Cultura
Grande Guerra, l’espressività nelle immagini dei media di inizio ‘900
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- Pubblicato Venerdì, 03 Agosto 2012 17:26
- Scritto da Maurizio Pertegato
PASSARIANO - Sarà dedicata a “Comunicare nella Grande Guerra” la mostra che verrà aperta venerdì 3 agosto alle ore 18.30 nella sala esposizioni della barchessa di Levante di Villa Manin a Passariano di Codroipo. Promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall’Azienda Speciale Villa Manin, l’iniziativa è organizzata dal “Consorzio Memoria” e curata dal dottor Errico de Luca, con la consulenza scientifica dell’architetto Roberta Cuttini e il contributo storico di Guido Aviani Fulvio e Luca Cossa.
L’esposizione nasce con l’obiettivo è di coniugare importanti e poco conosciute tematiche storiche quali stampa, giornali di trincea, propaganda, fotografia e corrispondenza dal fronte sotto il comune denominatore del “Comunicare nella Grande Guerra”. Il percorso espositivo, partendo dall’evoluzione di quotidiani e periodici dal 1915 fino ai giornali di trincea tipici del fine conflitto, si collega ai principali mezzi di propaganda – satira, cartoline, prestito di guerra, ecc. – per arrivare alla fotografia e alla corrispondenza dal fronte che con la loro semplicità, immediatezza espressiva e grandissima diffusione anticiparono i moderni mass media.
“La mostra – ha precisato il Commissario straordinario di Villa Manin Enzo Cainero -, descrivendo sia la comunicazione propaganda sia la comunicazione spontanea e libera tra combattenti e civili, si pone il proposito di trasmettere al visitatore una più approfondita conoscenza della storia e per immaginare un futuro migliore in cui la comunicazione sia più rispettosa della realtà dei singoli che delle finalità di chi controlla il mondo”.
L’esposizione può contare anche sul prezioso contributo iconografico e documentale proveniente dalla Fototeca storica del Friuli di Tricesimo e dagli archivi Francesco Maggi di Genova, Marco Perino di Monfalcone, Luca Cossa di Tarcento, Guido Aviani Fulvio di Udine, dal Museo della Grande Guerra di Sappada e dall’archivio fotografico dell’Aeronautica Vigna di Valle. Una mostra da non perdere, quindi, che inizia il percorso di avvicinamento al centenario della Grande Guerra che si terrà il 2014 e che vede la Regione Friuli Venezia Giulia impegnata fin d’ora a dare risalto alla ricorrenza alla luce degli importanti accadimenti avvenuti all’epoca proprio nelle nostre terre. L’Esposizione sarà visitabile dal 3 agosto fino al 9 settembre, dalle 10.00 alle 18.00 (chiuso il lunedì).
Gli scatti fotografici di Alberto Lo Gioco sono in mostra al Quinto Recinto
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- Pubblicato Lunedì, 30 Luglio 2012 15:09
- Scritto da Fabiana Dallavalle
Bruce Springsteen, Pat Metheny, Madonna, Jovanotti, Lucio Dalla, e molti altri cantanti si incontrano sulle pareti del "Quinto Recinto". Potere della fotografia, soprattutto se d’autore: sono 14 le immagini originali scattate da Alberto Lo Gioco ed esposte all’interno del Quinto Recinto, il wine-bar di Largo dei Pecile che da sempre ospita sui propri muri i lavori di artisti emergenti.
Udinese di nascita e fotografo per passione dai tempi della prima macchina fotografica di plastica, Alberto, una non comune cultura musicale coniugata ad un’inedita attenzione alla realtà, ferma visi, luoghi, momenti, dettagli e tutto quello che lo emoziona. Le immagini scelte per il "Quinto Recinto" sono storie di musica e di grandi artisti che hanno cantato in Friuli Venezia Giulia e dintorni: sono ritratti in modo autentico e impulsivo e spesso raccontati attraverso inediti dettagli, colti grazie alla velocità innata di fermare un particolare per stamparlo in memoria di cui la macchina fotografica sembra essere quasi un “prolungamento”. E così ci sono le scarpe di lustrini di un “ragazzo fortunato”, il volto malinconico del poeta -musicista Capossela e l’energia travolgente del “Boss”: istanti catturati al volo e poi stampati per “gli altri”, tutti quelli che al concerto ascoltano travolti le voci e spesso si perdono i dettagli.
Tutte le fotografie esposte sono in vendita, il ricavato andrà in beneficenza: per avere qualche informazione in più basta chiedere a chi sta dietro il banco, siamo pur sempre in un bar.
“Carnia 100 anni dopo" Immagini di Giovanni Antonio Spinotti
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- Pubblicato Lunedì, 30 Luglio 2012 14:39
UDINE - Si inaugura nella SalaConsiliare di Ovaro, sabato 4 agosto alle 18, la mostra "Carnia cento anni dopo", organizzata dal Comune di Ovaro in collaborazione con il Circolo Culturale Fotografico Carnico di Tolmezzo. Curata dal carnico di Hollywood Dante Spinotti, il noto direttore della fotografia – recente Premio ASC alla carriera - nonché presidente onorario della Cineteca del Friuli, la mostra comprende oltre cinquanta scatti inediti del suo prozio Giovanni Antonio Spinotti. Nel corso della cerimonia inaugurale il Comune di Ovaro conferirà a Dante Spinotti la cittadinanza onoraria.
Le immagini esposte sono state realizzate nei primi vent’anni del Novecento, alcune forse a fine Ottocento. Come spiega lo stesso Dante Spinotti nella presentazione, la collezione originale di circa 300 lastre in vetro, ben conservata nella casa di famiglia a Muina di Ovaro, è stata trasferita tre anni fa – con l'aiuto di Paolo Sacco, presidente della Cooperativa Guarnerio di Udine – su file digitali ad alta qualità. Spinotti ha quindi selezionato 55 fotografie, che ha stampato in formato 35x45 cm dopo una laboriosa operazione di restauro e ritocco durata un paio di mesi: ore di lavoro e di attenta osservazione che hanno reso ancora più acuta l’impressione di avere fra le mani “una cosa preziosa, un documento storico di straordinario valore.”
Giovanni Antonio Spinotti, alle prese con una tecnica allora nuova e con macchine non facilmente manovrabili, dimostra sempre un grande rispetto per i suoi soggetti e il senso di cosa fosse importante fotografare. Per l’esposizione, Dante Spinotti ha scelto ritratti di donne, uomini, famiglie, immagini del mondo del lavoro, soldati e paesaggi ampi e spettacolari, tutte fotografie della Carnia, realizzate in grande maggioranza nel comune di Ovaro. L’intento dichiarato – come sottolinea il titolo della mostra – non è l’illustrazione di un pittoresco e romantico passato ma piuttosto il coinvolgimento dello spettatore odierno in una riflessione sui cambiamenti intervenuti in Carnia in questi cento anni, nel paesaggio, negli stili di vita, nel rapporto col territorio. Una riflessione stimolata dall’accostamento ai paesaggi di ieri di alcune fotografie di oggi, scattate da Dante Spinotti dallo stesso punto in cui Giovanni Antonio aveva posizionato la sua macchina fotografica.
Su questa idea si inserisce un'altra parte dell’evento carnico, indipendente e insieme legata alla mostra, ovvero il concorso fotografico “Carnia oggi. Testimonianze” intitolato a Luigi Gardel, fotografo di Ovaro e della vallata per più di quarant’anni, morto improvvisamente il 1° gennaio scorso. Si tratta di un invito aperto a chi, fotografo o meno vuole aggiungere la propria testimonianza sulla Carnia di oggi. I partecipanti sono invitati a presentare una o più fotografie stampate su un formato di almeno 18x24 cm accompagnate da un commento scritto. I lavori selezionati verranno raccolti nella Sala Consiliare prima e per tutta la durata della mostra, rendendola così attiva e aperta alle idee più attuali e diverse. Il regolamento del concorso è scaricabile dal sito del Comune di Ovaro.
La mostra resterà aperta fino a sabato 8 settembre (lunedì-venerdì 17-19; sabato e domenica 10.30-12.30 e 17-19).
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