Cultura
Storie di donne: dialogo interculturale, migrazione e memorie al femminile
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Giovedì, 14 Giugno 2012 13:11
- Scritto da Tiziana Melloni
TRIESTE - Nell'ambito del Progetto Europeo "Women’s heritage: contribution to equality in culture" (Eredità delle donne: contributo all’equità nella cultura) nei giorni 14, 15 e 16 giugno, a Trieste e a Muggia (Ts) si svolge il laboratorio internazionale "Storie di donne: Dialogo interculturale, migrazione e memorie al femminile".
Il progetto è stato reso possibile grazie al finanziamento della Commissione Europea (The European Commission – DG Enlargment IPA 2009- Civil Society Facility - Multi-beneficiary Programmes – "Support to partnership Actions between Cultural Organisations"), con un bando promosso per dare l’opportunità alle associazioni della società civile europea, e in modo particolare a quelle dei Paesi candidati dell’area dei Balcani, di creare reti di collaborazione, di scambio e di crescita comune nell’ambito culturale transfrontaliero.
L'incontro è organizzato dalle seguenti associazioni partner del progetto, assieme alla Casa Internazionale delle Donne di Trieste:
Centre for Women’s Studies di Zagabria (capofila del Progetto)
Serbian Cultural Centre “Danilo Kiš” di Lubiana
Sarajevo Centre for Contemporary Art di Sarajevo
Women in black di Belgrado.
L'evento si apre giovedì 14 giugno, alle ore 18.00, con l'inaugurazione, presso lo Studio Tommaseo di Via del Monte 2/1, della Mostra itinerante "Miraz / La Dote / Dowry".
La mostra è realizzata dal Centro per l'Arte Contemporanea di Sarajevo, progettata in forma itinerante per raggiungere le diverse città sedi degli eventi del Progetto. Esso presenta un nucleo di lavori video e a stampa di artiste di Sarajevo, Lubiana, Belgrado e Zagabria. Dopo essere stata proposta in aprile al Museo di Arte Moderna e Contemporanea Metelkova di Lubiana, l'iniziativa arriva ora a Trieste, a cura della Casa Internazionale delle Donne, presentata da Trieste Contemporanea, nell'ambito del programma 2012 della rassegna internazionale di videoarte VIDEOSPRITZ, con la collaborazione dello Studio Tommaseo e la partecipazione della Casa dell'Arte di Trieste.
Lo scopo de LA DOTE è quello di mettere in dialogo creativo artisti, uomini e donne che, provenendo dai centri della ex-Jugoslavia, sono accomunati dalla storia comune e dalla condivisione di valori artistici e sociali.
Il concetto di DOTE rimanda alla tradizione e alla cultura del patriarcato in cui la condizione delle donne è nettamente definita sia nella famiglia che nella società. Indica simbolicamente sia i beni patrimoniali trasmessi per via familiare che l'affinamento di consapevolezza derivante dalla propria esperienza di vita, cioè i valori umani, sociali, storici ma anche quelli specificatamente femminili che si sentono propri.
Nel campo dell'arte visiva, la DOTE apre lo spazio per l'autoidentificazione e per un discorso politico impeganto e socialmente responsabile.
Esporranno: Alma Suljević (Sarajevo), Danica Dakić (Sarajevo), Darinka Pop-Mitić (Belgrado), Dejan Habicht (Lubiana), Gordana Anđelić Galić (Sarajevo), Kristina Leko (Zagabria), Maja Bajević (Sarajevo), Marjetica Potrč (Lubiana), Milica Tomić (Belgrado), Renata Poljak (Zagabria), Sanja Iveković (Zagabria), Šejla Kamerić (Sarajevo), Škart (Belgrado), Tanja Lažetić (Lubiana).
Venerdì 15 giugno, alle ore 12.00, a Muggia, nella sala del Consiglio Comunale, le partecipanti al Laboratorio Internazionale incontreranno la vice sindaco di Muggia Laura Marzi, la Presidente della Commissione comunale pari opportunità Paola Serra e la Presidente della Commissione pari opportunità della Provincia, Mirta Čok.
Sempre venerdì 15 giugno, alle ore 21.00, all'Auditorium del Museo Revoltella, parteciperanno alla premiazione dei vincitori del concorso per il miglior soggetto per un cortometraggio "Cinema per le donne .... con amore", in collaborazione con l'Associazione Announo - Cinemaconigiovani.
Sabato 16 giugno, alle ore 9.30, la Casa Internazionale delle Donne ospiterà nella sede di Via Pisoni 3, l'incontro "Comcita – Competenze di cittadinanza", uno scambio di testimonianze sulla Trieste multiculturale, con la partecipazione di Tea Giorgi, Presidente della C.I.D., della Consigliera di Parità della Provincia di Trieste Gabriella Taddeo, di Melita Richter dell'Associazione Interethnos.
Alle 11.30, il Laboratorio Internazionale si trasferirà nella sede dell'Impresa Sociale Ad Formandum – Via Ginnastica 72 – sede della mostra di fotografia di Fabiola Faidiga "Le madri al mare", per un dibattito pubblico sulla figura della donna nelle arti visive.
Il variegato linguaggio artistico delle artiste del Centro per l'Arte Contemporanea di Sarajevo stimolerà la riflessione su questo tema ed incrocerà l'esperienza triestina, alla quale daranno voce autrici e curatrici di eventi culturali quali: Mila Lazic per il cinema, Fabiola Faidiga e Marisa Ulcigrai per il video e la fotografia, Gabriella Valeria Rota per la pittura e l'esposizione artistica, alle quali si aggiungerà la gallerista Giuliana Carbi.
Hanno collaborato alla realizzazione del Laboratorio Internazionale le associazioni:
Cinemaconigiovani – Associazione Announo; Trieste Contemporanea, nell’ambito della rassegna internazionale di arte “Videospritz”; Fotografare Donna; Donne Africa; Žene Europe - Donne d’Europa – Ženske Evrope – Women of Europe.
A Villa Gorgo per apprezzare l'opera d'arte nel luogo dove è dipinta
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Venerdì, 01 Giugno 2012 15:22
- Scritto da Tiziana Melloni
Proseguono a Nogaredo al Torre (Ud) le visite guidate del week end a "Painting detours expo", la mostra curata da Andrea Bruciati, ultima fase dell’articolato progetto "Painting detours" realizzato grazie all’Associazione Culturale Guado dell’Arciduca e coordinato dall’Associazione Pas de Tor.
La mostra - allestita nelle barchesse di Villa Gorgo - Guado dell’Arciduca, trasformate per l’occasione negli "ateliers" dei dieci artisti invitati per il mese di residenza – intende mostrare le opere nel luogo in cui sono state create, per raccontare ai visitatori l’intero processo di realizzazione di un’opera d’arte dall’idea, alla pratica, alla tecnica utilizzate fino al risultato finale.
Diviso in più fasi, il progetto ha visto come protagonisti della prima fase del progetto - concretizzatasi nella mostra "Senza di te che sarei mai io?" – i "maestri" Luca Bertolo, Francesco De Grandi, Maria Morganti e Marco Neri divenuti successivamente tutor degli artisti in residenza: Riccardo Baruzzi, Thomas Braida, Silvia Chiarini, Sara Enrico, PesceKhete, Ivan Malerba, Gionata Gesi Ozmo, Dario Pecoraro, Vito Stassi, Lucia Veronesi. Il loro lavoro è ora esposto nella mostra PAINTING DETOURS EXPO.
Ideata per focalizzare l’attenzione sui mezzi di espressione pittorica, Painting detours si è proposto fin dai primi passi quali esempio unico in Italia di residenza dedicata alla formazione pittorica, indagando i confini della pittura e i suoi risultati.
La mostra è visitabile tutti i fine settimana con i seguenti orari: sabato e domenica dalle 16 alle 19, oppure, durante la settimana, previo appuntamento chiamando il numero 349 6699371.
L’intero progetto sarà corredato da un catalogo di documentazione in italiano ed inglese.
Bagno di folla per l’inaugurazione della mostra fotografica di Italo Zannier
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- Pubblicato Mercoledì, 30 Maggio 2012 17:38
- Scritto da Maurizio Pertegato
PORDENONE - Quasi 600 persone sono intervenute all’inaugurazione della mostra “Italo Zannier. La sfida della fotografia. Un inedito racconto per immagini” sabato scorso, 26 maggio, negli spazi espositivi di via Bertossi. Un vero e proprio abbraccio, pieno di calore, affetto, stima, ammirazione per l’ottantenne critico e storico della fotografia che ancora una volta con un discorso appassionato e vivace ha ribadito il proprio amore per quest’arte e la sua importanza fondamentale per la nostra epoca segnata irrimediabilmente dall’iconismo. La mostra, voluta dall’Assessorato alla Cultura del Comune e patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali e dalla Provincia di Pordenone, è curata dallo stesso Italo Zannier, affiancato da Denis Curti con la collaborazione di Marco Minuz. Con il suo prezioso contenuto, provenente direttamente dalla collezione privata del Professore, ha attirato un pubblico molto vasto ed eterogeneo, di tutte le età e moltissimi fotografi, anche presenti in mostra, provenienti da tutta Italia, tra cui Paolo Gioli, Elio Ciol, Renato Begnoni, Giovanni Cappello, Luisa Menazzi Moretti. Gianni Berengo Gardin, una delle figure di maggior spicco, ha anche voluto partecipare alla conferenza stampa. All’inaugurazione erano presenti anche Furio Honsell, legato a Zannier da una sincera amicizia ed Elio De Anna. La domenica i visitatori sono stati oltre 100, per quello che si prefigura uno degli appuntamenti culturali più interessanti e vivaci, dell’estate pordenonese (sarà aperta fino al 26 agosto) come confermano le prime recensioni critiche apparse on line sui siti specializzati. Info
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