Torna l'acqua nel fossato di Palmanova. La città stellata si prepara a diventare teatro di giochi
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- Pubblicato Domenica, 19 Aprile 2015 17:22
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Palmanova - La presidente della Regione Debora Serracchiani era presente il 18 aprile alla conclusione dei lavori di ripristino del nodo idraulico di Palmanova, che hanno riportato l'acqua attorno alla fortezza veneziana.
Nel fossato che cinge i bastioni di Palmanova l'acqua mancava da oltre 20 anni. I lavori di rifacimento del nodo idraulico, che garantisce l'immissione dell'acqua della Roggia di Palma nella cinta fortificata, sono terminati in queste settimane, dopo un iter piuttosto lungo. Il primo contributo regionale risale a sei anni fa per un importo complessivo di 200mila euro, sostenuto da fondi della Protezione civile regionale, per la revisione di tutto il sistema idraulico a nord della città.
Lo scorso autunno sono stati appaltati i lavori di sistemazione idraulica del tratto di canalizzazioni che va da Ronchiettis di Fauglis (UD) fino al punto in cui la roggia si immette nel fossato, fuori Porta Udine. A questi interventi si sono aggiunti i lavori di pulizia eseguiti dai forestali del servizio Gestione Territorio, in base alla convenzione quinquennale stipulata dalla Regione con il Comune di Palmanova, per consentire interventi annuali di manutenzione specifica sulla vegetazione delle fortificazioni rinascimentali. Il Comune ha speso in questo secondo intervento solo 6.000,00 euro per l'acquisto di materiali.
Sono così tornate alla luce le strutture seicentesche ad archi del sistema idrico che si collega con l'acquedotto veneziano che affianca Porta Udine.
"Il Friuli Venezia Giulia - ha detto la presidente - ha beni culturali che vanno resi fruibili. Palmanova è un esempio di come si possa valorizzare un bene mettendo a frutto il lavoro di più forze congiunte".
"A Palmanova, con una visione importante di recupero della città, si sono messe insieme le forze del Comune, della Regione, del Consorzio Ledra Tagliamento per concludere un lavoro necessario per far fruire questa città ai visitatori" ha proseguito Serracchiani, che ha ricordato l'impegno della Regione nel sostenere l'iter per il riconoscimento Unesco della Città stellata.
"Abbiamo chiesto - ha ricordato la presidente - di inserire Palmanova nei sentieri culturali promossi dalla Commissione Europea. Vogliamo che la città sia patrimonio Unesco e per questo stiamo lavorando con il MiBACT anche per giungere in tempi brevi al protocollo d'intesa che porti le risorse nazionali ed europee necessarie alla salvaguardia delle fortificazioni".
Palmanova fa parte della candidatura Unesco delle Opere di Difesa veneziane tra XV e XVII secolo, di cui fanno parte anche le città italiane di Bergamo, Peschiera del Garda, Venezia e alcuni siti veneziani in Croazia e Montenegro. Un progetto, ha aggiunto Serracchiani, "che rappresenta un'opportunità per la Regione di inserirsi in una rete di relazioni internazionali".
Il sindaco di Palmanova Francesco Martines ha ribadito che il ritorno dell'acqua nel fossato è l'opera finale di un percorso di interventi per la valorizzazione della cinta bastionata rinascimentale e napoleonica iniziato con la pulizia dei bastioni da parte dei volontari e finalizzato a fare del parco storico dei bastioni una destinazione turistica e culturale.
Da decenni la vegetazione aveva infestato le fortificazioni, impedendo la vista delle opere veneziane e la possibilità di accedere al parco dei bastioni, come testimoniato da un filmato che è stato mostrato in Municipio alla presidente della Regione, per evidenziare la situazione prima e dopo gli interventi di pulizia.
La costruzione del fossato di Palmanova è coeva alla fondazione della città da parte dei veneziani che fin dal 1593 scavarono la fossa attorno alla fortezza, ricavandone la terra di asporto per erigere i bastioni. Il fossato inizialmente raccoglieva le acque stagnanti che si accumulavano in città, ma successivamente fu adeguato per portare acqua dall'esterno delle fortificazioni, deviando l'allora roggia di Cucana, oggi Roggia di Palma.
All'indomani dell'importante opera di ripristino, Palmanova sarà protagonista, il 2 e 3 maggio, della manifestazione “NovaLudica – Atto I – Palmanova: La fortezza del divertimento”, primo evento in Friuli Venezia Giulia dedicato al mondo del gioco, della creatività, del fumetto e della musica, organizzato dall'Associazione Ludico-Culturale NovaLudica di Palmanova, con la co-organizzazione del Comune di Palmanova e il Patrocino della Provincia di Udine, della Regione Friuli Venezia Giulia, di Turismo FVG e la partecipazione e collaborazione della GIT – Grado Impianti turistici SPA.
"NovaLudica" sarà suddivisa in 6 aree tematiche: area Bambini; area Fumetti; area Cosplay; area Ludica; area Cinema-Immagine; area Musica. Alla manifestazione sarà possibile, tra l'altro, partecipare a tornei di Yu-Gi-Oh!, Magic, giochi da tavolo e di miniature.
Proiezioni cinematografiche, giochi per i più piccoli, la ricostruzione di un accampamento multi-epoca che prevede la partecipazione di gruppi storici provenienti dalla regione che copriranno il periodo storico tra il 1200 e il 1700, un concorso fotografico: queste solo alcune delle proposte di una manifestazione dedicata agli appassionati, che sarà un'occasione speciale per visitare la città stellata.