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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Crescere i bambini e gli adolescenti alla vita", il 9 giugno con Silvia Masci

PORDENONE - Si terrà sabato 9 giugno alle ore 17.30  nella Libreria Del Centro in via Borgo Sant’Antonio, 2 l' incontro con Silvia Masci psicologa, psicoterapeuta e autrice del libro A scuola di emozioni ed. Armando dal titolo "Crescere i bambini e gli adolescenti alla vita".

Secondo Silvia Masci “ I ragazzi cercano adulti competenti e fiduciosi nel futuro; non vogliono persone distratte, e soprattutto non vogliono essere lasciati soli. Evitiamo di deluderli e di bloccarli con i nostri timori. Insieme a loro, cerchiamo invece di esplorare nuove strade della creatività per sviluppare competenze che facilitino il superamento dei compiti di sviluppo”.

Qui e Oltre: un collettivo di artisti da sabato 8 giugno a Casa Furlan

Qui e Oltre: un collettivo di artisti da sabato 8 giugno a Casa Furlan

Inaugura sabato 8 giugno, alle 19.00, la nuova mostra presentata da FAF, Fondazione Ado Furlan. Lo spazio espositivo, esso stesso luogo di trasformazione e indagine creativa da parte del gruppo di artisti friulani che ha pacificamente occupato Casa Furlan a Rosazzo di Manzano, costituisce una novità nel panorama delle così dette mostre d'arte.

Il lavoro del Gruppo composto dall’artista Federico Rizzi, dai fotografi Alberto Moretti e Giulia Iacolutti e dalla pianista Agnese Toniutti, ha come titolo “Qui e Oltre” e l’inaugurazione punta a coinvolgere il pubblico in un’esperienza d’arte performativa che è frutto di un percorso di ricerca architettonica, fotografica e musicale.

Spiegano gli artisti coinvolti nel progetto: “il nostro gruppo propone un lavoro di ricerca creativa come superamento della collettiva di artisti: in una contemporaneità dominata da un’arte centrata sul mercato del Nome conosciuto, è parso interessante decidere di assegnare allo Spazio ospitante, progettato e trasformato dai Nomi, il senso e il ruolo stesso di Opera.”

I volumi, e i muri da cui son definiti,gli spazi di casa Furlan,che trattengono in loro centenarie ed invisibili storie, acquisiranno racconti nuovi e differenti sensi grazie al lavoro di lettura del sito architettonico e al conseguente processo di restituzione creativa delle idee del Gruppo. Ogni opera esposta diventerà allora esente da paternità, essendo principalmente il risultato dell’osmosi dialettica e dello sviluppo collettivo di idee, che ogni artista ha poi indirizzato nel proprio ambito di competenza.

“Nell’allestimento proposto, il luogo diventa metonimia, occasione di cambiamento dei nostri destini possibili, in cui possiamo scegliere o subire la Fuga dalla realtà, l’Aspirazione superiore, la Quotidianità, il Dramma. Un solo destino il visitatore potrà scegliere, perché solo da uno, Qui, nella vita vera, siamo condotti o, nostro malgrado, investiti. C’è però uno stato che tutti ci unisce - fedeli e infedeli, atei o credenti - che è l’Oltre, liquido aereo e sonoro, per entrare nel quale dovremo abbandonare le scarpe che abbiamo calzato per attraversare il nostro destino terreno.”

 

Cividale del Friuli Patrimonio dell'Umanità

Cividale del Friuli Patrimonio dell'Umanità

Cividale del Friuli, sede del primo ducato longobardo in Italia, dal 4 giugno è ufficialmente inserita nella lista del Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco. La cerimonia, alla quale seguiranno altre negli altri centri della rete "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774)", si è svolta alla presenza, fra gli altri, del ministro per i Beni e le Attività culturali, Lorenzo Ornaghi, del collega sloveno, Ziga Turk, e del sindaco di Cividale, Stefano Balloch. È stata scoperta la targa Unesco che certifica l'avvenuta iscrizione.

Il ministro dei Beni Culturali Ornaghi, nel commentare l'evento, ha detto tra l'altro che "il Friuli può sicuramente essere aditato quale esempio per la ricostruzione anche dell'Emilia, con un significato particolare proprio oggi, che è giornata di lutto nazionale, ma che nello stesso tempo, con l'inaugurazione ufficiale del sito Unesco "I Longobardi in Italia" mostra tutta la voglia di rinascere di un popolo, speranza che è di tutti gli italiani".

"Qualsiasi declino può essere trasformato con il risveglio culturale. Lo insegnano i Longobardi che da popolo migrante e con regole consuetudinarie si sono trasformati in popolo stanziale con norme scritte divenute patrimonio di tutto l'alto medioevo" ha detto ancora il ministro.

Ornaghi, nel sottolineare la collaborazione tra amministrazioni comunali, provinciale e regionali coinvolte, ha ricordato che oggi è "sempre più necessario riaffermare i valori culturali quali valori transnazionali".

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