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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Humus Park terza edizione a Pordenone

Humus Park terza edizione a Pordenone

Pordenone - Continua la sfida per Humus Park, meeting internazionale degli artisti di land art organizzata dal Comune di Pordenone, con la direzione artistica di Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, rimane la stessa anche per la terza edizione , al Parco del Museo archeologico Castello di Torre.

Non ha scadenza, Humus Park, che resta visitabile fino al suo naturale compimento presso il parco del museo Archeologico del Castello di Torre. La rassegna, da quest’anno  guarda con particolare attenzione ai giovani e alla loro creatività. In questa edizione, infatti, hanno partecipato una ventina di studenti, accuratamente selezionati provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera e Venezia, nonché dall’Istituto Statale d’Arte di Cordenons. I giovani artisti hanno lavorato a coppie  per una settimana, dal 14 al 18 maggio, facendosi ispirare dal luogo e da ciò che la natura offriva loro, acqua, foglie, sassi, rami, alberi, vento…, creando le opere d’arte che costituiscono una suggestiva galleria en plein air, libera da qualsiasi vincolo di possesso o commerciali.

Il luogo è già di per sé affascinante e ricco di stimoli: ricco non solo di verde, ma anche di acqua sorgiva con il particolarissimo fenomeno delle risorgive, di storia antica, il castello ospita, infatti, il Museo Archeologico, e poco più in là si trovano i resti di una villa di epoca romana; storia medievale, epoca della costruzione del castello e contemporanea: con i vicini edifici, interessanti esempio di archeologia industriale, cui si aggiunge la presenza dell’Immaginario Scientifico, innovativo luogo dedicato alla formazione e alla didattica scientifica, anch’esso ospitato in un vecchio opificio restaurato.

La manifestazione rientra del progetto “Creatività Giovanile - Nord Est: cantieri di arte pubblica” promosso e finanziato dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci, associazione nazionale comuni italiani. La presenza dei ragazzi assume una doppia connotazione: da una parte valorizzare i giovani talenti, che hanno avuto  a disposizione dei tutor eccezionali, dall’altra arricchirsi di linfa creativa fresca e vitale.

Arte, gioco e natura tesseranno le loro trame con la complicità degli artisti nazionali e internazionali, senza perdere la filosofia di Humus Park dove  la relazione Uomo-Natura non sia più prevaricazione, ma rispetto, dialogo e relazione. L’artista prende in prestito i materiali che la Natura mette a disposizione, ci “gioca” lasciando poi che essa continui l’opera, riappropriandosene. Un processo, quello dell’inesorabile e affascinante ciclo vita-morte, cui il pubblico è chiamato ad essere testimone: ammirando le opere finite e seguendole poi nel loro ciclo naturale. Fondamentale per le opere realizzate con materiali naturali e soggette quindi all’azione del tempo e degli agenti atmosferici è la documentazione fotografica, affidata agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia con il coordinamento del prof. Guido Cecere. Gli scatti fisseranno gli attimi unici e irripetibili della creazione artistica e il risultato finale, con la consapevolezza della “mutevolezza” dell’opera.

Humus Park diventa sempre più un luogo di incontri e relazioni. Gli artisti locali incontrano gli artisti interna- zionali, gli studenti vengono stimolati dagli artisti affermati, l’arte dialoga con la natura, i cittadini riscoprono la propria città, i visitatori scoprono l’altra faccia di Pordenone: non solo cittadina vivace dal punto di vista economico, ma attenta all’ambiente, all’arte, alla cultura.

Ricordiamo gli artisti stranieri provengono da Francia (William Cardot), Svizzera (Marie Hélène Hess Boson), Norvegia (Kai Bratbergsengen, Runi Kristoffersen), Lituania (Marijus Gvildys, Jurgis Ramanauskas) Russia (Vadim Kazanskiy, Roman Shtengauer), Corea (Wongil Jeon, Yemoon Choi), Danimarca (Joern Hansen), Ungheria (Andrea Schu- mann Balatonszabadi Széchenyi).

Gli artisti italiani sono Marisa Bidese, Gianni Pasotti, Opla+ (Marco Pasian e Giorgio Chiarello), Guerrino Dirindin, Fabio Dirindin, Annalisa Marini, Nicolas Vavassori, Emanuele Bertossi, Lauren Moreira.

Un ruolo particolare lo svolgono due giovani artisti, nel ruolo di assistenti di due artisti stranieri: Fabrice Mulumba Kaninda e Simone Pivetta.

Informazioni: www.humuspark.it

 

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