Il Romanzo di Sergio Maldini, "La stazione di Varmo", diventa protagonista alle Letture in Corte
- Dettagli
- Categoria: Eventi
- Pubblicato Venerdì, 31 Agosto 2012 09:30
- Scritto da Fabiana Dallavalle
- Visite: 1154
Un secondo incontro, lunedì 21 agosto, delle "Letture in Corte", interamente dedicato a Sergio Maldini ed al suo romanzo "La stazione di Varmo" scelto da Angela Felice e Paolo Patui per il penultimo appuntamento per UdinEstate, organizzato da Teatro Club in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Udine. "Una serata speciale che sarebbe tanto piaciuta a Sergio", ha commentato una commossa Franca Maldini, alla fine dell'appuntamento e che mette a segno una seconda tornata di tutto esaurito che terra' conto, per l'ultimo appuntamento, lunedì 27 alle 21, anche della protesta di almeno un centinaio di persone "rimaste fuori" per ragioni di sicurezza, spostandosi al teatro Palamostre. Narratore importante, Maldini sebbene dalla bibliografia piuttosto ridotta, formatosi culturalmente a Udine dove frequento' i giovani letterati locali. Alla Felice, il compito di introdurre il pubblico alla vita dello scrittore e alla sua scrittura, leggendo una lettera datata 20 febbraio 1950, dal contenuto molto intimo,che Pierpaolo Pasolini, aveva indirizzato a Maldini.
La scrittura per comunicare la sua omosessualità all'amico e le ragioni dell'allontanamento doloroso da quella " giungletta di cobra e di iene che e' la provincia di Udine". Poi il romanzo, letto con la consueta attenzione da Patui, la rivelazione di una scrittura di pregevole fattura e molta ironia, una provincia narrata senza farsi intrappolare dal provincialismo, e poi le spiegazioni attente e puntuali della Felice, cui spetta, nel rodatissimo duo, il compito di agitare, con mercuriale attitudine il caduceo e rivelare modalita', influenze, illuminando spesso il rapporto tra arte ed esistenza, natura e sentimenti, degli autori scelti. Cosi "La stazione di Varmo", paese senza stazione, e' spiegato come metafora di un "territorio morale" a cui si approda quando e' tempo di riassumere la propria vita, come romanzo in cui la scrittura usa parole che indicano arrivi e partenze, ritorni e addii. Del vincitore del Campiello per "La casa a Nord-Est" (Marsilio editore), l'ulteriore approfondimento, in chiusura di serata di Mario Turello, giornalista e critico.
Attraverso il suo saggio, "Il Friuli: un'utopia per la morte. Omaggio a Sergio Maldini" pubblicato con le edizioni Interattiva, ha segnalato l'importanza di un autore, che a vent'anni esatti dalla prima presentazione de "La casa a Nord-Est", continua ad appassionare il pubblico.