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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Al via il 19 ottobre il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste

Al via il 19 ottobre il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste

Trieste - È stata presentata nei giorni scorsi presso la sala rossa della Camera di Commercio di Trieste la 28esima edizione del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, che si terrà dal 19 al 27 ottobre 2013, ed è la più vasta rassegna in Europa sulla produzione cinematografica, video-televisiva del continente latino, promossa dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia) e diretta da Rodrigo Diaz.

A dare il bentornato al Festival ci hanno pensato anzitutto le istituzioni, a partire dalla Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat che lo ha definito come «una manifestazione unica nello scenario italiano, un appuntamento atteso a livello nazionale e internazionale per qualità e quantità di eventi. Nonostante il difficile periodo congiunturale e la conseguente diminuzione di risorse, il festival propone un’agenda ricca di iniziative, tra le quali l’ampio panorama sulla storia del cinema cileno e una retrospettiva dedicata al regista, sceneggiatore, attore e poeta Luis Buñuel».

Anche il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha salutato il Festival sottolineando di essere «particolarmente lieto di aver messo a disposizione una sede di grande prestigio dentro uno dei più significativi contenitori culturali della città, il Civico Museo d’Arte Moderna Pasquale Revoltella. Questa edizione – ha aggiunto il primo cittadino - coincide con il quarantesimo anniversario del golpe antidemocratico in Cile, che viene anche ricordato nel programma del Festival, coerentemente del resto con quella vocazione che la manifestazione ha, ad essere testimonianza del contributo che la cultura latino americana ha dato con opere e impegno civile alla lotta contro le dittature».

Il Presidente della Camera di Commercio di Trieste Antonio Paoletti ha aggiunto, infine, «come Trieste e l’America Latina siano due mondi geograficamente lontani ma vicini per comune sentire e per la presenza di legami culturali ed economici che negli anni hanno continuato ad alimentarsi, arricchendosi di nuove prospettive e nuovi orizzonti».

Tra le novità di quest’edizione ci sono sicuramente le location, in cui verranno proiettate le pellicole protagoniste del Festival. Sono, infatti, ben tre le sedi della kermesse latino americana: l’Auditorium del Museo Revoltella, il Teatro dei Fabbri e il Circolo Culturale Knulp.

Il Festival si contraddistingue, inoltre, per la quantità e la varietà delle sezioni. In particolare quest’anno troviamo: Concorso ufficiale, che vede in gara 11 pellicole di recente produzione provenienti dal subcontinente americano; Contemporanea Concorso, ricco contenitore di opere di formati diversi che rappresenta il cinema più recente dell’America Latina; Contemporanea Fuori Concorso; Il Cile di ieri e il Cile di oggi, con una ricca varietà di produzioni cilene del presente e del passato; Il Tango. L’identità di un Paese, dedicata al tango argentino, con la proiezione, alla Casa di Cultura di Crevatini (Slovenia), di sei pellicole legate a questa suggestiva danza; Salón España, con produzioni spagnole di vario genere, le sezioni speciali Scuole di Cinema, L'Università che produce cinema: il caso dell'UNAM (Messico) e Cooperando, quest’ultima in particolare vede opere provenienti dai festival dell’America Latina Oberà (la multiculturalità) e Florianópolis (l'Emigrazione). Vi sono, inoltre, sezioni trasversali come il Premio Malvinas, che tende a valorizzare, mediante il cinema, la sana convivenza internazionale, la tolleranza, il dialogo, il rispetto e l'osservanza del Diritto Internazionale, e il Premio Mundo Latino, assegnato dagli studenti del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico di Duino (TS) alla pellicola che meglio tratta una problematica storica dell’America Latina.

Tra gli eventi speciali di quest’anno, a quarant’anni dal colpo di stato del Cile, in cui morì Salvador Allende, troviamo proprio il film La última batalla de Salvador Allende di Patricio Henríquez, che verrà proiettato alla serata inaugurale il 19 ottobre alle ore 20.00 al Centro Internazionale di Fisica Teorica delle Nazioni Unite, alla presenza delle autorità. Gli eventi speciali, poi, vedono la proiezione della pellicola Hombre mirando al Sudeste di Eliseo Subiela, che preannuncia la retrospettiva dell’anno prossimo.

Il Festival, però, è fatto anche di retrospettive e approfondimenti, attraverso diverse rassegne che raccontano con lungometraggi, documentari, film d’animazione e cortometraggi la storia e la cultura del subcontinente americano. Tra le esclusive di quest’edizione c’è la retrospettiva “Buñuel senza tagli”, una rassegna di 11 film senza censura del maestro aragonés Luis Buñuel realizzati durante il suo esilio in Messico, che verranno proiettati al Teatro dei Fabbri. Un evento di richiamo per i veri cultori del cinema e non solo.

Quest’anno il Premio Salvador Allende, pensato per onorare i valori della cultura, dell'arte, della politica, intende mettere in risalto la sensibilità di artisti e umanisti nei confronti della condizione sociale esistente in America Latina e l'impegno, testimoniato dalle loro opere e dalle loro azioni, profuso nel riscattare la memoria e la storia dei popoli latinoamericani, verrà conferito a Donato di Santo, che, per anni attivo sui temi dell'America Latina, è stato Sottosegretario agli Esteri per quell'area geografica nel secondo governo Prodi e ora coordinatore delle Conferenze Italia-America Latina - Caraibi.

Tra gli ospiti di quest’edizione ci sarà la giornalista e scrittrice spagnola Marina Murai che presenterà il suo romanzo Me llamo “nadie” nell’Aula Magnadella Scuola per Interpreti e Traduttori di via Filzi 14. Il libro, per le sue tematiche decisamente attuali, ha già ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali.

Il Festival, già dalle sue origini, si distingue per il suo duplice obiettivo di diffondere la cultura latino americana, soprattutto tra i giovani, e di intensificare il suo legame con il territorio. A testimonianza di ciò vi è la scelta di coinvolgere gli studenti nelle giurie che sceglieranno le pellicole vincitrici per ogni sezione. In particolare una decina sono quelli iscritti all’Università degli Studi di Trieste che comporranno la giuria del Concorso Ufficiale, una trentina quelli provenienti dai licei Petrarca, Nordio, Bachelet, Carduccie Dante, che andranno a costituire la giura del Premio Malvinas. Questo premio, legato alle vicende storiche della guerra de Las Malvinas (Faukland), tende a valorizzare, mediante il cinema, la sana convivenza internazionale, la tolleranza, il dialogo, il rispetto e l'osservanza del Diritto Internazionale. Per l’undicesimo anno consecutivo, poi, il Premio Mundo Latino, vede coinvolto il Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico, con ben dodici studenti che si occuperanno di valutare i film in gara.

L’accesso al Festival potrà avvenire tramite la tessera associativa APCLAI, dal costo di 12,00 euro per gli adulti e 5,00 euro per gli studenti. La tessera permetterà l’accesso a tutte le proiezioni al Museo Revoltella e al Circolo Culturale Knulp e il biglietto ridotto per le proiezioni della retrospettiva “Buñuel senza tagli” al Teatro dei Fabbri.

Il Festival è realizzato con il contributo della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, della Provincia di Trieste, del Comune di Trieste e della Camera di Commercio di Trieste, con il patrocinio dell’Istituto Italo-Latino Americano, dell'Istituto Italo-Latino Americano e dell’Università degli Studi di Trieste.

www.cinelatinotrieste.org

 

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