Winckelmann e l'arte presso gli egizi
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- Pubblicato Venerdì, 20 Luglio 2012 18:07
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TRIESTE -Il Comune di Trieste inaugura questa sera venerdì 20 luglio alle ore 20, al Civico Museo di Storia ed Arte - Orto Lapidario (Piazza della Cattedrale 1, via della Cattedrale 15) la mostra “Winckelmann e l'arte presso gli egizi”. La mostraè ideata come una sezione di “Trieste-Suez. Storia e modernità nel 'Voyage en Egypte' di Pasquale Revoltella”, che sarà aperta al pubblico la prossima settimana al Museo Revoltella di Trieste.
La mostra al Civico Museo di Storia e Arte pone l’accento su due delle sue più importanti sezioni: il monumento o cenotafio di J.J. Winckelmann, inaugurato nel 1833 e vero nucleo intorno al quale vennero riunite le raccolte dei musei civici, e la rinomatissima sezione egizia, ricca di più di un migliaio di reperti dalla terra dei faraoni, un unicum in regione e tra le migliori d'Italia, dopo le raccolte di Torino, Firenze, Bologna e Milano.
Winckelmann è noto per essere il primo a rintracciare una linea coerente, finalizzata a scoprire “l’essenza dell’arte” attraverso le opere classiche, quali esempi di perfezione assoluta e ideale estetico. Grazie alle sue acute analisi e azzeccate caratterizzazioni, benché prive di ammirazione e di una positiva valutazione, pose solide basi alla storia dell’arte presso gli egizi riuscendo a individuare una periodizzazione in tre fasi (periodo faraonico, occupazione persiana e greca, periodo imperiale romano) e un’attenta classificazione dei diversi stili.
L'allestimento della mostra si articola in tre sezioni: “Morire per quattro monete”, “Scopritore di un nuovo antico” e “Antico Egitto a Trieste”. Il visitatore, così, ripercorrerà i giorni dello sventurato soggiorno a Trieste di Winckelmann conclusosi con il suo brutale assassinio, il processo al reo confesso omicida, l'iter di costruzione del monumento voluto da Domenico Rossetti e la sua collocazione nell'area dell'ex cimitero (oggi Orto Lapidario). Grazie alle immagini e ai testi dei suoi scritti il visitatore conoscerà l'innovativo modo di vedere il mondo faraonico di Winckelmann, imparando ad osservare e distinguere i lavori di quegli artisti. L'arte secondo Winckelmann è lo specchio del modo di pensare di un popolo, condizionato dalla cultura, dalla religione e dalla società. Nel caso specifico dell’Egitto furono il governo centralizzato, il clima arroventato e la posizione di semplice artigiano in cui “languiva” l’artista a far sì che l’arte “… serbossi a quel punto a cui crebbe ne’ primi tempi, ma senza perfezionarsi mai” (Winckelmann in Storia delle arti del disegno presso gli antichi). Infine, in 15 tappe distribuite tra il tempietto-gliptoteca, il visitatore scoprirà la collezione egizia del Museo di Storia ed Arte.
La mostra resterà aperta fino al 15 novembre 2012 tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle 19. Ogni domenica a partire dal 22 luglio alle ore 11.30, ci sarà anche la possibilità di partecipare alle visite guidate gratuite a cura del conservatore del Museo di Storia ed Arte, Marzia Vidulli.
Info
Civico Museo di Storia ed Arte - Orto Lapidario
tel. +39 040 310500 / +39 040 308686, fax +39 040 300687 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ingresso: € 4 intero - € 3 ridotto