S/paesati - Eventi sul tema delle migrazioni, con la rassegna regionale di Cinema Africano
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- Pubblicato Giovedì, 28 Novembre 2013 19:42
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Con gli “Occhi dell’Africa”, rassegna regionale di Cinema Africano, propone due film tutti da vedere, nella serata di domani sera venerdì 29 al Teatro Stabile Sloveno a Trieste, che puntano l’attenzione sul problema degli immigrati di seconda generazione.
Alle 19.00 la proiezione di “Sta per piovere”di H. Rashid Italia/Iraq, 2013, 90'
Said, un giovane sicuro e ambizioso, nato e cresciuto a Firenze , da genitori algerini, studia e lavora come panettiere part-time. A seguito del suicidio del direttore della fabbrica in cui lavora suo padre Hamid, la famiglia si trova di fronte alla lacerante realtà di non poter rinnovare il permesso di soggiorno, come fa da trent'anni, e riceve un decreto di espulsione. L'Italia, il paese che Said ha sempre considerato suo, appare ora come un muro di gomma che lo spinge a "tornare a casa", in Algeria, luogo che lui non ha neanche mai visitato. Nel tentativo di trovare una soluzione, Said si appella agli avvocati, ai sindacati e alla stampa, cercando di portare attenzione su un problema concreto e sempre più presente nella società italiana. Questo percorso lo porterà attraverso i meandri di una burocrazia legislativa retrograda e alla riconsiderazione della sua identità, riflettendo su un dilemma profondo: rimanere in Italia clandestinamente o partire per l'Algeria con la sua famiglia, aiutandola a ricostruirsi una vita nel paese che ha lasciato trent'anni fa? Pone l’attenzione sul grave problema degli immigrati di seconda generazione.
A seguire alle 21.00 il film “La Pirogue” di M. Touré Senegal/Francia/Germania, 2012,87', sott.it
Da un piccolo villaggio di pescatori, nella periferia di Dakar, ogni giorno partono numerose imbarcazioni di fortuna dirette verso le isole Canarie e poi la Spagna. Baye Laye, capitano di una piroga di pescatori, si trova costretto a partire. Gli vengono affidate le vite di trenta persone, di lingue e origini diverse, tutte con lo stesso sogno e la stessa determinazione.
In collaborazione con Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone, Caritas Diocesana di Gorizia, Cinemazero, CVCS, L'Altrametà, Time For Africa, ACCRI, Festival del Cinema Africano di Verona
La Cineteca del Friuli presenta due documentari del National Geographic per non dimenticare John F. Kennedy.
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- Pubblicato Giovedì, 21 Novembre 2013 17:50
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Gemona - (Ud) A cinquant'anni dal 22 novembre 1963, la Cineteca del Friuli ricorda la morte del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy con due documentari prodotti dal National Geographic -Quel giorno a Dallas eL'ultimo mistero - e altri rari materiali filmici, venerdì 22 novembre, ore 20.30, al Cinema Sociale di Gemona.
PerQuel giorno a Dallas, National Geographic ha recuperato le immagini allora girate da decine di operatori televisivi e privati e i contributi audiofonici registrati in quei drammatici momenti, riunendoli in un emozionante documentario di eccezionale valore storico.
Nell'Ultimo mistero vengono analizzate le scansioni in alta risoluzione delle riprese effettuate a Dallas il giorno dell'assassinio del presidente. Usando le più moderne tecnologie, un'équipe di esperti svela i segreti contenuti in quei filmati per capire ciò che accadde davvero.
La serata in ricordo di John Kennedy sarà arricchita dalla proiezione di home movies appartenenti alla collezione JFK conservata presso la Cineteca del Friuli e costituita da centinaia di articoli e libri, cd, dvd, nastri video e audio, e rarità bibliografiche: tra queste, un'edizione tascabile del 1961 diProfili di coraggio autografata dall'autore, l'appena eletto presidente degli Stati Uniti; un volume fotografico con dedica alla Cineteca da parte di Caroline Kennedy e una storia degli Indiani d'America con l'introduzione scritta dal presidente Kennedy. Nel fondo è presente la documentazione video del viaggio di JFK a Roma e a Napoli nel luglio 1963 ritrovata da Ciro Giorgini negli archivi Rai in versione integrale non montata.
Sacro Gra di Gianfranco Rosi: il cinema d'autore a The Space Cinema di Pradamano
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- Pubblicato Giovedì, 21 Novembre 2013 09:18
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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L’appuntamento settimanale con il grande cinema d’autore al multisala The Space Cinema di Pradamano (UD) domani sera, venerdì 22 novembre, è con il film vincitore del Leone D’oro all’ultimo Festival del Cinema di Venezia: Sacro Gra, di Gianfranco Rosi
Dopo l’India dei barcaioli, il deserto americano dei drop out, il Messico dei killer del narcotraffico, Gianfranco Rosi ha deciso di raccontare un angolo del suo Paese, girando e perdendosi per più di due anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma per scoprire i mondi invisibili e i futuri possibili che questo luogo magico cela oltre il muro del suo frastuono continuo.
Dallo sfondo emergono personaggi altrimenti invisibili e apparizioni fugaci: un nobile piemontese e sua figlia laureanda, assegnatari di un monolocale in un moderno condominio ai bordi del Raccordo; un botanico armato di sonde sonore e pozioni chimiche cerca il rimedio per liberare le palme della sua oasi dalle larve divoratrici; un principe dei nostri giorni con un sigaro in bocca fa ginnastica sul tetto del suo castello assediato dalle palazzine della periferia informe a un’uscita del Raccordo; un barelliere in servizio sull’autoambulanza del 118 dà soccorso e conforto girando notte e giorno sull’anello autostradale; un pescatore d’anguille vive su di una zattera all’ombra di un cavalcavia sul fiume Tevere.
Lontano dai luoghi canonici di Roma, il Grande Raccordo Anulare si trasforma un collettore di storie a margine di un universo in espansione..
Cineforum The Space Cinema opere capaci di appassionare e far riflettere, stimolando il dibattito e l’approfondimento. Un viaggio attraverso tematiche, luoghi, culture, atmosfere e autori in un percorso variegato – geograficamente e negli stili – ma costantemente attraversato dall’originalità, dalla straordinarietà delle storie e dalla ricerca di un cinema capace di emozionare.
La proiezione sarà introdotta da una breve presentazione dal giornalista e critico cinematografico del Messaggero Veneto, Gian Paolo Polesini e seguita da un confronto informale tra gli spettatori sulle tematiche suscitate dalla visione.
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