FilmForum Festival 2014 tra Udine e Gorizia
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- Pubblicato Giovedì, 26 Dicembre 2013 12:38
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Udine/Gorizia - Dal 2 all’11 aprile 2014 si rinnova l’appuntamento con FilmForum Festival, alla sua 21^ edizione, in cartellone come sempre a Udine e Gorizia, con nove giorni di proiezioni, incontri, convegni, workshop, pubblicazioni ed eventi intorno al cinema, dalle origini ai nuovi media.
At the borders of Film History, ovvero L’archeologia del cinema' sarà il leit motiv di questa 21^ edizione del festival, promossa come sempre dall’Università degli Studi di Udine e diretta dal docente e storico del cinema Leonardo Quaresima, scandita da discussioni, tavole rotonde, proiezioni di film, laboratori pratici e performance da artisti sperimentali nelle città di Udine e Gorizia e dal convegno internazionale che sarà di scena negli spazi dell’Ateneo udinese dal 2 al 4 aprile 2014, con i migliori accademici di tutta Europa, e di Canada e Stati Uniti.
Non alle origini del cinema, ma senz’altro alle origini della produzione cinematografica italiana è l'avventura di Cinecittà raccontata attraverso il suo architetto, il gemonese Gino Peressutti: per la prima volta un libro ricostruisce in modo articolato e organico la storia dell’edificazione di Cinecittà, i motivi ispiratori del progetto, che ha segnato la storia del cinema in Italia, e le ragioni che hanno portato a individuare nell’architetto Gino Peressutti il ‘padre’ e artefice di Cinecittà.
Ed è proprio la coordinatrice di Film Forum Festival, Sara Martin, a firmare il volume “Gino Peressutti, l’architetto di Cinecittà”, che esce in questi giorni per Forum editrice nella collana di studi sul cinema “cinethesis”: la pubblicazione, realizzata con la collaborazione delle Cineteca del Friuli e della Fondazione CRUP, sarà presentata a Udine in occasione dell’edizione 2014 di Festival. «La storia di Cinecittà – spiega l’autrice, Sara Martin, studiosa del cinema in rapporto alle altri arti - è stata finora affrontata, studiata, elaborata e compresa soltanto dal punto di vista della produzione cinematografica; le sue importanti caratteristiche tipologiche e architettoniche sono rimaste invece inesplorate per più di settant’anni. Questo lavoro porta alla luce la genesi e la forma architettonica della città del cinema sempre sfuggita agli occhi di esperti, curiosi o addetti ai lavori, proprio in ragione della discrezione e versatilità che è richiesta alla sua destinazione. Le sue piazze, le sue strade, i suoi giardini, i suoi punti di incontro e di lavoro si sono sapientemente celati dietro alle scenografie e ai fondali dipinti, alle luci dei set e alle sculture in cartongesso.
Il volume affronta le vicende che precedono l’ideazione di Cinecittà, opera fortemente voluta dal Duce, presenta gli studi preliminari compiuti dall’architetto friulano per la costruzione del complesso edilizio ed espone il progetto, ponendo particolare attenzione alla figura di Peressutti nell’ambito del dinamico panorama dell’architettura nazionale degli anni Trenta». Responsabile del progetto è un architetto di origine friulana, Gino Peressutti.
Dal 15 al 21 marzo FilmForum Festival 2013 si sposterà a Gorizia per ospitare l'annuale Spring School come sempre incentrato sul rapporto fra Cinema e arti visive contemporanee. Fra le novità più attese di questa sezione spicca la proiezione, in prima nazionale, di ‘A journal of Insomnia’, girata in Canada intorno all’insonnia per iniziativa di Hugues Sweeneye dei cineasti Bruno Choiniere, Philippe Lambert, Thibaut Duverneix. Presentata con successo al Tribeca Film Festival 2013 - kermesse cinematografica nata nel 2002 per volontà di Robert De Niro, Jane Rosenthal e Craig M. Hatkoff, dedicata al cinema indipendente - la produzione tratta un tema di primo piano del nostro tempo, considerato che il 64% degli italiani dichiara di aver avuto problemi di insonnia, e che un italiano su 10 ricorre a sonniferi ed ansiolitici per favorire il riposo notturno. problema che affligge il 33% degli adulti che vivono nei Paesi occidentali, e che sembra essere direttamente collegato all’iperattività delle nostre vite. Più si diventa produttivi, più cose si fanno, meno ci si riposa. L’idea del documentario è arrivata quando Sweeney, uno dei produttori, ha avuto il suo primo figlio, nell’estate del 2009. Le fisiologiche notti insonni dovute ai sonni irregolari della figlia hanno avvicinato Sweeney a un mondo fino ad allora sconosciuto: quello delle persone che non riescono a dormire la notte. E così nel 2012 il progetto è iniziato proprio con la raccolta delle testimonianze reali degli insonni, che utilizzavano un apposito sito come confessionale terapeutico. Nella seconda fase, invece, gli insonni hanno cominciato a condividere le loro esperienze notturne, raccontando le loro notti in bianco e condividendole con tutti quelli che hanno deciso di partecipare al progetto.
Ulteriore premiere, e in questo caso una prima assoluta, per la fase goriziana del festival, sarà la serata di proiezioni dedicata a Franco Basaglia, a cura dell'artista e fumettista Stefano Ricci, con la prima dei materiali della Collezione Osbat Basaglia di proprietà della Mediateca Provinciale "Ugo Casiraghi", acquistati dalla famiglia Osbat grazie a un contributo della Fondazione Carigo, digitalizzati a Gorizia a cura del Laboratorio La Camera Ottica dell’Università di Udine, assemblati su montaggio di Jacopo Quadri – il noto montatore di ‘Sacro Gra’, al fianco anche di Bertolucci, Martone, Cipri’ e Maresco … – su musiche live del contrabbassista Giacomo Piermatti, finalista al TIM- Torneo Internazionale di Musica 2012, attivo nella musica sperimentale e impegnato nel “Ludus Gravis”, unica formazione in ambito europeo costituita da soli contrabbassi. L'evento sarà accompagnato da un pubblicazione a firma di Stefano Ricci. Info: www.filmforumfestival.it
“OBubbleBesity”: uno spettacolo per tutti i gusti
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- Pubblicato Venerdì, 20 Dicembre 2013 07:12
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - La magia delle bolle di sapone di OBubbleBesity incanterà il pubblico del Teatro Bobbio, domenica 22 dicembre alle 16.30 e in replica anche alle 22.30. Uno show per grandi e piccoli che farà sorridere e commuovere allo stesso tempo.
Un fuori abbonamento che saprà amplificare la magia delle feste.
Marco Zoppi porterà a Trieste, alla Contrada il suo OBubbleBesity, uno spettacolo che coniuga la leggerezza delle bolle di sapone con la schiacciante realtà dell’obesità, prodotto da Tiven Group per la regia di Stefano Pagin.
Sarà quindi la storia di Marco, un ex obeso che è diventato il più grande bubble artist italiano, semifinalista della quarta edizione di Italia Got’s Talent e recentemente è stato in onda in diretta su France2 per “Le Plus Grand Cabaret du Monde”.
L'artista ripercorre sul palcoscenico, in una sorta di ironico/scientifico/biografico linguaggio della memoria affidato alla voce fuori campo dell’attore Luigi Tabita, la sua storia, partendo dalla Sicilia, in cui è nato, e della pasticceria dei genitori, fino ad arrivare al successo internazionale come bubble artist.
Com'è la vita quotidiana di un obeso? E se abita al 6° piano di un condominio senza ascensore? Che vestiti si compra? Trova posto in un autobus affollato? E quando d'estate il termometro segna 42 gradi? Cosa prova un obeso quando si guarda allo specchio? Come lo vedono gli “altri”? È proprio vero che i grassi sono sempre allegri? Il corpo è grasso, ma l'anima rimane magra? Sono queste alcune delle domande alle quali darà una risposta Marco Zoppi, raccontando attraverso la volatilità delle bolle di sapone, la sua storia di bambino e adolescente imprigionato in un corpo oltre misura.
Dopo aver perso 41 kg in 30 mesi, Zoppi è diventato portavoce del malessere di molti attraverso il linguaggio a lui più congeniale, quello volatile delle sue creazioni obese. Obese, ma per contrasto, leggerissime. Come spiega lo stesso artista «Porterò il pubblico su un immaginario tappeto volante verso una direzione che non conosce tempo, né spazio, né età, né massa. Le mie bolle esprimono tutto il mio leggero mondo interiore, sono la voce della mia anima e la sua vera essenza. Le bolle sono così tonde ma così leggere, flaccide impalpabili, esprimono con assoluta perfezione la parola grasso, il problema è che in aria durano troppo poco, come il risultato delle diete...”
Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it).
Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it.
Tesori da collezione del cineasta e scrittore Gianni Da Campo affidati alla Cineteca del Friuli
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- Pubblicato Venerdì, 20 Dicembre 2013 06:59
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Gemona (Ud) – Più di 8500 locandine originali, 6000 fra manifesti e fotografie relativi al cinema italiano dalle origini del sonoro ad oggi, 2000 film in dvd e vhs, 500 volumi di cinema, collezioni complete di fumetti originali stampati dal 1948 in poi (Il Piccolo Sceriffo, Siuscià, Pecos Bill, Pantera Bionda…). E ancora: materiale pubblicitario, locandine, manifesti di diversi stati europei, foto, dischi, libri, negativi, e 190 dossier relativi all'attività dell'attrice Marina Vlady.
Materiali unici, raccolti nell’arco di un cinquantennio e conservati amorevolmente da Gianni Da Campo, insieme agli innumerevoli dossier delle sue ricerche, sono stati affidati in custodia alla Cineteca del Friuli con un accordo che lega a doppio filo lo scrittore, regista e collezionista veneziano e l’istituzione friulana.
Oltre che per conservarli, Da Campo ha affidato i suoi cimeli alla Cineteca in previsione di una pubblicazione in volumi della storia del cinema italiano attraverso i manifesti e le locandine.
Un altro progetto editoriale, il primo in ordine di tempo, è la pubblicazione con la Cineteca del suo romanzo La lunga via dei silenzi, la cui stesura è in dirittura d’arrivo. Storia di Lorenzo, alter ego dell’autore, il libro si sviluppa lungo sette percorsi, in ognuno dei quali è presente con la sua storia personale di attrice – una vera biografia nella biografia – Marina Vlady.
Intanto la Cineteca sta reperendo sul mercato o da collezionisti i film, una quindicina in tutto, che ancora mancano nel fondo Da Campo e nelle collezioni della Cineteca per completare l’ampia filmografia della Vlady, protagonista, lo ricordiamo, accanto a Marcello Mastroianni, anche di Penne Nere, girato in Carnia e di cui la Cineteca possiede due copie in 16 e 35mm.
Nella sua esperienza di cineasta, Da Campo ha realizzato tre film, tutti già presenti nell’archivio gemonese: Pagine chiuse(1968), felice opera prima presentata con successo nella Settimana Internazionale della Critica al 22° Festival di Cannes e vincitrice di otto premi internazionali; La ragazza di passaggio (1970) eIl sapore del grano (1986), entrambi presentati alla Mostra del Cinema di Venezia. Per il secondo, girato oltre che in Veneto anche nel Friuli Occidentale, Da Campo è stato premiato con la targa Kim Arcalli al Laceno d’oro – Festival del cinema neorealistico. Recentemente hanno reso omaggio a Gianni Da Campo il festival triestino I Milleocchi, che ha presentato tutti i suoi film, e la Mostra del Cinema che ha riproposto al Lido, 44 anni dopo l’esordio, Pagine chiuse.
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