Al via il 7 maggio il Festival Vicino/Lontano a Udine: 11ª edizione sul tema "Totem e tabù"
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- Pubblicato Lunedì, 20 Aprile 2015 22:42
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Udine – L’11ª edizione del festival Vicino/Lontano 2015, a Udine da giovedì 7 a domenica 10 maggio, affronta i totem e i tabù: come sempre non per dare risposte, ma per porre le domande di cui non conosciamo l’esito.
100 incontri per leggere il mondo reale e quello virtuale – la realtà vicina e globalizzata, il mondo lontano e sfaccettato – nuotando controcorrente nel mare del conformismo.
Sesso, cibo, terrorismo, guerra, democrazia, immigrazione, povertà, America, Europa: sono alcune delle parole chiave dell’indagine 2015 di Vicino/Lontano e accompagneranno il pubblico nel tentativo di recuperare la possibilità di orientarsi, distinguere, selezionare, alzare la testa e guardare un po’ più in là di ogni facile stereotipo.
Tiziano Terzani è da sempre la figura di riferimento del Festival Vicino/Lontano, per la sua capacità di leggere e comprendere la complessità, le contraddizioni e le prospettive del nostro tempo. Anche quest’anno Vicino/lontano ospiterà - sabato 9 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (ore 20.45) – la serata finale del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani.
Congo, l’emozionante reportage del giornalista belga David Van Reybrouck, edito in Italia da Feltrinelli, è il vincitore dell’edizione 2015 del Premio Terzani perché «rappresentazione “decisiva” ed esemplare di quel grande Paese e dell’intero continente africano».
La dedica speciale di questa edizione del festival è per Pier Paolo Pasolini, nei 40 anni dall’assassinio dell’intellettuale di Casarsa. Sarà un omaggio discreto, ma costantemente presente, attraverso la lettura di scritti e versi di Pasolini, selezionati per introdurre gli incontri in programma. L’iniziativa si realizza in collaborazione con Teatro Club, il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa e con i ragazzi del Palio Teatrale Studentesco Città di Udine - Ciro Nigris. La lettura sarà accompagnata dalla proiezione di alcuni ritratti di Pasolini, messi a disposizione dal fotografo Roberto Villa.
L’alfabeto dei Totem e Tabù di Vicino/Lontano 2015 parte dalla lettera esse: esse come Sesso, tabù per antonomasia. Tabù ma anche totem, imperante nel flusso di immagini del nostro tempo, mentre sembra essere compresso ai minimi termini in istituzioni, scuole, consultori, servizi sociali.
A inaugurare l’11ª edizione di Vicino/Lontano sarà, giovedì 7 maggio nella Chiesa di San Francesco (dalle 19.45) un focus sul tema del sesso che vedrà protagonisti Riccardo Iacona, volto televisivo fra i più noti del panorama del giornalismo d’inchiesta italiano, e il sociologo Marzio Barbagli, da molti anni impegnato nella ricerca sui temi legati a sesso e affettività.
Il programma dell'edizione 2015, a cura di Paola Colombo, Franca Rigoni e, per la sezione V/L Digital, di Fabio Chiusi, è stato elaborato a partire dalle indicazioni del comitato scientifico – presieduto da Nicola Gasbarro e composto da Stefano Allievi, Beatrice Bonato, Giancarlo Bosetti, Lucio Caracciolo, Fabio Chiusi, Giovanni Leghissa, Antonio Massarutto, Michele Morgante, Valerio Pellizzari, Pier Aldo Rovatti, Marco Tarchi, Angelo Vianello, Norma Zamparo, Davide Zoletto e Rodolfo Zucco –, e grazie alla collaborazione con numerosi enti, festival, associazioni e istituzioni. Altrettanto prezioso, come sempre, il contributo del regista e critico teatrale Gianni Cianchi, responsabile degli Spettacoli e coordinatore del Concorso scuole.
Programma completo sul sito http://www.vicinolontano.it/
Un ponte tra Trieste e Praga con incontri culturali, mostre fotografiche e concerti
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- Pubblicato Lunedì, 20 Aprile 2015 22:26
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - I legami tra Trieste e Praga, un tempo molto forti, non si sono mai interrotti nonostante le traversie della storia. Oggi le due città si sentono ancora più vicine grazie anche a un progetto coordinato dall'Istituto italiano di cultura della capitale ceca, diretto da Giovanni Sciola, in collaborazione con la rappresentante di Italia Nostra Antonella Caroli, che è la curatrice e responsabile scientifica.
"Trieste-Praga 2015" mette in stretta relazione il capoluogo del Friuli Venezia Giulia e la capitale mitteleuropea, con un ricco e articolato programma che si svolge fino a giugno.
Tra le realtà coinvolte il Conservatorio "Tartini", l'Istituto Nautico, il Dopolavoro Ferroviario di Trieste, le associazioni Ferstoria e Vecchi binari, la Ragtime jazz band, il Club venti all'ora, la Camera di commercio di Trieste, l'Associazione spedizionieri Aspt-Astra-Confetra, il Museo nazionale della tecnica e il conservatorio di Praga.
Il porto si è presentato in chiave moderna proprio all'Istituto italiano di cultura, preludio alla mostra "Macchine - Motori - Treni tra Trieste e Praga" a cura di Neva Gasparo: una interessante rassegna di immagini di archivio - presentate dal responsabile del settore sviluppo dell'Autorità portuale di Trieste, Franco Giannelli, e il presidente dell'Associazione spedizionieri del porto di Trieste, Stefano Visintin -,che descrivono la nascita e l'evoluzione della linea Transalpina, il collegamento ferroviario diretto tra Trieste e Praga inaugurato nel 1906.
Quindici tra i migliori studenti del Conservatorio "Tartini" di Trieste si sono poi esibiti nei giorni scorsi in una serie di concerti nella capitale ceca presso il Museo della Tecnica di Praga, il Conservatorio di Praga e nella cappella barocca dell'Istituto italiano di cultura, alla presenza dell'ambasciatore, Aldo Amati, e di numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale, culturale e accademico della capitale ceca.
Ancora una mostra, "Breifeld & Danrk: tra Trieste e Praga", fotografie che raccontano la storia delle macchine a pressione e delle gru idrauliche boeme che comandavano i mezzi di sollevamento del Porto Vecchio di Trieste.
Prossimi appuntamenti a Trieste il 9 maggio con «Il tema della rinascita ceca con la riflessione degli intellettuali italiani e triestini negli anni del crepuscolo dell'Impero» con Fulvio Senardi, a Praga il 14 con «Cechi e Slovacchi tra l'Adriatico e il Centro Europa» con Borut Klabjan e al Reduta Jazz Club, sempre a Praga, col concerto jazz del Roberto Magris Trio (il leader al piano, Frantisek Uhlir al basso e Jaromir Helesic alla batteria), in replica il 15 al Jazz Dock Club.
Torna l'acqua nel fossato di Palmanova. La città stellata si prepara a diventare teatro di giochi
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- Pubblicato Domenica, 19 Aprile 2015 17:22
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Palmanova - La presidente della Regione Debora Serracchiani era presente il 18 aprile alla conclusione dei lavori di ripristino del nodo idraulico di Palmanova, che hanno riportato l'acqua attorno alla fortezza veneziana.
Nel fossato che cinge i bastioni di Palmanova l'acqua mancava da oltre 20 anni. I lavori di rifacimento del nodo idraulico, che garantisce l'immissione dell'acqua della Roggia di Palma nella cinta fortificata, sono terminati in queste settimane, dopo un iter piuttosto lungo. Il primo contributo regionale risale a sei anni fa per un importo complessivo di 200mila euro, sostenuto da fondi della Protezione civile regionale, per la revisione di tutto il sistema idraulico a nord della città.
Lo scorso autunno sono stati appaltati i lavori di sistemazione idraulica del tratto di canalizzazioni che va da Ronchiettis di Fauglis (UD) fino al punto in cui la roggia si immette nel fossato, fuori Porta Udine. A questi interventi si sono aggiunti i lavori di pulizia eseguiti dai forestali del servizio Gestione Territorio, in base alla convenzione quinquennale stipulata dalla Regione con il Comune di Palmanova, per consentire interventi annuali di manutenzione specifica sulla vegetazione delle fortificazioni rinascimentali. Il Comune ha speso in questo secondo intervento solo 6.000,00 euro per l'acquisto di materiali.
Sono così tornate alla luce le strutture seicentesche ad archi del sistema idrico che si collega con l'acquedotto veneziano che affianca Porta Udine.
"Il Friuli Venezia Giulia - ha detto la presidente - ha beni culturali che vanno resi fruibili. Palmanova è un esempio di come si possa valorizzare un bene mettendo a frutto il lavoro di più forze congiunte".
"A Palmanova, con una visione importante di recupero della città, si sono messe insieme le forze del Comune, della Regione, del Consorzio Ledra Tagliamento per concludere un lavoro necessario per far fruire questa città ai visitatori" ha proseguito Serracchiani, che ha ricordato l'impegno della Regione nel sostenere l'iter per il riconoscimento Unesco della Città stellata.
"Abbiamo chiesto - ha ricordato la presidente - di inserire Palmanova nei sentieri culturali promossi dalla Commissione Europea. Vogliamo che la città sia patrimonio Unesco e per questo stiamo lavorando con il MiBACT anche per giungere in tempi brevi al protocollo d'intesa che porti le risorse nazionali ed europee necessarie alla salvaguardia delle fortificazioni".
Palmanova fa parte della candidatura Unesco delle Opere di Difesa veneziane tra XV e XVII secolo, di cui fanno parte anche le città italiane di Bergamo, Peschiera del Garda, Venezia e alcuni siti veneziani in Croazia e Montenegro. Un progetto, ha aggiunto Serracchiani, "che rappresenta un'opportunità per la Regione di inserirsi in una rete di relazioni internazionali".
Il sindaco di Palmanova Francesco Martines ha ribadito che il ritorno dell'acqua nel fossato è l'opera finale di un percorso di interventi per la valorizzazione della cinta bastionata rinascimentale e napoleonica iniziato con la pulizia dei bastioni da parte dei volontari e finalizzato a fare del parco storico dei bastioni una destinazione turistica e culturale.
Da decenni la vegetazione aveva infestato le fortificazioni, impedendo la vista delle opere veneziane e la possibilità di accedere al parco dei bastioni, come testimoniato da un filmato che è stato mostrato in Municipio alla presidente della Regione, per evidenziare la situazione prima e dopo gli interventi di pulizia.
La costruzione del fossato di Palmanova è coeva alla fondazione della città da parte dei veneziani che fin dal 1593 scavarono la fossa attorno alla fortezza, ricavandone la terra di asporto per erigere i bastioni. Il fossato inizialmente raccoglieva le acque stagnanti che si accumulavano in città, ma successivamente fu adeguato per portare acqua dall'esterno delle fortificazioni, deviando l'allora roggia di Cucana, oggi Roggia di Palma.
All'indomani dell'importante opera di ripristino, Palmanova sarà protagonista, il 2 e 3 maggio, della manifestazione “NovaLudica – Atto I – Palmanova: La fortezza del divertimento”, primo evento in Friuli Venezia Giulia dedicato al mondo del gioco, della creatività, del fumetto e della musica, organizzato dall'Associazione Ludico-Culturale NovaLudica di Palmanova, con la co-organizzazione del Comune di Palmanova e il Patrocino della Provincia di Udine, della Regione Friuli Venezia Giulia, di Turismo FVG e la partecipazione e collaborazione della GIT – Grado Impianti turistici SPA.
"NovaLudica" sarà suddivisa in 6 aree tematiche: area Bambini; area Fumetti; area Cosplay; area Ludica; area Cinema-Immagine; area Musica. Alla manifestazione sarà possibile, tra l'altro, partecipare a tornei di Yu-Gi-Oh!, Magic, giochi da tavolo e di miniature.
Proiezioni cinematografiche, giochi per i più piccoli, la ricostruzione di un accampamento multi-epoca che prevede la partecipazione di gruppi storici provenienti dalla regione che copriranno il periodo storico tra il 1200 e il 1700, un concorso fotografico: queste solo alcune delle proposte di una manifestazione dedicata agli appassionati, che sarà un'occasione speciale per visitare la città stellata.
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