Viaggiare nei Balcani: serata-evento con Rumiz e non solo al Caffè San Marco
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- Pubblicato Venerdì, 17 Aprile 2015 10:58
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Trieste – Oggi, venerdì 17 aprile alle ore 18, alla Libreria Caffè San Marco, serata speciale con “Vie e sapori nel sud-est Europa: la rete –Terra Madre Balcanoltre ad essere un’occasione per conoscere i progetti di Terra Madre Balcani , la rete di tutte le comunità̀ del cibo e dei progetti di Slow Food nella penisola balcanica con Paolo Rumiz, Michele Nardelli fondatore di Osservatorio Balcani e Caucaso e Viaggiare i Balcani, Michele Rumiz coordinatore della rete Slow Food nei Balcani e Dragana Veljovic Presidente del Presidio Slow Food “Rakija di prugne Crvena Ranka di Gledić.
Da anni la rete di Slow Food nei Balcani collabora con l’associazione “Viaggiare i Balcani” di Trento (www.viaggiareibalcani.it), per promuovere attraverso percorsi di turismo responsabile le tante comunità del cibo della regione. Nel corso degli anni, sono molte le comunità del cibo di terra Madre ad essere state incluse in questi percorsi turistici. Viceversa, molte delle comunità coinvolte nella rete di Viaggiare i balcani sono diventate nodi attivi della rete di terra Madre Balcani. Un esempio è il Presidio Slow Food della rakija (grappa) di prugne crvena ranka di Gledić (Serbia) dove anche “Viaggiare i Balcani” opera da tempo in progetti di cooperazione comunitaria e turismo responsabile.
Al termine dell'incontro degustazione di prodotti della rete di Slow Food in Serbia, dalla rakija (grappa) di prugne “Crvena Ranka” di Gledić all'ajvar (crema di peperoni) della comunità del cibo di Leskovac.
In concomitanza con la degustazione verrà anche inaugurata la mostra “Brodovi” dell'artista serbo Milan Simić, che sarà presente per un incontro con il pubblico.
Dal 2011, Viaggiare i Balcani ha ideato, con il supporto di Slow Food, una serie di percorsi eno-gastronomici in Bosnia-Erzegovina, Serbia ed Albania con l’obiettivo di valorizzare la straordinaria diversità gastronomica di questa regione, che purtroppo rischia di scomparire nel giro di qualche generazione e in alcuni casi nel giro di pochi anni.
Il turismo responsabile può essere un’ulteriore modalità per non abbandonare questi cibi e prodotti a un probabile destino di estinzione, infondendo fiducia e autostima nelle comunità locali in ciò stimolate a portare avanti le proprie tradizioni.
Negli ultimi anni tale collaborazione si è andata intensificando attraverso la guida turistica “Scoprire i Balcani” (Cierre Edizioni, 2013), divisa in dieci capitoli (tutti i paesi dell’ex Jugoslavia, Albania, Bulgaria e Romania) al cui interno sono anche presentate le Comunitè del cibo, i convivia e i presìdi di queste nazioni con schede dettagliate e articoli di approfondimento.Da qui la volontà di organizzare un piccolo tour promozionale, fatto di incontri fra la rete delle condotte Slow Food in Italia e Viaggiare i Balcani, al fine di presentare sia la pubblicazione che i diversi percorsi di turismo responsabile ideati assieme a Slow Food Internazionale in questa regione e promossi durante l’estate 2015.
All'incontro parteciperà anche un produttore della rete di Terra Madre Balcani in Serbia, assieme al rappresentante di Slow Food per la regione. I membri dell’associazione Viaggiare i Balcani presenteranno la guida “Scoprire i Balcani” e racconteranno – accompagnandosi con materiale fotografico e video – i percorsi di turismo responsabile ideati assieme a Slow Food Internazionale in questa regione e promossi durante l’estate 2015: Navigando lungo i sapori del Danubio serbo, Albania meridionale tra storia, natura e sapori, Dubrovnik-Sarajevo: in bici dalla costa mediterranea alla Gerusalemme d’Europa.