Il premio “Teglio Poesia” un’occasione anche per i più piccoli
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- Pubblicato Martedì, 24 Settembre 2013 16:44
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Pordenone- Al via il bando per la XV edizione del premio “Teglio Poesia”, il rinomato concorso letterario che premia con 1000 euro i poeti giovani under 40 di tutta Italia, promosso dal Comune di Teglio Veneto in collaborazione con l’associazione culturale Porto dei Benandanti.
Il Premio “Teglio Poesia” sta diventando un punto di riferimento per la «poesia giovane» per la qualità e per la forte partecipazione che richiama nel panorama nazionale, nonché per il serio lavoro della giuria, caratterizzato dall'intenzione di dar vita ad uno spazio capace di cogliere e valorizzare realmente le nuove voci poetiche. A selezionare i premiati sarà una giuria composta da alcuni dei protagonisti della poesia italiana contemporanea, dal direttore artistico di Pordenonelegge.it, Gian Mario Villalta, che la presiederà, a Roberto Cescon, Fabio Franzin, Roberto Ferrari, Piero Simon Ostan e Francesco Tomada.
Forte del successo dell’edizione precedente che ha visto più di 500 partecipanti, il premio “Teglio Poesia” quest’anno presenta alcune novità: per la prima volta non sarà suddiviso nelle due sezioni “Dialetto ed Italiano”, ma l’attenzione ricadrà verso il fare poetico in tutte le sue declinazioni che vede nel dialetto una lingua tra le lingue, traducibile e necessariamente da tradurre, nel villaggio globale.
Inoltre saranno avviati dei “Laboratori di poesia diffusa” aperti a tutte le scuole elementari, medie e superiori d’Italia, un'occasione per far cimentare i ragazzi nell'ascolto della parola poetica e nella scrittura di poesie. A tale iniziativa hanno già aderito poeti come Roberto Cescon(Pordenone), Azzurra D'Agostino(Bologna), Gianluca D'Andrea(Messina), Tommaso Di Dio(Milano), Matteo Fantuzzi(Lugo di Romagna), Giovanna Frene(Asol), Isabella Leardini(Rimini), Rossella Renzi(Conselice) e Francesco Targhetta (Treviso).
L’attenzione alle scuole è senza dubbio uno dei motivi essenziali del progetto, essendo l’obiettivo del premio “Teglio Poesia” quello di promuovere la «poesia giovane». Per questo il premio si sviluppa in due sezioni, la prima aperta ai poeti “under 40” che scrivono in dialetto e in italiano, la seconda intitolata “Barba Zep”, interamente dedicata alla poesia nelle scuole.
I poeti vincitori saranno premiati nel mese di giugno 2014, nel corso di una serata interamente dedicata nell’ambito del Festival Notturni Di_versi a Teglio Veneto. In palio tre premi in denaro: 1000 euro per il primo classificato, 500 per il secondo e 300 per il terzo, oltre che buoni libro per gli studenti che parteciperanno alla sezione "Barba Zep".
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il blog del Premio Teglio Poesia (tegliopoesia.com) ed entrare nella dimensione social attraverso la pagina dedicata su facebook e l’account twitter, per un continuo aggiornamento sulle fasi organizzative e per comunicare in modo più diretto con il pubblico e i media.
Il bando del Premio e tutte le info su tegliopoesia.come sui siti www.portodeibenandanti.orge www.comune.teglio.it. La scadenza per la consegna delle poesie è prevista per il 22 febbraio 2014.
Aci di Udine: il parcheggio si trasforma in galleria di design
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- Pubblicato Martedì, 24 Settembre 2013 11:41
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Una moderna galleria di design, dove convivono le ultime tendenze in fatto di creatività e tecnologia nei settori auto e arredo. Si trasformerà così, dal 28 al 29 settembre, il parcheggio dell'Aci di via Crispi a Udine, svelando alla città un lato insolito, capace di cambiar volto e ospitare il meglio della produzione internazionale. La proposta arriva da due note realtà private friulane, Autostar e Del Fabro, per contribuire a “rivitalizzare uno spazio storico della città, forse poco conosciuto dagli udinesi e sottovalutato nella fretta quotidiana”.
L'edificio, costruito nel 1929 e acquistato dall'Aci negli anni '60 è progettato dall'architetto Pietro Zanini. Nei suoi spazi, la nuova collezione di mobili Edra, firmata da alcuni dei più importanti designer del momento, farà da cornice a uno degli ultimi gioielli della categoria delle auto di alta gamma: la nuovissima Serie 4 Coupè della BMW. Linee contemporanee e oggetti unici si fonderanno in un set a cielo aperto curato dall’agenzia Elite Events & Design di Udine, che sarà allestito nel giro di poche ore sabato mattina e smantellato domenica pomeriggio.
“Ci piaceva l’idea di portare in mezzo alla città il top della produzione contemporanea, - dice Giovanni Cadamuro, responsabile relazioni esterne di Autostar – un'auto di nuova generazione che sta rivoluzionando il segmento delle coupè sportive, per estetica e dinamismo. La scelta, poi, di abbinare motori e mobili è un omaggio alla creatività che sa trovare espressioni diverse e altissime in tutti i settori produttivi”.
“La sede dell'Aci – commenta Gianni Del Fabro – ricorda un pit stop di formula uno e allo stesso tempo un luogo fantastico. Per questo abbiamo pensato di valorizzarlo con divani contemporanei e letti da sogno e dare la possibilità a tutti di fermarsi un attimo ad ammirare lo spazio e gli oggetti in mostra”.
La proposta è piaciuta anche al Comune di Udine. “Negli ultimi mesi abbiamo rafforzato la nostra collaborazione con i privati, – dice l’assessore alle attività produttive Alessandro Venanzi – in tempi di crisi il Comune deve avere un ruolo di partnership e di aiuto dal punto di vista logistico, i privati possono offrire risorse, oltre che dare un valore aggiunto alla città con progetti originali, come questo”.
Sabato sera la “galleria” ospiterà una festa privata con il live set del trio elettronico Arbeiter e, per la prima volta in FVG, il “Reactable”, modernissimo strumento musicale di origine spagnola. La domenica lo spazio Aci sarà invece aperto a tutti, dalle 10 alle 16.
Si spengono i riflettori su Pordenonelegge, resta nell'aria il profumo dei libri
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- Pubblicato Lunedì, 23 Settembre 2013 22:39
- Scritto da Serenella Dorigo
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Pordenone - Quando ancora si stanno spegnendo i motori e si stanno smontando gli ultimi stand di questa edizione 2013 di "Pordenonelegge - Festa del Libro con gli Autori", il bilancio sembra essere andato ben oltre le migliori previsioni.
Superate le presenze dell’edizione precedente, stimate intorno alle 120mila. Ha debuttato anche la nuova formula di “azionariato diffuso”, che ha registratato oltre 800 “amici” della rassegna. Versando un contributo ci si garantiva la prenotazione dei biglietti per gli incontri, snellendo le lunghe attese generate dalle file, che non sono mancate ma sono state gestite al meglio.
Tutto esaurito sabato sera per Roberto Saviano e Stefano Piedimonte, quasi una certezza, anche se lo schermo posto al di fuori del Teatro Verdi ha soddisfatto il pubblico rimasto escluso. Non è mancata nemmeno la diretta streaming.
Non c’era che l’imbarazzo della scelta, anche per la giornata di domenica 22 settembre, a partire da Silvia Avallone con il suo “Marina Bellezza” – ed. Rizzoli - in anteprima nazionale, che parla del futuro dei giovani riuscendo con la vivacità che le è propria a regalare ai presenti l’esatta chiave di lettura del tema, oltre a spiegare con quali intenti abbia steso il ultimo romanzo.
Non da meno l’appuntamento con il poeta friulano Pierluigi Cappello, al suo primo romanzo “Questa libertà”, sempre Rizzoli, dove si intrecciano ricordi e immagini folgoranti innervate fra la dimensione personale e il contesto storico in cui è narrata.Un itinerario della memoria che si snoda attraverso incontri, avvenimenti, luoghi e persone, che Cappello con il dono della sintesi e non solo ha saputo tradurre regalando liricità al testo e al pubblico che commosso ha risposto con una “standing ovation”. Appuntamento moderato da Stas' Gawronski ed interpretato dalle letture dell’attore Giuseppe Battiston, che ne hanno arricchito l'intensità.
Oppure la presenza imperdibile dell’autore cinese Yan Lianke, finalista al Man Booker Prize 2013, censurato in patria per “Servire il popolo”: invettiva contro i precetti maoisti e la sua denuncia dell’epidemia dell’Aids nelle campagne del suo paese in “Il sogno del Villaggio dei Ding”, che ha presentato il suo ultimo libro “Pensando a mio padre” - ed. Nottetempo - già considerato un caso letterario.Un romanzo non solo autobiografico, non solo un omaggio al padre tanto amato e poco onorato nel giusto modo, ma un testo che racchiude una “sostanza meditativa e zen sul senso più profondo degli affetti”.
Ed anche John Banville, l’autore irlandese in corsa per il Nobel, vincitore del Book Prize 2005 considerato erede di Nabokov e Joyce, con il nuovo romanzo “Un’educazione amorosa” - ed. Guanda - intervistato da Masolino D’Amico.
Grande attesa anche per Daniel Pennac ed il suo “Storia di un corpo” – ed. Feltrinelli - che lo ha portato per la prima volta a Pordenone. “Non so nulla della maggior parte dei festival francesi e italiani. Solitamente chiedo che specialità si mangi nel posto in cui arrivo, e so che qui si mangia il frico, e lo voglio assaggiare”.
Questa volta la famiglia Maulassène si fa da parte e lascia spazio al racconto di un padre che narra di sé alla figlia e lo fa in un modo del tutto originale.
“Qui non c’è la stessa energia fisica che c’è negli altri miei romanzi, procedo per piccoli articoli un passo alla volta, questo era il tempo giusto per scrivere questo romanzo. La maturità letteraria che cercavo, anche se la maturità letteraria è un vero enigma e lo dimostra il caso letterario di Silvia Avallone con “Acciaio”: poco più che ventenne ha scritto un romanzo che racchiude contenuti che sembrano visti da vicino con una forza e precisione impensabile per una ragazza della sua età”.
Un manifesto del corpo nella sua interezza, ecco cos’è “Storia di un corpo”: non prende in considerazione il corpo nella sua bellezza, di cui tutti fanno bandiera e ostentano le doti, ma è un libro che racconta di un corpo, anche quello che è più intimo e insolito.
Forse per questo Pennac lo considera il romanzo della maturità, perché c’è tutto quello che uno scrive “perché ha il coraggio di scriverlo”. Del resto non fa mistero di aver scritto “Diario di scuola” dopo che andò in pensione (Pennac era insegnante di lettere alle superiori ndr).
E quando gli chiedono come si possa trasmettere la passione per la scrittura anche a chi non ha tempo di leggere, cosa dice? Risponde “Provate a chiedere a uno se non ha tempo per fare l’amore? Provatelo. Si può non aver voglia di leggere, ma è idiota dire di non aver tempo. Non aver tempo per leggere è come dire di non aver tempo per fare l’amore. Non so dire se è un atto che si possa trasmettere, il desiderio di lettura, io posso trasmetterlo nella misura in cui lo faccio e sono d’esempio. Si tende a considerare la lettura e la scrittura solo come valore culturale, invece sono la nostra presenza nel mondo”.
E non dimentichiamoci che “i nostri corpi ci stupiscono di continuo con uno sbadiglio o con uno starnuto.” Insomma una nuova veste di Pennac si tratteggia nel testo, che solo la lettura può dissodare.
Chiudiamo segnalando Mauro Corona al lavoro ad un nuovo romanzo, “Gli uomini freddi”, dedicato alla tragedia del Vajont, che domenica mattina al Teatro Verdi, ha dato i suoi consigli per vivere bene: “Ritornare ad apprezzare le cose semplici che abbiamo, rallentare i ritmi che sono alienanti, non farsi travolgere dall’invidia e dall’insano desiderio di apparire”.
Non si risparmia Corona che manda a dire al ministro Zanonato che anche in montagna si può creare occupazione, “con tutto il legno che abbiamo possiamo fare tante cose. Ma a chi interessa veramente?”
Un’invettiva al vivere contemporaneo a lui estraneo: “Per riempire una tanica da 30 litri d’acqua ci vuole un’ora e mezza e il panino più semplice lassù sembra un piatto da re”.
Da pochissimo Corona si è ritagliato un posto ai “confini del bosco” per ritrovare le voci della Natura. A riprova che solo se l’uomo ritornerà a creare quel silenzio che gli è necessario per ascoltarsi potrà operare scelte in linea con la sopravvivenza della specie.
Serenella Dorigo
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