Da venerdì 15 giugno, tra sonorità etniche e jazz, quattro ottimi live alla Taverna fiorita di Vernasso
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- Categoria: Musica
- Pubblicato Mercoledì, 13 Giugno 2012 13:09
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Si tinge di sonorità etniche (con venature jazz) l’estate della Taverna fiorita di Vernasso: raccolti sotto il titolo Giardino in musica, infatti, ci sono quattro live davvero da non perdere! I protagonisti? Alcuni tra i nomi di maggior spicco del panorama regionale: l’Accordion Orchestra 4-8 8-16, che aprirà ufficialmente le danze venerdì 15 giugno, gli Extra3 & Ipo (28 giugno), il Claudio Cojaniz Trio (11 luglio) e l’Etnoploč Trio (28 luglio).
Tutti i concerti, ricordiamo, si svolgeranno a ingresso libero e avranno inizio alle 21.00, tranne quello dell’Etnoploč Trio che comincerà alle 20.00 e sarà ospitato dalla Gastaldia d’Antro.
Nata nel 1997, l’Accordion Orchestra 4-8 8-16 riunisce giovani fisarmonicisti e musicisti che provengono dalle valli del Natisone, dal Gemonese e dal Goriziano. Guidata da Aleksander Ipavec, la formazione propone un repertorio di ampio respiro e vanta numerosi premi e vittorie, tra cui il 1° posto assoluto al Concorso internazionale di Castelfidardo nel 2008.
Ritroviamo Ipavec anche negli Extra3 & Ipo (con Karen Asatrian, Emil Kristof, Stefan Gfrerrer) e nell’ Etnoploč Trio, gruppo transfrontaliero che affonda le radici nell’area italo-slovena muovendosi tra world music e produzioni proprie senza soluzione di continuità. Un prezioso viaggio musicale, il loro, dove ogni influenza rimane distinta e, allo stesso tempo, indissolubilmente intrecciata alle altre.
Si muove, invece, tra Thelonious Monk e l’Africa il grande Claudio Cojaniz, pianista, organista e compositore attualmente impegnato con il progetto della Red Devils Orchestra. Alla Taverna fiorita sarà spalleggiato da due formidabili compagni d’avventura: Franco Feruglio al contrabbasso e Luca Colussi alla batteria.
Per qualsiasi informazione, telefonare al numero 0432.717046 (oppure scrivere una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Bruce Springsteen a Trieste. Notte da favola e magia per oltre 30 mila fans
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- Pubblicato Martedì, 12 Giugno 2012 10:09
- Scritto da Maurizio Pertegato
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TRIESTE - Il Boss è tornato, viva il Boss. Fvgnotizie era presente e può. così, raccontarvi, una serata dalle grandi emozioni, quella di Trieste dove, di fronte a oltre 30 mila persone in delirio, Bruce Springsteen ha offerto un concerto dall'alto impatto cantando, ballando e saltando per 3 ore e un quarto, con un ritmo tambureggiante e sprigionando una forza e una magia che ne fanno il Numero Uno sulla scena mondiale.
Era la terza e ultima tappa della tournee in Italia di Bruce Springsteen, allo stadio Nereo Rocco di Trieste.
Piccoli gruppi provenienti da tutto il mondo sono affluiti allo stadio dalle 17, quando sono stati aperti i cancelli; una mezz'ora prima era stato consentito l'accesso - per sedere davanti al palco - ai fans, secondo l'ordine della lottery. I primi ad arrivare sono stati otto toscani, la sera prima: la coda è cominciata da loro, poi si è ingrossata a mano a mano fino a contare una cinquantina di persone appassionate del Big Boss; poi ieri mattina è ripresa, dalle otto in poi.
Circa la metà dei 30 mila spettatori attesi provengono dall' estero. Segnalata la presenza di quattro persone da Singapore, di un piccolo gruppo dall'Australia, e poi una coppia da New York, un gruppetto da Israele. La maggior parte dei 15 mila stranieri, comunque, provengono, nell'ordine, da Slovenia, Croazia e Austria; poi a decrescere da altri Paesi dell'area balcanica e da quasi tutta l'Europa dell'Est. Prima delle 19 il prato dello stadio era già pieno per la maggior parte. Rispettati i tempi dell'allestimento.
Poi, inizia il concerto, ed è una grande festa. Il Boss è in gran forma e per oltre tre ore, sciorina i brani più conosciuti del suo repertorio saltando, correndo ed emanando una grande forza. E' il Numero Uno, lo sa e lo sa anche tutto il pubblico che canta e danza con lui.
"Mandi Trieste" e "Dobro vecer" si presenta così il Boss e il pubblico è già suo. La E-Street Band è una macchina da musica e accompagna Springsteen nella sua performance. Pezzi dal nuovo, bellissimo, album "Wrecking ball" e le ballate che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, si alternano, in un susseguirsi di emozioni e di incanto, dove la forza dirompente di questa stella della musica mondiale si impone in tutta la sua grandezza. Uno dei momenti indimenticabili avviene quando Bruce intona "Because the night" della sua amica Patty Smith, la "poetessa del rock" che, dice lui "è rimasta a casa con i figli, ma vi saluta tutti".
Per il pubblico è adrenalina pura, un brivido che corre lungo la schiena degli oltre 30 mila e il Nereo Rocco diventa una grande, imponente, arena, dove tutti cantano, ballano e si lasciano andare. E avanti così per 3 ore e un quarto. Fino alle conclusive "Born in the Usa" e "Hungry heart", con il pubblico ormai inarrestabile. Un crescendo rossiniano, con cui la gente incorona il suo Re. Il Boss è tornato. E' il Numero Uno. Lo sa e tutto lo stadio è con lui.
Maurizio Pertegato
Udin&Jazz 2012: dal 20 giugno batte forte il cuore della musica jazz
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- Pubblicato Lunedì, 11 Giugno 2012 14:55
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Conto alla rovescia per Udin&Jazz 2012, il festival internazionale che, prima di approdare in città, attraverserà anche quest’anno il cuore del Friuli: mercoledì 20 giugno taglierà il nastro a Cervignano, con il quartetto di Claudio Fasoli, poi, giovedì 21, si sposterà a San Giorgio di Nogaro, con il quartetto di Matteo Sacilotto, quindi, venerdì 22, toccherà Palmanova, con il settetto di Graziella Vendramin, e infine, domenica 24, porterà a Fagagna un doppio set: quello con il quintetto di Francesco Bertolini (special guest Ellade Bandini!) e quello della Copernico Jazz Band. Ma osserviamo, brevemente, da vicino i singoli appuntamenti.
Il noto sassofonista Claudio Fasoli (ex Perigeo) si misurerà con Avenir, un lavoro elegante, aperto nei ritmi, sfumato nei colori, dilatato nelle ambientazioni: originali paesaggi sonori capaci di spaziare dagli echi balcanici alle suggestioni nordiche. Matteo Sacilotto affronterà invece, assieme a Nevio Zaninotto, Simone Serafini e Santiago Colomer, le partiture di un autentico mostro sacro, Nino Rota, cercando di configurarle come «vero jazz».
La cantante Graziella Vendramin, spalleggiata da alcuni tra i migliori musicisti del Friuli Venezia Giulia e affiancata da Maurizio Cepparo al trombone, proporrà il suo affascinante ritorno alle radici: Regreso al Sur, un viaggio artistico e biografico verso Sud, un Sud dove Modugno incontra Jobim e dove Bruno Martino incontra Piazzolla. Francesco Bertolini, per concludere, regalerà al pubblico Los dias del Viaje, i suoi acquerelli jazz «che profumano di sole e di Sudamerica». Sul palco anche la Copernico Jazz Band, formata interamente da studenti.
Udin&Jazz, che quest’anno soffia sulla ventiduesima candelina, è organizzato come sempre da Euritmica – Associazione Culturale di Udine e sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Udine (il festival è inserito nel programma di UdinEstate), dalla fondazione CRUP, dai Comuni di Cervignano del Friuli, San Giorgio di Nogaro e Palmanova, con il contributo di Reale Mutua Udine, Friuladria, Prontoauto & Tecnoauto eCentro Commerciale Città Fiera, con la collaborazione di Ascom/Confcommercio Udine e nuovamente in sinergia con l’Home Page Art/Music Festival, The Groove Factory e il Centro Culturale Chei de Vile di Fagagna, attivissime realtà giovanili dell’udinese.
Tra concerti e attività collaterali, il festival offre un cartellone particolarmente dinamico e articolato dove trovano spazio, onorando il ground zero del sottotitolo, tutte le linee espressive della contemporaneità: dalle dense esplorazioni acustiche di Chris Cornell (25 giugno), che tutti conosciamo come icona grunge, alle geometrie vocali di Nina Zilli (30 giugno), che trasforma il vintage in lingua del futuro, passando per l’hip hop di Marracash (10 luglio) che, nel suo afflato libertario e allergico alle regole, incarna perfettamente l’essenza del jazz.
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