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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Al teatro Miela Jack London Tribute: tre giorni di eventi per omaggiare un grande autore

Al teatro Miela Jack London Tribute: tre giorni per omaggiare un grande autore

Trieste - A cent’anni esatti dalla sua morte, esattamente il 22 novembre 1916, molto rimane ancora da esplorare e da dire sullo scrittore e sull’uomo Jack London. Autore basilare per tutta la letteratura occidentale, narratore leggendario di inizio Novecento straordinariamente prolifico e rivoluzionario in ogni espressione della sua vita, London sfugge a facili catalogazioni di genere.

Per rendere omaggio al centenario della morte e ai 140 anni dalla nascita il Teatro Miela di Trieste celebrerà Jack London in una intensa tre giorni in programma tra il 22 e il 24 novembre. Il Jack London Tribute, curato dal regista e autore Massimo Navone - già direttore per oltre un decennio della Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano - e da Davide Sapienza, scrittor e principale traduttore e studioso italiano di London presenterà reading, spettacoli, aneddoti, omaggi e testimonianze alla scoperta della produzione londoniana.

Il tributo si apre martedì 22 novembre alle ore 21 all’insegna di “Jack London, l’uomo venuto dal futuro”, per palare dell’influenza di Jack London sull’immaginario contemporaneo.

Davide Sapienza e Massimo Navone condurranno un’esplorazione londoniana con il contributo di personalità dal mondo del cinema, del teatro e della letteratura. Atteso un intervento in video realizzato per l’occasione dall’attore Marco Paolini, che con il suo “Ballata di uomini e cani” ha portato in scena con grande successo in questi ultimi anni alcuni racconti brevi di London sul rapporto uomo-natura. Altri contributi sono giunti da attori, giornalisti, registi come Claudio Bisio, Marco D’Amore, Paolo Pierobon, Gigio Alberti, Antonio Catania, Massimo Cirri, Giampiero Solari, Matteo Caccia, Nuzzo Di Biase, Cristina Donà, Eleonora Giovanardi, e molti altri.

Al centro della seconda serata, mercoledì 23 novembre, sempre alle ore 21, lo spettacolo ideato e firmato da Massimo Navone, ‘Come il cane sono anch’io un animale socievole’, ispirato a ‘La peste scarlatta’ e ‘La forza dei Forti’.Nel 1912 con ‘La peste scarlatta’ Jack London sperimenta uno dei primi prototipi di narrativa ‘post-apocalittica’. La storia narra le conseguenze di un’epidemia che nel 2013 ha sterminato l’umanità facendo regredire le condizioni di vita dei pochissimi sopravvissuti ad uno stato ‘neoprimitivo’. Lo spettacolo si pone fuori dagli schemi consueti, coinvolgendo gli spettatori in una ‘performance letteraria interattiva’ in cui gli attori saranno pronti a sviluppare l’azione anche in base alle indicazioni del pubblico.

Nell’ultima giornata del Jack London Tribute, mercoledì 24 novembre, ancora una volta alle 21, sarà affrontato il tema del Wild con l’affabulazione/spettacolo ‘Il Richiamo di Zanna bianca’ di e con Davide Sapienza per la regia di Umberto Zanolettie le canzoni di Francesco Garolfi. Per la prima volta una performance letteraria e musicale unisce due capolavori: Il richiamo della foresta  e Zanna Bianca . Davide Sapienza, attualmente considerato il traduttore e lo studioso più innovativo di London, insieme al chitarrista e compositore Francesco Garolfi ha studiato una performance ricca di suggestione e potenza espressiva, incentrata sulla complementarietà dei due libri e su due livelli narrativi che finiscono per incontrarsi.

Atteso ogni giorno all’ora dell’aperitivo il Jack London Drink, reading di brani da ‘John Barleycorn, memorie alcoliche‘ e altri racconti …‘Il flusso umano’, ‘Prima di Adamo’, Batard’, ‘Il Rosso’… sorseggiando alcuni dei cocktail preferiti da London

Info al sito www.teatromiela.it

 

Settimana d’incontri ed eventi per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Settimana d’incontri ed eventi per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Pordenone – Da sabato 19 novembre, nel Teatro Verdi di Pordenone, dove si è tenuta la cerimonia inaugurale della settimana contro la violenza sulle donne, fino al 26 novembre, si affronteranno e analizzeranno diversi aspetti del drammatico fenomeno sociale della violenza sulle donne in occasione del 25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Le iniziative coinvolgeranno il mondo della cultura, dello spettacolo, del lavoro, dello sport, i mass media e le scuole per un’intera settimana.

Il Teatro Verdi si fa promotore della settimana contro la violenza sulle donne. Fenomeno strutturale e trasversale della nostra società, che può essere affrontato soltanto con un cambiamento culturale radicale, attraverso l'affermazione della parità nei comportamenti quotidiani.

Uguaglianza e rispetto reciproco sono valori che devono esistere anche alla base del rapporto fra uomini e donne: uguali nei diritti e nei doveri, pur così meravigliosamente diversi. Questa è la strada che intendiamo percorrere, sognando un mondo libero dalla violenza e dalla paura di subirla.

Si è svolto tutto all’interno nel foyer a causa del maltempo “il nostro impegno costante contro la violenza sulle donne” scritta sulla facciata del teatro, simbolo del posto occupato (sedia vuota) distribuendo nastrini bianchi distribuiti dalle maschere al pubblico, segno dell’impegno contro la violenza sulle donne.

Magliette rosa con la stessa dicitura “il nostro impegno costante contro la violenza sulle donne” indossate dai giovani protagonisti della serata. Per tutta la settimana saranno Illuminate di rosso le facciate del municipio e dell’edificio Casa del mutilato in piazza XX Settembre.

Hanno portato il saluto il presidente del Teatro Giovanni Lessio, l’assessore del Comune di Pordenone Guglielmina Cucci, la consigliera di parità di Pordenone Chiara Cristini, la presidente di Voce Donna Maria De Stefano, l’assessore alla cultura del Comune di Pordenone Pietro Tropeano, la consigliera di parità regionale Renata Bagatin, Bruna Braidotti per la Compagnia di Arti e Mestieri.  Fra gli organizzatori vi sono in primis il Teatro Verdi e il Comune di Pordenone con l’Assessorato alle pari opportunità in collaborazione con i sottoscrittori della Carta di Pordenone

Era presente anche il cast dello spettacolo Madame Bovary in corso al Verdi in questi giorni, che ha voluto unirsi alla cerimonia portando un saluto con Giacomo Vezzani. Inoltre, hanno partecipato anche i rappresentanti del Pordenone Calcio, Pordenone Rugby e Gs Hockey Pordenone.

L’happening di lettura e danza La forza delle donne ha visto protagoniste alcune studentesse del liceo leopardi Majorana che partecipano al progetto Adotta uno spettacolo dell’associazione Thesis, coordinate da Carla Manzon, che hanno letto poesie e brani di grande impatto emotivo: le poesie di Alda Merini “Quelle come me” e “A tutte le donne”. Una poesia curda, “Io vado, madre”, omaggio al coraggio delle donne che combattono contro l’esercito turco e lo Stato islamico “il coraggio delle donne” di Bruno Esposito, la poesia “Ti meriti un amore” di Frida Khalo. Frasi e pensieri in libertà. Gran finale con energia e allegria grazie alle donne di varie età dell’associazione Dance Mob di Cinzia Piscopo che hanno ballato nel foyer.

Programma completo ed informazioni e biglietti per gli eventi a pagamento disponibili alla biglietteria del Teatro tel 0434 247624 o nel sito www.comunalegiuseppeverdi.it

Typos 2016 porta l’Arte Grafica con “Silent Spaces” opere di Roberto Duse alle grotte di Slivia

Typos 2016 porta l’Arte Grafica con “Silent Spaces” di Roberto Duse alle grotte di Slivia

Trieste – S’inaugura sabato 19 novembre alle ore 17 nel mondo incantato delle grotte di Slivia ,Typos 2016 con “Silent Spaces” opere di Roberto Duse. Il ritrovo sarà l’adiacente Agriturismo Le Torri di Slivia dove la mostra ha effettivamente inizio.

Alle porte dell’antico borgo di Slivia si trova quella che per la sua particolarità e per  la varietà di concrezioni millenarie è considerata da esperti e speleologi una delle regine del Carso triestino: nel silenzio della Grotta delle Torri di Slivia, rimasta chiusa per oltre quarant’anni al grande pubblico e oggi di nuovo visitabile da piccoli gruppi, TYPOS 2016 allestisce una mostra ancora mai sperimentata prima, calando dei pannelli di arte grafica fino a 70 metri di profondità.

TYPOS 2016 è quindi “Silent Spaces” dieci opere su alluminio in formati grandi e grandissimi, con misure che vanno dai due ai sei metri tra cui l’ultimo lavoro fatto per Fripp e un omaggio di Duse a Marco Stulle in cui è stato ripreso l'ultimo lavoro fatto dal designer per Teatro Contatto.  Chiarezza e semplicità sono i due principi alla base dell’opera di Duse, titolare di Oblique Studio, già docente all’Università di Venezia Iuav Cladis, vincitore del Fedrigoni Top Award nel 2010 nella categoria 3-dimension.

Per il quarto anno consecutivo l’associazione culturale Typos, nata in memoria del grafico triestino Marco Stulle, ha pensato ad un evento totalmente inedito con le opere di Roberto Duse, che di Marco è stato ispiratore e guida, oltre che grande amico.

Sara Stulle, curatrice della mostra, spiega il motivo della scelte: «Noi di Typos, oltre ad amare Duse, abbiamo amato molto la mostra ospitata allo Studio Faganel di Gorizia qualche mese fa. Ho capito subito che era pura poesia grafica e che aveva bisogno di un'altra dimensione, di un mondo parallelo e non ho potuto non pensare alle Torri di Slivia, un mondo “altro”, dove i rumori che produciamo noi non si sentono, dove il ticchettio dell'acqua e i lievi movimenti della natura sotterranea sono al tempo stesso vita e silenzio.

Quella grotta, amatissima da Marco, fatta di concrezioni millenarie, è un mondo incantato. È la poesia giusta per ospitare Duse. Ecco perché, insieme, abbiamo selezionato alcune delle opere della sua precedente mostra e le postazioni esatte e perfette per ognuna di esse. A quelle si aggiungono due inediti, un nuovo lavoro realizzato per Fripp e un omaggio a Marco, che è in linea con la sua ricerca grafico-concettuale.»

La particolare e seducente conformazione della grotta sprigiona una magia che rapisce e i grandi teli di Roberto Duse, con una grafica pulita, sincera, minimale, creata secondo un rigido canone, frutto di una vera e propria disciplina, sono in grado di restituirci una “architettura del silenzio” da godersi senza parlare.

Ad accompagnare i visitatori con in mano il caffè caldo “da passeggio” offerto per l’occasione, l’Agribus accompagnerà i gruppi alla Grotta. La visita si svolgerà in silenzio con una spiegazione finale al termine del percorso.

Nel week-end di chiusura il 2 dicembre sarà ospite in grotta la scrittrice Patrizia Rigoni in un incontro in cui si parlerà del silenzio nella poesia, mentre il giorno successivo 3 dicembre si degusteranno i vini pregiati dell’azienda triestina Parovel con una speciale coreografia di chiusura.

La mostra sarà visitabile con visita guidata il 19/20, 25/26/27 novembre e 2/3/4 dicembre tramite prenotazione scrivendo a typos.ufficiostampa@gmail.com o chiamando al +39 347 9351502.

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, ma per la visita della mostra è necessaria la prenotazione. Le libere donazioni sono benvenute.

TYPOS 2016 è reso possibile da PAROVEL vigneti e oliveti, Giuliano Koren Photographer, Studio Giuseppe Brancaccio con la sponsorizzazione di Torrefazione Guatemala Caffè, Stranomavero, Bathmosphere, R.D.M., Banca Popolare di Cividale, Pescherie Grassilli, The Hop Store, Cekada Impianti e Eppinger.

 

 

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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