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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Amado mio" di Pierpaolo Pasolini apre le "Letture in Corte"

Apre lunedi 13 agosto, con "Amado mio", romanzo pubblicato dopo la morte  di Pier Paolo Pasolini, il primo di tre appuntamenti di letture, nella formula rodata dell'ascolto e dell'approfondimento, voluta per UdinEstate, e organizzate da Teatro Club, in collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune di Udine. Scelta coraggiosa e tuttavia perfetta. Il pubblico che gremiva la corte ha infatti molto apprezzato l'idea di Angela Felice e Paolo Patui di raccontare un testo breve, intensamente scritto e centrato sul tema dell'omosessualità.  Una storia di diversità incarnata da personaggi ai margini, dallo sguardo meno scontato, piu inquieto e non pacifico ed ambientata in Friuli.  Un romanzo, con una "non storia" che affronta il tormento dell'amore in cui Pasolini sublima la sua esperienza personale,  regalando al lettore un senso di universalità: l' amore con il suo carico di attesa, desiderio, passione, solitudine quando non corrisposto e dolore e' uguale per tutti.  Ad Angela Felice il compito di condurre il pubblico, prendendolo per mano, attraverso il racconto. La sua non comune preparazione sul mondo pasoliniano, Felice e' direttrice del Centro Studi Pasoliniani di Casarsa, insieme ad una vera e autentica passione per lo scrittore e poeta civile, hanno trasformato una serata che e' comunque esposta alla difficoltà di non avere tutti gli elementi del racconto, in una raffinata occasione di approfondimento. In fondo il senso degli appuntamenti in Corte e' quello di sedurre il pubblico alla lettura, di affascinarlo a tal punto da spingerlo a desiderare di leggere il libro per intero ed anche di fare comunita' intorno ad un testo piu' o meno conosciuto.  Mandato che grazie alla competenza della Felice e' riuscito compiutamente. A leggere con una non comune intensità, Paolo Patui che ha scelto  tre brani che insieme rendevano perfettamente il senso del romanzo. Il primo dedicato all'incontro tra il protagonista, Desiderio e l'amato Benito che "appare" sulla scena amorosa, in un paesaggio friulano leggendario fatto di acqua di fiume e mare in un tempo che non e' narrativo ma interiore e si  riflette nell'intimità di Desiderio. Mancano nel romanzo i riferimenti alla guerra, lo spazio del racconto e' infatti quello sospeso della festa e della vita dei ragazzi. Poi un secondo brano dedicato alla dimensione del gruppo. Amado mio e' infatti romanzo corale, pieno di vita popolare e di vitalita' innocente e pura. Al video realizzato dal giornalista Rai Mario Rizzarelli, il compito di raccontare visivamente "i luoghi" della storia scelta. Lo speciale tv da lui firmato, intitolato "Pasolini e il Friuli" e proiettato nel corso della serata e' stato un contributo prezioso per la conoscenza dello scrittore e poeta.  Infine la chiusura con il brano nel quale i ragazzi del paese si trovano al cinema  dove si proietta  una seducente Rita Havorth, che canta "Amado mio". Il romanzo che custodisce la storia personale del suo autore sceglie un finale aperto, una "non conclusione" :  la  purezza in se'  si raggiunge solo venendo a patto con l'impurità.

 

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