Cultura
Le prospettive per l'Afghanistan in un convegno a Trieste che accompagna la mostra di Monika Bulaj
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- Pubblicato Martedì, 04 Settembre 2012 15:56
- Scritto da Tiziana Melloni
Trieste - “Afghanistan, oltre il Grande Gioco” è un importante evento collaterale della mostra fotografica di Monika Bulaj “Nur/Luce. Appunti afgani”, allestita presso l’ex Pescheria-Salone degli Incanti. L'incontro è stato presentato martedì 3 settembre dal Sindaco di Trieste Roberto Cosolini, assieme alla nota fotoreporter e al funzionario dell’Area Cultura Francesca Locci.
Una tre giorni a tempo pieno, a ingresso gratuito (compresa la visita alla mostra) – a partire da venerdì 7 fino a domenica 9 settembre, (con apertura dell’ex Pescheria dalle 10 del mattino fino all’una di notte ) - che si svolgerà nell’Auditorium dell’ex Pescheria-Salone degli Incanti.
Una fitta serie di incontri, testimonianze, riflessioni, documentari e fotografie, con ospiti esperti altamente qualificati a livello nazionale e internazionale.Giornalisti, scrittori, sociologi, ricercatori, antropologi, fotografi e altri ancora parleranno della complessa situazione afgana in tutti i suoi aspetti. Saranno proiettati anche film, documentari, cortometraggi e fotografie.
“Esperti autorevoli di fama internazionale – ha sottolineato il Sindaco Cosolini – affronteranno la complessa situazione afgana in un convegno di grande spessore coerente con la natura della mostra che vuole proprio evidenziare e cogliere i molteplici aspetti della realtà di questo Paese attraverso immagini di grande valore e contenuto artistico”.
“Trieste si riappropria così, grazie alla sua storia e alla sua posizione ideale – ha proseguito Cosolini - del suo ruolo di osservatorio attento e di strumento efficace per capire altri contesti e condizioni nel mondo.
Il successo di pubblico finora registrato dalla spettacolare mostra di Monika Bulaj, con 3500 visitatori a un mese dall’inaugurazione – tant’è che è stata decisa la proroga fino al 30 settembre - dimostra la validità del tema scelto e della capacità di suscitare emozioni e sensibilità su questi temi, e introduce riflessioni importanti che completeranno questo percorso di ‘indagine’ e di conoscenza proprio attraverso la tre giorni di convegno”.
“Questo convegno è una straordinaria occasione che porterà a Trieste tra le persone più esperte e qualificate per dar voce alle minoranze e raccontare un altro Islam, un altro Afghanistan – ha detto Monika Bulaj - , per far incontrare due mondi, occidentale e quello antico e tribale, confrontandone anche gli aspetti giuridici, le leggi come la sharia. Il racconto dei destini di tanti profughi afgani, molti che vivono anche nella nostra città, o che fuggono nelle montagne fra Turchia e Iran, nei gommoni fra Grecia e Turchia, nei camion. Tante voci che parleranno della gente, dei bambini, di spiritualità e antropologia, storia e attualità, guerra e quotidianità”.
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Di seguito il programma completo:
Apertura venerdì 7 settembre 2012 - ore 17
venerdì 7 settembre
ore 17.00 Roberto Cosolini, Sindaco di Trieste, Saluto
Alberto Cairo, “20 anni in Afghanistan”
Monika Bulaj, curatrice di “Afghanistan, oltre il Grande Gioco”
ore 19.00 Hermann Kreutzmann e Fabrizio Foschini
“Luci e ombre nel Pamir afgano”
introduce Emanuele Giordana
ore 21.00 Giovanni De Zorzi, “Musiche d’Afghanistan. Note per un paesaggio sonoro”
ore 22.30 proiezione del film “Ustad Rahim. Herat’s rubab maestro”
di John Baily, Afghanistan 1994, 55’, sottotitoli in inglese
sabato 8 settembre 2012
ore 11.00 presentazione dei volumi:
Andrea Angeli, “Senza Pace: Da Nassiriyah a Kabul. Storie in prima linea”
Antonio De Lauri, “Afghanistan. Ricostruzione, ingiustizia, diritti umani”
modera Emanuele Giordana
ore 17.00 Sergio Ujcich, “Il Sufismo”
Alexandre Papas, “La mistica musulmana in Afghanistan”
introduce Monika Bulaj
ore 19.00 Monika Bulaj, “Oltre il Grande Gioco. Immagini e storie di un’umanità ignorata”
ore 21.00 Fuad Khaled Allam, “La cultura afgana tra mistica e conflitti”
Soraya Malek, “L’emancipazione femminile negli anni Venti”
modera Giuliano Battiston
ore 23.00 proiezione dei cortometraggi presentati alla sezione Afghanistan di
Universo Corto, Elba Film Festival 2012
“Before I was good” di Masoud Ziaee, 11.54’, (cortometraggio vincitore)
“Light in the cave” di Sayed Suleiman Amanzad, 7.54’
“Look who is driving” di Airokhsh Faiz Qaisary, 8.26’
domenica 9 settembre 2012
ore 10.00 Giovanni Pedrini, “Il buio albeggia da Oriente. Identità e culture del Pamir afghano”
ore 12.00 Enrico De Maio e Fabrizio Foschini
“Dentro il Grande Gioco. Il futuro dell’Afghanistan dopo l’uscita di scena dei militari”
modera Giuliano Battiston
ore 17.00 Mario Dondero, “Testimone di un secolo di fotografia italiana racconta il suo viaggio in Afghanistan”
Rossella Vatta, “Impegno sul campo di EMERGENCY”
modera Emanuele Giordana
ore 19.00 Emanuele Giordana, Soraya Malek, Giuliano Battiston
“Né talebani né signori della guerra, la terza via della società civile afgana”
ore 21.00 Nazhend Behbudi, Genni Fabrizio, Veronica Martelanc, Aluk Amiri
”Storie di questo mondo. Profughi afgani in Europa”
modera Monika Bulaj
ore 23.00 proiezione del film/documentario “In This World - Cose di questo mondo”, di Michael Winterbottom, Gran Bretagna 2002, 90’
Orso d’oro al Festival di Berlino 2003
Orario della mostra in occasione del convegno: venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 settembre 2012, dalle 10 all’una di notte
(ingresso gratuito).
info: 040-3226862. Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Web: www.triestecultura.it
Stefano Bollani travolgente protagonista a Bianco e Nero
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- Pubblicato Domenica, 02 Settembre 2012 16:40
- Scritto da Fabiana Dallavalle
Serata indimenticabile, sabato 1 settembre, e primo appuntamento spettacolare di Bianco & Nero. Protagonisti l'arte di un americano geniale come Keith Haring e la musica suonata e composta da Stefano Bollani (foto in alto Giulia Iacolutti). "Il Bene e il Male", inedito concerto per Piano Solo, eseguito nell'ex chiesa di San Francesco e ideato appositamente per la rassegna "Bianco & Nero 2012", organizzata dall' Associazione Bianco e Nero in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Udine, dall'eclettico musicista milanese, ha completamente conquistato il pubblico che gremiva la platea.
Il tema scelto per il concerto, un vero e proprio omaggio alle visioni di un Festival, che ha scelto, per dialogare con il pubblico, l'arte e l'opera "Extra large" di un artista visionario che considerava le arti come vasi comunicanti, in special modo musica e pittura.
Parterre con molti ospiti, platea sold out, accolti dal Presidente di "Bianco e Nero" Gabriele Massarutto e dalla moglie Maria Giovanna Elmi. Presenti il sindaco di Udine Furio Honsell, il direttore dei Civici Musei Marco Biscione, il critico fotografico Francesco Zanot, lo scrittore Tullio Avoledo, la giornalista Alda D'Esusanio, tutti ugualmente rapiti da Bollani impegnato nell'esecuzione di brani propri e di altri musicisti ma arrangiati. Le orecchie catturate dalla musica appassionata a tratti struggente, gli occhi sedotti dalla bellezza dalle grandi tavole, ( il concerto e' avvenuto a luci accese), 5 metri di lunghezza per sette di altezza in mostra fino a febbraio nell'ex chiesa di San Francesco e raffiguranti i"Dieci Comandamenti" e il "Matrimonio tra Paradiso e Inferno"( la tela piu grande dipinta da Haring").
Gli spazi aulici di San Francesco, trasformati dai ponteggi Pilosio in un affascinante cantiere d'arte contemporanea in cui la sacralità delle Tavole della Legge assume potenti effetti visivi grazie all'opera di Haring,sono stati cosi abitati per una sera, dai suoni di un compositore e pianista italiano tra i più conosciuti e amati dal pubblico lungamente applaudito alla fine anche per la generosità con la quale ha appagato il pubblico. Tre bis, un magnifico Ave Maria, brani divertenti mescolati a pezzi conosciutissimi. Un ciclone, che concerto dopo concerto supera sè stesso.
Keith Haring Extralarge, inaugurata la mostra sui Dieci Comandamenti
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- Pubblicato Sabato, 01 Settembre 2012 17:06
- Scritto da Fabiana Dallavalle
Un'esplosione di colore, talmente potente da modificare lo spazio che la ospita. La straordinaria mostra intitolata "The ten Commandments and the marriage of Heaven and Hell", di Keith Haring, (curatore Gianni Mercurio)voluta da Bianco & Nero per la sua edizione 2012, è una vera bellezza. Gigante il formato delle tavole dipinte, grandioso il tema scelto, straordinario l'impatto comunicativo, di una mostra che arriva ad Udine dopo aver toccato 6 grandi capitali europee. Tre giorni, il tempo necessario al grande artista americano, morto di AIDS a 31 anni, per preparare le tavole dipinte per la sua prima personale al museo di Arte Contemporanea di Bordeaux. Sei mesi il tempo di permanenza della mostra a Udine, nella ex Chiesa di San Francesco, dal 2 settembre al 15 febbraio 2013.
Un'escusiva che porta queste particolari opere in Italia, e mostra dieci monumentali tavole ispirate ai Dieci Comandamenti insieme al più grande dipinto realizzato dal visionario e futuristico artista americano intitolato Matrimonio tra Inferno e Paradiso. "L'arte di Haring, ha spiegato la direttrice della Fondazione Hearing, Giulia Gruen e personale assistente dell'artista, è aperta all'interpretazione del pubblico. L'artista è il "perfomer", l'opera appartiene al pubblico a cui spetta il compito di trovare la storia. Per questo le tavole dipinte non hanno titolo".
L'allestimento su ponteggi della Pilosio, dentro lo spazio affrescato di san Francesco, esalta la modernità dell'opera pittorica di Haring che lavora sull'antitesi, raffigurando l'azione contraria al precetto biblico con il rosso che rappresenta il potere ed il giallo ad illuminare l'azione narrata. Le tele, cinque metri di base e sette metri e mezzo di altezza sono a forma di arco. Nettissimo il richiamo, perfino nella forma del supporto pittorico, al sacro, immediato il messaggio.
Il tema della sacralità torna anche nel Matrimonio tra Paradiso e Inferno, ( foto di Giulia Iacolutti), grande tela in bianco e nero commissionata dal coreografo Roland Petit per il Ballet National de Marseille, riferito al libro scritto e illlustrato da un poeta altrettanto visionario, William Blake.
La mostra benchè popolata da figure inquietanti è uno straordinario inno alla vita, che contempla la brama degli uomini, e racconta il desiderio di potere. Immagini quasi fisiche, dove scrittura e pittura coesistono come in un moderno geroglifico, segni e simboli acquistano significato attraverso la ripetizione aumentando di potere e dove l'arte di Haring appare in tutta la sua modernità, modernità che mette al centro l'uomo, artista e friutore, proiettando la pittura verso un nuovo Rinascimento.
Assolutamente da non perdere
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