Maratona russa al Perla di Nova Gorica con il balletto internazionale Todes
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- Pubblicato Mercoledì, 30 Maggio 2012 17:56
- Scritto da Maurizio Pertegato
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NOVA GORICA - Tutti gli amanti dello spettacolo, e del ballo in particolare avranno l'opportunita' di assistere
a un prestigioso appuntamento che animerà la sala Arena del Casinò Perla di Nova Gorica il 31 maggio e l’1, il 2 e il 3 giugno. Direttamente dalla Russia e per la seconda volta in Slovenia, dopo aver calcato le scene a New
York, Tokyo, Mosca e Montecarlo, 20 tra i migliori ballerini del gruppo Todes sono pronti per presentare
uno dei migliori spettacoli di danza al mondo.
Già pluripremiati con riconoscimenti internazionali, i Todes stupiscono per l’energia, l’entusiasmo e la perfetta sincronizzazione dei movimenti che, a seconda delle musiche, sono puliti e delicati o decisi e sinuosi. In questa occasione il corpo di ballo, magistralmente diretto dalla coreografa Alla Duhova (che ha lavorato con Michael Jackson, Ricky Martin e Mariah Carrey), presenterà la nuova versione del suo show intitolata “New”: un’esplosione di energia positiva davanti alla quale nessuno resta impassibile.
La tappa di Nova Gorica è la più vicina all’Italia e rappresenta l’occasione ideale per conoscere uno dei
gruppi di ballo più numerosi (150 ballerini) e conosciuti al mondo. Un insieme di professionisti che curano
interamente le loro esibizioni creando inoltre musiche e vestiti che esaltano i loro corpi in movimento e le
acrobazie a corpo libero.
I biglietti per lo spettacolo sono già acquistabili presso il Privilege Infopoint del Casinò Perla e i membri
del programma Privilege godranno di sconti e agevolazioni.
Il Perla, Casinò & Hotel ha realizzato un pacchetto soggiorno ad-hoc per la serata che prevede
pernottamento in camera doppia con trattamento di mezza pensione e biglietto per lo spettacolo a soli 69€.
PROGRAMMA:
31/5/2012 ore 21.30, Perla, Casinò&Hotel
1/6/2012 ore 22.30, Perla, Casinò&Hotel
2/6/2012 ore 22.30, Perla, Casinò&Hotel
3/6/2012 ore 19.30, Perla, Casinò&Hotel
Quinta edizione della rassegna di liriche e musica "Oh poetico parco"
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- Pubblicato Martedì, 29 Maggio 2012 12:28
- Scritto da Tiziana Melloni
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TRIESTE - Sarà un parco “carsico” ad ospitare la quinta edizione di "Oh poetico Parco…", che per la prima volta si articolerà in una serie di appuntamenti condensati in tre serate, dal 1 al 3 giugno 2012. La rassegna è dedicata infatti a Scipio Slataper e ai cento anni della pubblicazione de "Il mio Carso", filo conduttore della manifestazione, restando fermo il tradizionale obiettivo di indagare la poesia, intesa come esplorazione e reinterpretazione nelle molteplici sue potenzialità espressive, all’interno della suggestiva cornice del Parco di San Giovanni presso il Teatrino ‘Franco e Franca Basaglia’ di Trieste (via Weiss 13).
A declinare questa terra, il Carso, e la sua unicità sarà un percorso multidisciplinare che coinvolge la poesia, l’arte, la musica, i suoni, i sapori e le espressioni fotografiche, il tutto ad ingresso libero.
Aprirà la manifestazione, organizzata da Nadir Pro, venerdì 1 giugno alle 18.30 la tavola rotonda “Scipio. Il Carso. Cent’anni…”, introduce Maria Teresa Bassa Poropat, Presidente della Provincia di Trieste e a seguire cinque personalità del mondo culturale si confronteranno con l’eredità letteraria di Scipio Slataper: il poeta Claudio Grisancich insieme al critico letterario Fulvio Senardi, lo scrittore Gianfranco Franchi, l’editore Simone Volpato e il fotografo Mario Djerrahian Sillani; modera Walter Chiereghin, direttore della rivista Trieste Arte Cultura.
Seguirà il reading performativo Naš kras / Il nostro carso (Nadir Produzioni, da un'idea di Gianni Palcich e realizzato in collaborazione con Tina Sosič) un progetto suddiviso in due appuntamenti che vuole unire idealmente le diverse sensibilità storicamente emerse nel raccontare una terra come il Carso attraverso una selezione antologica di passi letterari di autori del calibro di Srečko Kosovel, Scipio Slataper, Carolus Cergoly, Alojz Rebula, Igo Gruden e Giuseppe Ungaretti.
Il percorso letterario bilingue sarà accompagnato da registrazioni sonore e musicali raccolte sull'altipiano e riformulate per l'occasione dal duo elettrico Baby Gelido mentre leggeranno le attrici Diana Hobel, che interpreterà il Carso colto dal punto di vista italiano, e Julija Berdon, che darà idealmente voce al Kras dalla prospettiva slovena. A risuonare poi nel parco alle ore 21.00 sarà la poesia e la musica jazz dell’ Andrejka Možina Quintet composto da Andrejka Možina, canto e violoncello, Sebastiano Frattini, violino, Nicola Privato, chitarra, Rosa Brunello, contrabasso e Igor Checchini, batteria.
Sabato 2 giugno 2012 alle 18.30 Ciril Zlobec, poeta, romanziere, saggista, antologista, traduttore, redattore, accademico nonché due volte deputato al Parlamento della Repubblica di Slovenia, membro di quattro Accademie delle scienze e delle arti, presenterà Lontane vicinanze.
Amicizie italiane di un poeta sloveno (ZTT/EST, 2012) in dialogo con il poeta Miran Košuta. Si proseguirà alle 19.30 con KRASni verzi / Fantastico poetare, letture di Miroslav Košuta, Ace Mermolja, David Bandelj, Marcello Potocco a Igor Pison. Alle 20.30 Alojz Rebula, uno dei maggiori scrittori e intellettuali sloveni contemporanei, presenta La vigna dell'imperatrice romana (Mladika, 2011) in dialogo con Roberto Dedenaro, accompagnati dalle letture di Vesna Cunja e Nadia Roncelli.
A seguire alle 21.30 echeggerà la tromba di Fabio Sfregola insieme al Claudio Cojaniz Trio, composto da Claudio Cojaniz, pianoforte, Franco Feruglio, contrabbasso e Luca Colussi, batteria. Sarà invece la seconda parte del progetto Naš Kras / Il nostro Carso (II) ad aprire alle 18.30 l’ultima serata, quella di domenica 3 giugno e farà da apri pista per l’atteso DRAMA SLAM, il primo concorso di questo genere in Italia.
I drammaturghi selezionati si daranno battaglia avendo a disposizione solo dieci minuti per dirigere un gruppo di attori, che improvviseranno il testo a prima lettura e dove una giuria popolare decreterà il vincitore. Presenteranno la serata i poeti triestini Matteo Danieli e Christian Sinicco e mentre la musica Klezmer della Alef Band composta da Samuele Orlando, clarinetto, Giorgio Giacobbi, sax, Marco Bolzelli, chitarra, Saverio Gaglianese, basso, Federico Gullo, batteria suonerà durante gli intervalli.
Si balla poi fino a notte fonda sulle musiche dei Maxmaber Orkestar, il gruppo italo-croato-bosniaco con base a Trieste, che trascinerà gli ascoltatori in un viaggio attraverso la tradizione popolare dell'Europa orientale e del Mediterraneo attraverso la musica Klezmer, rom e dei Balcani dove vecchie canzoni italiane e un pizzico di jazz s’intrecceranno in un sound allegro e malinconico allo stesso tempo, per salutare il “nostro” Carso.
Humus Park terza edizione a Pordenone
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- Pubblicato Sabato, 26 Maggio 2012 14:50
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Pordenone - Continua la sfida per Humus Park, meeting internazionale degli artisti di land art organizzata dal Comune di Pordenone, con la direzione artistica di Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, rimane la stessa anche per la terza edizione , al Parco del Museo archeologico Castello di Torre.
Non ha scadenza, Humus Park, che resta visitabile fino al suo naturale compimento presso il parco del museo Archeologico del Castello di Torre. La rassegna, da quest’anno guarda con particolare attenzione ai giovani e alla loro creatività. In questa edizione, infatti, hanno partecipato una ventina di studenti, accuratamente selezionati provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera e Venezia, nonché dall’Istituto Statale d’Arte di Cordenons. I giovani artisti hanno lavorato a coppie per una settimana, dal 14 al 18 maggio, facendosi ispirare dal luogo e da ciò che la natura offriva loro, acqua, foglie, sassi, rami, alberi, vento…, creando le opere d’arte che costituiscono una suggestiva galleria en plein air, libera da qualsiasi vincolo di possesso o commerciali.
Il luogo è già di per sé affascinante e ricco di stimoli: ricco non solo di verde, ma anche di acqua sorgiva con il particolarissimo fenomeno delle risorgive, di storia antica, il castello ospita, infatti, il Museo Archeologico, e poco più in là si trovano i resti di una villa di epoca romana; storia medievale, epoca della costruzione del castello e contemporanea: con i vicini edifici, interessanti esempio di archeologia industriale, cui si aggiunge la presenza dell’Immaginario Scientifico, innovativo luogo dedicato alla formazione e alla didattica scientifica, anch’esso ospitato in un vecchio opificio restaurato.
La manifestazione rientra del progetto “Creatività Giovanile - Nord Est: cantieri di arte pubblica” promosso e finanziato dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci, associazione nazionale comuni italiani. La presenza dei ragazzi assume una doppia connotazione: da una parte valorizzare i giovani talenti, che hanno avuto a disposizione dei tutor eccezionali, dall’altra arricchirsi di linfa creativa fresca e vitale.
Arte, gioco e natura tesseranno le loro trame con la complicità degli artisti nazionali e internazionali, senza perdere la filosofia di Humus Park dove la relazione Uomo-Natura non sia più prevaricazione, ma rispetto, dialogo e relazione. L’artista prende in prestito i materiali che la Natura mette a disposizione, ci “gioca” lasciando poi che essa continui l’opera, riappropriandosene. Un processo, quello dell’inesorabile e affascinante ciclo vita-morte, cui il pubblico è chiamato ad essere testimone: ammirando le opere finite e seguendole poi nel loro ciclo naturale. Fondamentale per le opere realizzate con materiali naturali e soggette quindi all’azione del tempo e degli agenti atmosferici è la documentazione fotografica, affidata agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia con il coordinamento del prof. Guido Cecere. Gli scatti fisseranno gli attimi unici e irripetibili della creazione artistica e il risultato finale, con la consapevolezza della “mutevolezza” dell’opera.
Humus Park diventa sempre più un luogo di incontri e relazioni. Gli artisti locali incontrano gli artisti interna- zionali, gli studenti vengono stimolati dagli artisti affermati, l’arte dialoga con la natura, i cittadini riscoprono la propria città, i visitatori scoprono l’altra faccia di Pordenone: non solo cittadina vivace dal punto di vista economico, ma attenta all’ambiente, all’arte, alla cultura.
Ricordiamo gli artisti stranieri provengono da Francia (William Cardot), Svizzera (Marie Hélène Hess Boson), Norvegia (Kai Bratbergsengen, Runi Kristoffersen), Lituania (Marijus Gvildys, Jurgis Ramanauskas) Russia (Vadim Kazanskiy, Roman Shtengauer), Corea (Wongil Jeon, Yemoon Choi), Danimarca (Joern Hansen), Ungheria (Andrea Schu- mann Balatonszabadi Széchenyi).
Gli artisti italiani sono Marisa Bidese, Gianni Pasotti, Opla+ (Marco Pasian e Giorgio Chiarello), Guerrino Dirindin, Fabio Dirindin, Annalisa Marini, Nicolas Vavassori, Emanuele Bertossi, Lauren Moreira.
Un ruolo particolare lo svolgono due giovani artisti, nel ruolo di assistenti di due artisti stranieri: Fabrice Mulumba Kaninda e Simone Pivetta.
Informazioni: www.humuspark.it
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