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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Simone Cristicchi e la Mitteleuropa orchestra hanno eseguito nel duomo di Gemona “Orcolat ’76"

Simone Cristicchi e la Mitteleuropa orchestra hanno eseguito nel duomo di Gemona “Orcolat ’76

Gemona del Friuli (Ud) - Si è svolto giovedì 15 settembre alle18.15, presso il Duomo di Santa Maria Assunta a Gemona del Friuli, lo spettacolo "Orcolat '76", con Simone Cristicchi e Francesca Gallo, assieme al Coro del Friuli Venezia Giulia preparato dal Maestro Cristiano Dell’Oste e alla Mitteleuropa Orchestra diretta da Valter Sivilotti e alla voce recitante di Maia Monzani.

Dopo esattamente quarant’anni da quel 15 settembre 1976 che vide il Friuli raso al suolo dal mostro, dall’orco che muove i terremoti (l’Orcolat, appunto), la Provincia di Udine e la Città di Gemona, con il lavoro di Folkest e Canzoni di Confine, hanno chiesto ad un occhio esterno di raccontare quel dolore.

Un appuntamento, pensato e scritto oltre sei mesi fa, che acquisisce un significato particolare in questi giorni che nuovamente hanno visto tremare la terra.

Perché “Dove è stato, il terremoto ritorna, e dove non è mai stato, viene”, scriveva Plinio il vecchio. Le tragiche notizie di questi giorni hanno riportato alla luce memorie sopite e ferite ancora aperte, seppur a distanza di tanti anni, cicatrici che non andrannomai via.

“In quei momenti – scrivono Simone Cristicchi e Simona Orlando – puoi vedere i vitigni ascendere in paradiso e ricadere all’inferno. L’Orcolat è ancora vivo, una creatura veloce e famelica che ti rincorre e vuole a tutti i costi raggiungerti.”

Perché proprio all’artista romano, al quale di affiancherà sul palco alla voce e alla fisarmonica Francesca Gallo, si sono affidati la Provincia di Udine e la Città di Gemona (che ricordiamo essere gemellata con la Città di Foligno in seguito al terremto del 1997) per questo racconto dei fatti di quell’anno; tragici, sì, ma presupposto di una rinascita che ebbe del miracoloso e pose all’attenzione dell’Italia quello che venne chiamato il “modello Friuli”, come è stato ricordato anche in questi giorni.

Un lavoro attento e documentato che ripercorre quei giorni, tra realtà, sogno e speranza per il futuro, in una sorta di ponte ideale con i giorni nostri, particolarmente attuale, visto quanto accaduto in Centro Italia la scorsa settimana.

Alla prima ha assistito la presidente della Regione Debora Serracchiani, che aveva già apprezzato l'attenzione che Simone Cristicchi in questi anni, anche con lo spettacolo Magazzino 18, sta dimostrando per la nostra regione.

La governatrice ha rivolto dal palcoscenico il suo grazie “all'associazione dei Comuni del terremoto e della ricostruzione, ai tanti sindaci che hanno collaborato, ai volontari della protezione civile, a tutti coloro che in occasione dei 40 anni dal terremoto hanno voluto ritrovare quel senso di comunità che ha permesso l'opera di ricostruzione”.

Oltre alla Provincia di Udine e al Comune di Gemona, che hanno promosso l’evento, realizzato grazie all’attiva e qualificata collaborazione di Folkest e Canzoni di Confine che hanno messo il loro alto profilo professionale al servizio di questo progetto, sono molte le realtà artistiche friulane coinvolte: dal coro del Friuli Venezia Giulia, preparato dal Maestro Cristiano Dell’Oste, alla Mitteleuropa Orchestra, diretti dal Maestro Valter Sivilotti, a Maia Monzani, fino agli autori di una serie di brani che saranno ripresi per l’occasione, come Dario Zampa, Giorgio Ferigo, Ennio Zampa. Le musiche sono state composte da Valter Sivilotti, con testi inediti dello steso Simone Cristicchi e del gemonese Renato Stroili.

L’ingresso era gratuito, le libere offerte sono state devolute alle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma.

 

 

 

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