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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cineforum The Space a Pradamano appuntamento con il film "L'infanzia clandestina"

Cineforum The Space a Pradamano appuntamento con il film l'infanzia clandestina

Sarà “Infanzia clandestina”, diretto da Benjamin Avila con Natalia Oreiro, Ernesto alterio, Cesar Troncoso, Cristina Banegas, il film proiettato questa sera, venerdì 15 novembre, per “Cineforum The Space”, l’appuntamento  con il grande cinema d’autore al multisala The Space Cinema di Pradamano (UD).  Il film è stato candidato ufficiale per l'Arfentina nella corsa per l'Oscar al miglior film straniero nel 2013, senza però entrare nella cinquina finale. Il film profondamente autobiografico, è basato sugli anni dell'infanzia delle stesso regista, la cui madre, affiliata ai Montoneros, venne assassinata dai militari. Le scene più violente e drammatiche del film sono state girate con l'uso di disegni animati.

Argentina, 1979. Juan, 12 anni e la sua famiglia, tornano a Buenos Aires sotto falsa identità dopo aver trascorso diversi anni in esilio. I genitori di Juan e lo zio Beto appartengono all'organizzazione dei Montoneros, in lotta perenne con la giunta militare al potere che continua a dargli la caccia. E quindi, per i compagni di scuola, compresa Maria della quale è innamorato, Juan dovrà chiamarsi Ernesto. Non dovrà mai dimenticarlo, a rischio di mettere a repentaglio la vita di tutti i suoi famigliari. Una storia di militanza, clandestinità e amore. La storia di un'infanzia clandestina.

Cineforum The Space Cinema presenta opere capaci di appassionare e far riflettere, stimolando il dibattito e l’approfondimento. Un viaggio attraverso tematiche, luoghi, culture, atmosfere e autori in un percorso variegato – geograficamente e negli stili – ma costantemente attraversato dall’originalità, dalla straordinarietà delle storie e dalla ricerca di un cinema capace di emozionare.

 

Ogni proiezione sarà introdotta da una breve presentazione del giornalista e critico cinematografico del Messaggero Veneto Gian Paolo Polesini e seguita da un confronto informale tra gli spettatori sulle tematiche suscitate dalla visione.

 

L’appuntamento a Pradamano è fissato per tutti i venerdì alle 21 (ingresso 4,5 €).

 

 

 

Parole Povere, il nuovo film di Francesca Archibugi a Torino Film Festival

Parole Povere, il nuovo film di Francesca Archibugi a Torino Film Festival

Parole Povere, il nuovo film di Francesca Archibugi nato dal felicissimo incontro con il poeta friulano Pierluigi Cappello, parteciperà al Torino Film Festival nella sezione E intanto in Italia (dedicata ai cineasti contemporanei). L’annuncio è stato dato ieri, 5 novembre, durante la conferenza stampa di presentazione. 

Fortemente voluto a Torino dal direttore Paolo Virzì, Parole Povere è il terzo titolo consecutivo targato Tucker Film ad approdare sotto i riflettori di un festival, dopo Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto (vincitore della Settimana Internazionale della Critica a Venezia) e TIR di Alberto Fasulo (in concorso al Festival del Film di Roma). Un 2013 davvero intenso per la casa di distribuzione indipendente friulana, dunque, che del film dell’Archibugi firma anche laproduzione assieme ad Agherose e in collaborazione con il Centro Espressioni Cinematografiche, la Banca Popolare FriulAdria e il Mittelfest di Cividale del Friuli       

Che cos’è, dunque, Parole Povere? Prima di essere un documentario, è la dolce collisione tra gli occhi di una regista e le parole, tutt’altro che povere, di un poeta. Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce l’ascolto, lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi è nato «al di qua di questi fogli». Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? E di quali vicinanze, invece, si nutre?

La macchina da presa cerca risposte facendo sempre un passo indietro, con affettuoso pudore, e documenta la verità, la realtà, senza mai ricorrere a sovrastrutture intellettuali. Il montaggio racconta, non estetizza, la musica di Battista Lena diventa scansione narrativa, non arreda i silenzi, e la piccola storia di Pierluigi, che è necessariamente anche la grande storia di una terra e di un popolo, scorre sullo schermo così come scorre nella quotidianità. Le radici friulane e le testimonianze divertite degli amici. I luoghi e i ricordi. L’ombra scura del 1976 e il profilo verde delle montagne. La sedia a rotelle che spezza la libertà di un sedicenne e disegna, millimetro dopo millimetro, la libertà di un uomo. Di un poeta. Di un guerriero mite e gentile che abita «tra l’ultima parola detta e la prima nuova da dire». 

Francesca Archibugi, che ha legato il suo nome a piccoli grandi film come Mignon è partita oLezioni di volo, racconta così l’incontro con Cappello: «La prima volta è stata due anni fa, quando ho comprato la raccolta di poesie Mandate a dire all'imperatore con cui aveva appena vinto il Premio Viareggio. Non sono un’esperta di poesia, ma una lettrice appassionata. Mi serve avere un libro di poesia contemporanea sul comodino, perché è il più forte antitodo contro l’ansia e la noia. Mi sono avvicinata a Pierluigi quando è diventato il mio compagno di comodino. Non ci conoscevamo, eppure eravamo già intimi…». E ancora: «Le poesie di Cappello sono  piene di immagini e forse le ho perfino sognate. Non sapevo nulla della sua vicenda  personale, dell'incidente di moto a sedici anni e della sua vita in carrozzina da allora.  Nessun indizio dalle poesie: nei suoi versi Pierluigi corre, a volte vola».

I vincitori della XIII edizione del Festival Internazionale della Fantascienza “Trieste Science+Fiction”.

I vincitori della XIII edizione del Festival Internazionale della Fantascienza “Trieste Science+Fict

Trieste  – Si è conclusa la tredicesima edizione Festival Internazionale della Fantascienza “Trieste Science+Fiction”, con più di 15.000 presenze.  Vincitore il film americano “Europa Report” del regista Sebastián Cordero, del Premio Asteroide, assegnato al miglior lungometraggio di fantascienza in concorso.

Una menzione per i migliori effetti speciali è stata assegnata a “Big Ass Spider” di Mike Mendez.

Per quanto riguarda l’assegnazione del Méliès d’Argento al Miglior Lungometraggio Fantastico Europeo, va a “The Strange colour of your body’s tears” di Hélèn Cattet e Bruno Forzani.

Nella sezione European Fantastic Shorts, la selezione di cortometraggi fantastici europei, il pubblico ha assegnato il Méliès d'Argento al miglior cortometraggio fantastico europeo a HAPPY B-DAY del tedesco Holger B. Frick.

Infine, al regista Premio Oscar Gabriele Salvatore il festival ha assegnato il premio alla carriera Urania d'Argento, in collaborazione con la rivista Urania, a coronamento di una filmografia sempre attenta ai codici e ai linguaggi del cinema di genere, che nella fantascienza ha trovato la sua massima espressione in “Nirvana”, il più grande successo di sempre nell'ambito della science-fiction italiana.

Salvatores è attualmente impegnato a Trieste, grazie alla collaborazione della FVG Film Commission, sul set del suo nuovo lungometraggio “The Invisible Boy” (Il ragazzo invisibile), romanzo di formazione in chiave fantasy prodotto dalla Indigo Film con RAI Cinema.

“E' la prima volta che il Festival si colloca a cavallo tra ottobre e novembre, e le festività hanno certamente contribuito a questo clamoroso successo di pubblico. E' un segnale che l'interesse per la fantascienza è un fenomeno davvero vivo e in crescita, così come dimostrato da una produzione mondiale sempre originale e innovativa. Speriamo che questa edizione del cinquantenario possa aprire la strada ad un nuovo rilancio e sviluppo internazionale della nostra kermesse”, si è espresso così Daniele Terzoli, Direttore della manifestazione.

Trieste  –Si

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