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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La Contrada presenta in anteprima nazionale assoluta: “Cancun” al Festival di Borgio Verezzi

La Contrada presenta in anteprima nazionale assoluta:  “Cancun” al Festival di Borgio Verezzi

Trieste -. Un prestigioso debutto estivo al Festival di Borgio Verezzi il prossimo 11 agosto per la nuova produzione nazionale della Contrada: “Cancun” di Jordi Galceràn,. Uno spettacolo del commediografo catalano che ha già saputo incantare il pubblico spagnolo ed americano e che ora si appresta a conquistare le platee italiane.

Cancun è una commedia dagli aspetti comici e surreali sulle relazioni e i desideri inconfessabili dell’amore coniugale. Due coppie di amici vanno in vacanza a Cancun, meta perfetta per celebrare oltre vent’anni di amicizia. Tutto sembra perfetto all’arrivo: Francesca e Giovanni con Laura e Paolo si godono il paradiso che li accoglie, in un ambiente naturale da favola, ma festeggiano forse con troppe bollicine il loro arrivo. L’ebbrezza infatti porta a rivelare dei segreti che sarebbe stato meglio restassero tali, rendendoli consapevoli che le cose in passato sarebbero potute andare in maniera diversa. Ma se la vita nella quale si erano riposte tante aspettative si è rivelata meno bella del previsto, cosa può succedere? E se i desideri più inconfessabili per uno strano gioco del destino si potessero realizzare?

Galceràn, il famoso commediografo catalano, è maestro nell’esplorare i rapporti contemporanei tra uomo e donna, con un occhio ironico, divertente ma mai banale, passando con disinvoltura dal tono della commedia a quello sofisticato di una storia contemporanea.

Dopo “Il Metodo”, ripreso quest’anno in co-produzione con Il Rossetti, e “Il prestito” che è stato presentato a leggìo nella stagione 2013/2014, la Contrada si affida ancora una volta al geniale commediografo spagnolo per una nuova produzione che nella Stagione 2015/16 sarà in tournèe nei principali teatri italiani, partendo dall’apertura della stagione del Teatro Bobbio, a Trieste.

La messinscena, firmata dal regista fiorentino Marco Mattolini, vede come protagonisti Mariangela D’Abbraccio, Blas Roca Rey, Giancarlo Ratti e Nicoletta Della Corte.

Tradotto in italiano da Ilaria Panichi e Pino Tierno, lo spettacolo conta sulle scene di Francesco Fassone, i costumi di Andrea Stanisci, le musiche originali di Luca Pirozzi e il disegno luci di Bruno Guastini.

Pupkin kabarett: a volte ritornano

Pupkin kabarett: a volte ritornano

Trieste - Lunedì 17  agosto  ore 21 nell’ambito della manifestazione Trieste Estate 2015 nelle Biblioteche Civiche, la Biblioteca Quarantotti Gambini, via delle Lodole 7/a di San Giacomo ospiterà il Pupkin Kabarett.

C’è , una piazzetta nascosta tra le case dove la compagnia del Pupkin Kabarett, ama presentarsi nelle calde sere d’agosto.

Personaggi vecchi e nuovi  saliranno sul palco per allietare una serata con monologhi stralunati, cover improbabili, drammi di coppia, qualche commento personalissimo sulla nostra città e tanta buona musica live conil cantautore triestino Stefano Schiraldi e  la inimitabile spumeggiante Niente Band.

Produzione Bonaventura

“A Sarajevo il 28 giugno” con nuovi interpreti e nuovi personaggi

“A Sarajevo il 28 giugno” con nuovi interpreti e nuovi personaggi

Trieste - Nuovi interpreti, nuovi personaggi che raccontano da diversi punti di vista l’attentato all’arciduca Francesco Ferdinando (testo di Gilberto Forti) : da venerdì 31 luglio e per ogni venerdì e sabato fino al 22 agosto, va in scena la seconda parte di A Sarajevo il 28 giugno, al museo di  guerra per la pace “Diego de Henriquez”,con inizio alle ore 21.

Protagonisti di questa seconda parte dello spettacolo sono Ariella Reggio, Paolo Fagiolo, Adriano Giraldi e Riccardo Maranzana, un cast di ottimo livello che ci farà addentrare nella vicenda dell’attentato che ha dato il via alla prima guerra mondiale.

Nelle diverse sale del museo, muovendosi fra antiche carrozze, cannoni, armi e divise militari – ma anche fra giocattoli d’epoca e altri oggetti molto interessanti – il pubblico avrà l’avventura d’imbattersi in quattro affascinanti personaggi: la nobile Polyxena Singer (Ariella Reggio) che visse l’ultimo sprazzo della vita brillante e spensierata dell’Impero asburgico, il puntuale Archivista Dunkelblatt (Paolo Fagiolo), il botanico Bach che sarà interpretato da Adriano Giraldi e Padre Kowalski (Riccardo Maranzana). Ognuno di loro offrirà un racconto legato al fondamentale momento storico dell’assassinio di Francesco Ferdinando.

Lo spettacolo nasce dal testo omonimo di Gilberto Forti e da un’idea di Paolo Rumiz e lo ammireremo nell’allestimento a cura di Giulia Corrocher: i quattro attori, nei diversi spazi museali, interpretano contemporaneamente e più volte ciclicamente le rispettive testimonianze, in modo che gli spettatori in movimento nel museo possano fermarsi a seguire ogni personaggio. Le loro interpretazioni sono intervallate dagli splendidi valzer e dalle altre musiche di Johann Strauß figlio e Franz Schubert, eseguite dal vivo dal Quartetto Iris (Laura Furlan ed Emanuela Colagrossi ai violini, Maria Lucia Dorfmann alla viola e Cecilia Barucca Sebastiani al violoncello).

Quel 28 giugno 1914 – ha commentato il direttore dello Stabile regionale Franco Però – due colpi di cannone fecero rullare i tamburi in tutta Europa, e nelle fabbriche si misero all’opera per costruire nuove, impressionanti macchine da guerra. Per un mese, un mese esatto rimasero nascoste, pronte ad entrare in azione e portare via il mondo di ieri, per gettarci nel Moderno. Alcuni compresero quei colpi, altri intuirono qualcosa, altri ancora non si resero conto, non videro le armi nascoste. Il 28 giugno iniziò quel terribile work in progress che il 28 luglio vide il suo primo compimento. Il lavoro di Gilberto Forti e l’intuizione di Paolo Rumiz ci raccontano quel mondo di ieri nel momento in cui inizia la sua svolta finale, attraverso le parole di quelli che, nei tanti paesi, quel mondo e quel momento li avevano vissuti. 

Venne dopo molti anni un testimone e poi un altro… Furono ascoltati, e ciascuno offrì la sua versione, con circostanze, nomi, altri dati. Sì, tutti erano testi volontari, giunti da varie parti dell’impero. Benché fossero testi immaginari, pure ognuno di essi era nel vero”.

A Sarajevo il 28 giugno  da Gilberto Forti, messinscena a cura di Giulia Corrocher, con Ariella Reggio (Polyxena Singer), Paolo Fagiolo (Archivista Dunkelblatt), Adriano Giraldi (Botanico Bach) e Riccardo Maranzana (Padre Kowalski) reciterà tutti i venerdì e sabato dal 31 luglio al 22 agosto (31 luglio e 1 agosto, 7 e 8 agosto, 14 e 15 agosto, 21 e 22 agosto.

Lo spettacolo, inserito fra le manifestazioni estive organizzate dal Comune di Trieste, è organizzato in collaborazione dal Comune e dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

A partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo l’accesso al “De Henriquez” sarà consentito ai possessori di biglietto, che potranno visitare gli spazi museali. 

I biglietti per seguire le serate di Teatro al Museo si possono acquistare in prevendita a soli 7 euro (ridotto a 5 euro) presso il Ticket Point: saranno in vendita i posti ancora disponibili anche al Museo di guerra per la pace “Diego de Henriquez” a partire dalle ore 20 nelle sere di spettacolo.

 

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