“Bora Mata”: manifestazione dedicata alle follie di vento, se non qui dove?
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- Pubblicato Venerdì, 05 Giugno 2015 10:02
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Trieste – La città della Bora festeggia il suo vento con una tre-giorni tra incontri, installazioni e laboratori per evocarla, raccontarla, immaginarla e scoprire qualcosa di più su questo fenomeno locale, ma riconosciuto a livello nazionale. Da oggi venerdì 5 giugno a domenica 7, in città si potrà partecipare e seguire varie installazioni e perfomance.
Al centro della manifestazione BoraMata- realizzata su ideazione di Rino Lombardi, curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – una serie di installazioni in piazza della Borsa, rinominata, per l’occasione, piazza della Bora: foto, filmati, suoni e ventilatori all’interno di due strutture mai viste in città, il BoraBox e la Casa del Vento. Attesa in piazza Unità una colorata distesa di girandole
L’unicità di Trieste è merito anche del suo celebre vento, la bora. Il disegno della città, i palazzi, gli spazi urbani: la bora ha plasmato il capoluogo del Friuli Venezia Giulia, rendendola unica a livello nazionale, una caratteristica che ogni inverno la porta alla ribalta dell’attenzione mediatica nazionale.
Nasce dalla passione per questo vento, le suggestioni e le storie che porta con sé, l’idea di BoraMata, la prima manifestazione pensata per festeggiare e raccontare la cosa più triestina che c’è. Invisibile, ma memorabile. Un po’ mata, molto amata. BoraMata è una festa disordinata, come piace al vento. “Mata” anche perché organizzata un po’ fuori dalla stagione tipica della bora, ma perfettamente dentro la stagione più bella dell’anno da vivere all’aria aperta.
Non una prima edizione, ma un numero zero, un esperimento per celebrare la madre di tutti i refoli, in una stagione che non è proprio la sua, quando è più facile incontrare un borin che una bora vera. Con l’organizzazione e la realizzazione della Prandi com e su ideazione di Rino Lombardi - curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora – piazza della Borsa, che per l’occasione diventerà piazza della Bora, si trasformerà per tre giorni, tra il 5 e il 7 giugno in un MiniMuseo della Bora a cielo aperto con incontri, installazioni, laboratori e filmati delle teche della sede Rai del Friuli Venezia Giulia, insieme ad esperienze multisensoriali fatte di video, suoni e refoliper evocarla, raccontarla, immaginarla e scoprire qualcosa di più su questo fenomeno meteorologico, identità stessa di una città.
All’apertura vera e propria di venerdì 5 giugno, una prima anticipazione già nella giornata di giovedì al Magazzino dei Venti di via Belpoggio, 9 per la presentazione, alle 18 e venti, dellibro di Giada Carraro sulla casa delle girandole di Venezia, pubblicato dalle Edizioni Linaria, con la collaborazione del Museo della Bora. Si entra nel vivo venerdì con l’apertura ufficiale delle due installazioni di piazza della Bora, due nuove strutture, mai viste in città: l’Igloo BoraBox e la Casa del Vento. Nel BoraBox Igloo, già soprannominato “l’emisfero boreale”, per la sua caratteristica forma, saranno esposti oggetti e testimonianze dall’Archivio del Museo della Bora: i famosi iazini, i piombini per le gonne, le corde della bora e altri escamotage, le cartoline, il primo barattolo di bora in scatola, i resti di uno “scuro” divenuto un’artistica scultura, libri e altre curiosità. Dentro al Bora Box Igloo si potrà poi assaporare un’esperienza multisensoriale, con grandi ventilatori che faranno rivivere al visitatore l’esperienza del vento e il suo suono: una location dove farsi fotografare tra i refoli per condividere quest’esperienza anche online sui canali social. Alla Casa del vento, struttura aperta, allegra e leggera, con i suoi cappelli volanti, che sorgerà lì accanto, si svolgeranno invece laboratori per le scuole, letture poetiche, incontri a sorpresa, mini conferenze che esploreranno diversi aspetti di questo tema interdisciplinare: il vento è un tema affascinante e trasversale” che coinvolge tanti aspetti della nostra vita, dalla scienza, alla meteorologia, dall’arte all’energia, dalla letteratura al gioco.
Nella stessa giornata, in occasione della "Giornata mondiale dell'ambiente", sarà allestito anche il Giardino di Girandole in Piazza Unità, con centinaia di girandole rosse per un colpo d’occhio unico sulla più grande piazza aperta sul mare. E sulla bora! Al mattino, laboratori del vento per le Scuole primarie e nel pomeriggio dalle 17.00, due Laboratori di vento per i ricreatori”mentre alle 19 e venti atteso lo show del Pupkin Kabarett alle prese con la bora, spettacolo del celebre Pupkin ideato per l’occasione. Gran finale alle 21.00 all’Auditorium Museo Revoltella- con il Concerto dell’Orchestra senza confini (come la bora!), per la direzione di Giovanni Mayer e Zlatko Kaučič: un evento gemellato, realizzato dal Circolo Controtempo nell’ambito di “Le nuove rotte del jazz”.
Sabato 6 giugno, alle 14.30, atteso incontro con Edo Borghetti “Edofly” un eolico giramondo che porterà le sue grandi “bol” che girano con il vento e un aquilone gigante: tutte cose in prima visione assoluta per Trieste. Vento permettendo, le sue creazioni saranno fatte volare in Piazza Unità e sul Molo Audace. A seguire (ore 15.00) Laboratorio di aquiloni per bambini con “Edofly”, qui i bambini potranno realizzare dei semplici aquiloni insieme a questo artista del vento. Alle 18 e venti raduno in Piazza Bora con gli Ambasciatori Eolici, eroici e fantasiosi raccoglitori di vento in giro per il mondo che hanno donato già più di 130 venti in scatola al Museo della Bora, ora custoditi al Magazzino dei Venti di Trieste. Domenica si replicano gli incontri pubblici e i laboratori con Edofly, mentre alle 18 e venti aperitivo eolico finale.