori.  

Tutti gli spettacoli fuori abbonamento sono in prevendita a partire dal 5 settembre.

Aumentano inoltre gli abbonamenti MINI. Oltre ai tre percorsi paralleli di sei titoli l’uno che permetteranno agli spettatori di assistere agli spettacoli ad un prezzo davvero vantaggioso si aggiunge l’abbonamento Mini Coop Alleanza 3.0, l’abbonamento riservato ai soli soci Coop Alleanza 3.0, con un percorso di 6 spettacoli rossi a un prezzo specialissimo.

Gli abbonati della Contrada avranno inoltre la possibilità quest’anno di poter assistere agli spettacoli di MuggiaTeatro attraverso un abbonamento dal prezzo ridotto.

La Contrada si avvale del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste della Fondazione CRTrieste, della Camera di Commercio e della Fondazione Kathleen Foreman Casali e nella realizzazione delle sue attività può contare sulla collaborazione con istituzioni importanti come l’Ente Regionale Teatrale e l’Università Popolare di Trieste.

Informazioni: 040.948471; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it.

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