Ferruccio de Bortoli si aggiudica il Premio FriulAdria Testimoni della Storia 2015
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- Pubblicato Venerdì, 05 Giugno 2015 15:42
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Trieste – Va a Ferruccio de Bortoli la quarta edizione del Premio FriulAdria "Testimoni della Storia 2015", promosso dal Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta su impulso di Banca Popolare FriulAdria - Gruppo Cariparma Crédit Agricole, d’intesa con i festival pordenonelegge ed èStoria.
«Figura di spicco nel mondo della comunicazione per autorevolezza, equilibrio e correttezza – recitano le motivazioni – Ferruccio de Bortoli puo’ essere definito il perfetto esempio del giornalista con la “schiena dritta”. Il rispetto dell’etica professionale è stato linea guida, per Ferruccio de Bortoli, nei quarant’anni della sua carriera e per questa ragione merita a pieno titolo il riconoscimento del Premio FriulAdria quale “testimone del nostro tempo”».
Il premio, assegnato nelle scorse edizioni a Gianni Minà, Giovanni Floris e Lilli Gruber, sarà consegnato giovedì 2 luglio alle 18 nel Cortile del Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito della 1ª edizione di L.INK, Premio Luchetta Incontra.
Lo scorso maggio in occasione del festival èStoria di Gorizia era stato consegnato il Premio FriulAdria "Il romanzo della storia" a Roberto Saviano e il prossimo settembre al festival pordenonelegge sarà consegnato il Premio FriulAdria "La storia in un romanzo".
«Il Premio FriulAdria unisce in un simbolico abbraccio letteratura, storia e giornalismo nella convinzione che eventi come Pordenonelegge, il Festival èStoria e il Premio Luchetta rappresentino un valore per tutto il territorio regionale e non solo per le singole province in cui vengono organizzati – spiega la presidente di FriulAdria Crédit Agricole Chiara Mio – Il significato ultimo del Premio in questi anni è stato quello di far crescere qualitativamente le singole manifestazioni e di metterle tra loro in relazione, per promuovere reciproche contaminazioni, favorire collaborazioni e stimolare un’ottica di rete. Il riconoscimento a un giornalista autorevole come Ferruccio de Bortoli, vero testimone privilegiato dei nostri giorni, si inserisce in questa visione strategica».
Milanese, 62 anni, dal 15 maggio scorso presidente della casa editrice Longanesi, Ferruccio De Bortoli ha diretto per quattro anni il più importante quotidiano economico italiano, Il Sole 24 ore, e per due volte Il Corriere della Sera: sino all’aprile scorso.
Ai vertici Rcs dal 2003 al 2005, De Bortoli è stato Presidente della Casa Editrice Flammarion S.A. e Vice Presidente dell'Associazione Italiana Editori (A.I.E.).
De Bortoli è nato a Milano il 20 maggio 1953. Laureato in giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano, è giornalista professionista dal 1973. Al Corriere ha cominciato nel 1979 come cronista per poi passare alle pagine economiche.
È stato caporedattore dell'Europeo e del Sole 24 Ore. Nell'aprile del 1987 torna al Corriere con la qualifica di caporedattore dell'economia e commentatore economico.
È diventato Vice Direttore del Corriere della Sera nel dicembre del 1993 per poi passare, l'8 maggio 1997, Direttore. È stato anche Presidente della "Fondazione Pier Lombardo - Teatro Franco Parenti" e Presidente della "Fondazione Memoriale della Shoah di Milano Onlus".
“Bora Mata”: manifestazione dedicata alle follie di vento, se non qui dove?
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- Pubblicato Venerdì, 05 Giugno 2015 10:02
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste – La città della Bora festeggia il suo vento con una tre-giorni tra incontri, installazioni e laboratori per evocarla, raccontarla, immaginarla e scoprire qualcosa di più su questo fenomeno locale, ma riconosciuto a livello nazionale. Da oggi venerdì 5 giugno a domenica 7, in città si potrà partecipare e seguire varie installazioni e perfomance.
Al centro della manifestazione BoraMata- realizzata su ideazione di Rino Lombardi, curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – una serie di installazioni in piazza della Borsa, rinominata, per l’occasione, piazza della Bora: foto, filmati, suoni e ventilatori all’interno di due strutture mai viste in città, il BoraBox e la Casa del Vento. Attesa in piazza Unità una colorata distesa di girandole
L’unicità di Trieste è merito anche del suo celebre vento, la bora. Il disegno della città, i palazzi, gli spazi urbani: la bora ha plasmato il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, rendendola unica a livello nazionale, una caratteristica che ogni inverno la porta alla ribalta dell’attenzione mediatica nazionale.
Nasce dalla passione per questo vento, le suggestioni e le storie che porta con sé, l’idea di BoraMata, la prima manifestazione pensata per festeggiare e raccontare la cosa più triestina che c’è. Invisibile, ma memorabile. Un po’ mata, molto amata. BoraMata è una festa disordinata, come piace al vento. “Mata” anche perché organizzata un po’ fuori dalla stagione tipica della bora, ma perfettamente dentro la stagione più bella dell’anno da vivere all’aria aperta.
Non una prima edizione, ma un numero zero, un esperimento per celebrare la madre di tutti i refoli, in una stagione che non è proprio la sua, quando è più facile incontrare un borin che una bora vera. Con l’organizzazione e la realizzazione della Prandi com e su ideazione di Rino Lombardi - curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – piazza della Borsa, che per l’occasione diventerà piazza della Bora, si trasformerà per tre giorni, tra il 5 e il 7 giugno in un MiniMuseo della Bora a cielo aperto con incontri, installazioni, laboratori e filmati delle teche della sede Rai del Friuli Venezia Giulia, insieme ad esperienze multisensoriali fatte di video, suoni e refoliper evocarla, raccontarla, immaginarla e scoprire qualcosa di più su questo fenomeno meteorologico, identità stessa di una città.
All’apertura vera e propria di venerdì 5 giugno, una prima anticipazione già nella giornata di giovedì al Magazzino dei Venti di via Belpoggio, 9 per la presentazione, alle 18 e venti, dellibro di Giada Carraro sulla casa delle girandole di Venezia, pubblicato dalle Edizioni Linaria, con la collaborazione del Museo della Bora. Si entra nel vivo venerdì con l’apertura ufficiale delle due installazioni di piazza della Bora, due nuove strutture, mai viste in città: l’Igloo BoraBox e la Casa del Vento. Nel BoraBox Igloo, già soprannominato “l’emisfero boreale”, per la sua caratteristica forma, saranno esposti oggetti e testimonianze dall’Archivio del Museo della Bora: i famosi iazini, i piombini per le gonne, le corde della bora e altri escamotage, le cartoline, il primo barattolo di bora in scatola, i resti di uno “scuro” divenuto un’artistica scultura, libri e altre curiosità. Dentro al Bora Box Igloo si potrà poi assaporare un’esperienza multisensoriale, con grandi ventilatori che faranno rivivere al visitatore l’esperienza del vento e il suo suono: una location dove farsi fotografare tra i refoli per condividere quest’esperienza anche online sui canali social. Alla Casa del vento, struttura aperta, allegra e leggera, con i suoi cappelli volanti, che sorgerà lì accanto, si svolgeranno invece laboratori per le scuole, letture poetiche, incontri a sorpresa, mini conferenze che esploreranno diversi aspetti di questo tema interdisciplinare: il vento è un tema affascinante e trasversale” che coinvolge tanti aspetti della nostra vita, dalla scienza, alla meteorologia, dall’arte all’energia, dalla letteratura al gioco.
Nella stessa giornata, in occasione della "Giornata mondiale dell'ambiente", sarà allestito anche il Giardino di Girandole in Piazza Unità, con centinaia di girandole rosse per un colpo d’occhio unico sulla più grande piazza aperta sul mare. E sulla bora! Al mattino, laboratori del vento per le Scuole primarie e nel pomeriggio dalle 17.00, due Laboratori di vento per i ricreatori”mentre alle 19 e venti atteso lo show del Pupkin Kabarett alle prese con la bora, spettacolo del celebre Pupkin ideato per l’occasione. Gran finale alle 21.00 all’Auditorium Museo Revoltella- con il Concerto dell’Orchestra senza confini (come la bora!), per la direzione di Giovanni Mayer e Zlatko Kaučič: un evento gemellato, realizzato dal Circolo Controtempo nell’ambito di “Le nuove rotte del jazz”.
Sabato 6 giugno, alle 14.30, atteso incontro con Edo Borghetti “Edofly” un eolico giramondo che porterà le sue grandi “bol” che girano con il vento e un aquilone gigante: tutte cose in prima visione assoluta per Trieste. Vento permettendo, le sue creazioni saranno fatte volare in Piazza Unità e sul Molo Audace. A seguire (ore 15.00) Laboratorio di aquiloni per bambini con “Edofly”, qui i bambini potranno realizzare dei semplici aquiloni insieme a questo artista del vento. Alle 18 e venti raduno in Piazza Bora con gli Ambasciatori Eolici, eroici e fantasiosi raccoglitori di vento in giro per il mondo che hanno donato già più di 130 venti in scatola al Museo della Bora, ora custoditi al Magazzino dei Venti di Trieste. Domenica si replicano gli incontri pubblici e i laboratori con Edofly, mentre alle 18 e venti aperitivo eolico finale.
“Meravigliosa Complessità”: per una due giorni dove medicina, arte e spiritualità s’incontrano
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- Pubblicato Giovedì, 04 Giugno 2015 23:32
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste – Nella splendida cornice del Parco di San Giovanni s’inaugurerà, sabato 6 giugno alle ore 12 al Teatrino Franco e Franca Basaglia, "Meravigliosa Complessatità”, il primo festival, dove la fisica incontra la medicina, l’arte e la spiritualità, oltre agli organizzatori sarà presente il rettore dell’Università degli Studi di Trieste Maurizio Fermeglia. L’evento si conclude domenica 7 giugno.
Un meeting ideato da AMeC - Associazione Medicina Complessa con Smile Tech, presieduta dal medico e ricercatore Fabio Burigana, che festeggia così i suoi primi dieci anni di attività, per due giorni ricchi di appuntamenti. Il Parco di San Giovannidiventerà una ideale agorà dove diverse discipline si intrecceranno dando spazio a tutte le realtà che animeranno il festival con più di 50 relatori che si avvicenderanno nel corso dei due giorni del festival.
Sarà possibile partecipare a numerosi incontri, tutti ad ingresso gratuito, dedicati alla medicina, alla fisica, la psicologia, non mancheranno gli appuntamenti con la complessità, la comunicazione, musica, ecologia, alimentazione, salute e, benessere. Per gli appuntamenti rivolti al campo della medicina particolare attenzione sarà data ad una visione sistemica della cura di chi si prende cura di persone con disagio psichico: ne converserà Maurizio Cannarozzo, omeopata Medico del Lavoro e Vicepresidente Amec con la psicoterapeuta Ernestina Cariello (domenica 7 giugno ore 10.30 Teatrino Basaglia).
Fabio Burigana, Medico gastroenterologo, presidente AMeC parlerà della Rricomposizione” del puzzle: una visione integrata, domenica 7 giugno ore 14 Teatrino Basaglia.
TCon Claudio Verzegnassi Fisico teorico delle Alte energie Università di Udine e CERN Ginevra si discuterà di Fisica dell'Universo e il bosone di Higgs (sabato 6 giugno ore 14 Sala Dsm). Ancora la fisica la centro dell’incontro con Marina Cobal, Coordinatore Nazionale della Fisica per l’esperimento ATLAS, che racconterà della fisica di LHC: scoperte recenti e ricerche future(ore 15 Sala Dsm).
A seguire il dibattito sul bosone di Higgs nell’incontro con il fisico teorico Abdelhak Djouadi medaglia d’argento del Cnrs, che si concentrerà sulle ultime scoperte legate all’osservazione del bosone. A chiudere il ciclo di incontri dedicati alla fisica, sabato ore 17, Paolo Salucci, Fisico presso la SISSA di Trieste Abdelhak Djouadi, che racconterà del mistero della materia oscura. Tra i seminari, a pagamento, sarà possibile scegliere tra un fitto calendario di appuntamenti che spaziano dallo Yoga e postura (domenica 7 giugno ore 9.30), con Veronika Vaskó, specializzata in yoga posturale ed anatomia funzionale a Budapest, un percorso fotografico organizzato dallo Studio Sterle (sabato 6 giugno ore 15), il Workshop di dialogo socratico (sabato 6 giugno ore 9.30) con Alice Di Lauro Docente di Pratiche Filosofiche. Da non perdere lo Yoga della risata (sabato 6 giugno ore 14) con Cristiana Simoni Massaggiatrice e terapista Ayurvedica, certificata Leader della Risata e infine i Laboratori di pittura ad acquarello secondo l’approccio Steiner Waldorf con Luisella Prosdocimo (sempre sabato 6 giugno ore 14)
Ad arricchire il programma anche una serie di appuntamenti dedicati all’improvvisazione musicale che sarà al centro del seminario Armonia e diversità del linguaggio comunicativo in musica con il bluesman Mike Sponza, la producer Laura Baruca, il musicista Moreno Buttinar e Alex Petroni, docente di Music management e Comunicazione presso il Saint Louis College of Music di Roma in programma sabato 6 giugno alle 17. Mentre il gruppo gruppo Indie Rock Post-Antico Merovingi, Francesco Pelosi voce, - Enrico Fava tastiere, Gabriele Fava al sax, Salvatore Siracusa chitarra elettrica, Gianluca D'Alterio basso elettrico e Alessandro Aldrovandi alla batteria si esibirà in concerto sabato 7 giugno ore 13. Il teatro incontra la scienza nello spettacolo di Giuseppe O. Longo docente di teoria dell’Informazione, narratore e drammaturgo “Un trapianto molto particolare”, con Norina Benedetti: cosa può accadere se il cervello di una donna viene trapiantato nel corpo di un uomo e viceversa domenica 7 giugno ore 18 Teatrino Basaglia.
«L’iniziativa – spiega il coordinatore Fabio Burigana - nasce dalla consapevolezza che le idee innovative fermentano e si producono quando discipline con storie e metodi diversi comunicano tra di loro. La complessità è chiave d’accesso privilegiata verso nuove vie e nuove scoperte: in questo senso, la fase iperspecialistica che alimenta la ricerca nel nostro tempo difficilmente potrà giovare all’ ampliamento di visione della realtà, e quindi alla capacità di risolvere i problemi che la nostra epoca richiede in maniera sempre più drammatica.
“Meravigliosa complessità!” aderisce alla sesta edizione del Festival della Complessità ed è organizzato con il patrocinio del Comune e della Provincia di Trieste, l’Azienda per l’assistenza sanitaria n.1 triestina e l’Azienda Ospedaliero Universitaria, le Università degli studi di Trieste e Udine e l’Ordine dei farmacisti della provincia di Trieste.
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