Cultura
"All'ombra dell'impero”, ultimo romanzo dello scrittore Alberto Custerlina
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- Pubblicato Martedì, 17 Settembre 2013 13:32
Trieste – L'ultimo romanzo di Alberto Custerlina "All'ombra dell'impero" (Baldini&Castoldi) verrà presentato,venerdì 20 settembre alle 18, nella sala di lettura della Libreria Minerva di via san Nicolò 20, da Valerio Fiandra. Sarà presente l'autore. Sabrina Gregori, attrice di teatro amatoriale e scrittrice triestina, leggerà alcuni brani del libro.
Il libro parla di una Trieste nella primavera del 1902. Il ricordo dei fatti di sangue seguiti al primo sciopero operaio dell’Impero asburgico è ancora vivo nella mente della cittadinanza. A pochi giorni dalla revoca dello stato d’assedio proclamato dal governo di Vienna, un sottufficiale dell’esercito viene trovato morto e sfigurato in un vicolo. Intanto, una preziosa reliquia cristiana, il Mandylion, viene rubata, perduta e infine ritrovata da Davorin, un ragazzino di dodici anni che in seguito a ciò pare acquisire strani poteri. Anton Adler, padrino di Davorin nonché commissario di Polizia, e il suo amico Artan Hagopian, mercante di cineserie e legittimo custode della reliquia, si lanciano alla ricerca degli assassini del militare, intuendo il legame tra l’omicidio e il furto. I due diventano così i protagonisti di un’avventura che affonda le radici nel tempo di Gesù, nella Cina coloniale e nel cuore occulto dell’Europa. A complicare l’indagine, il maggiore Ettore Gortan, un ufficiale molto in vista che ha qualcosa da nascondere.
L'autore Alberto Custerlina ha esordito nel 2008 con "Balkan bang!" (ed. PerdisaPop) per il quale è stato indicato come "miglior esordiente" dalla giuria del Premio Camaiore di Letteratura Gialla 2009. Nel 2010 ha pubblicato "Mano nera" e nel 2011 "Cul-de-sac", entrambi per i tipi di B.C.Dalai editore.
L’inaugurazione di “Pordenonelegge” come da tradizione nel segno del Campiello
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- Pubblicato Venerdì, 06 Settembre 2013 18:14
Pordenone – Anche quest’anno sarà nel segno del Premio Campiello la serata inaugurale di "Pordenonelegge, la Festa del Libro con gli Autori" giunta alla 14^edizione, in programma da mercoledì 18 a domenica 22 settembre. Una sorta di ‘gemellaggio letterario’ che si rinnova da parecchie edizioni, subito dopo l’assegnazione del prestigioso riconoscimento, in programma quest’anno sabato 7 settembre a Venezia. Mercoledì 18 settembre, dunque, alle 21 nel Convento di San Francesco a Pordenone, la prima serata di pordenonelegge sarà dedicata ai protagonisti del 51° Premio Campiello: i cinque finalisti sono Fabio Stassi con “L’ultimo ballo di Charlot”, Sellerio; Giovanni Cocco, “La caduta”, Nutrimenti; Valerio Magrelli, “Geologia di un padre”, Einaudi; Beatrice Masini, “Tentativi di botanica degli affetti”, Bompiani; Ugo Riccarelli, “L’amore graffia il mondo”, Mondadori. All’incontro, coordinato dal direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta, prenderanno parte Luigi Matt, componente della Giuria dei Letterati e Piero Luxardo, Presidente del Comitato di Gestione del Premio
Giovedì 19 settembre, alle 10 nel Convento di San Francesco, i riflettori si sposteranno sul Premio Campiello Giovani per l’Incontro con i cinque finalisti della XVIII edizione, riservata ai ragazzi tra i 15 e i 22 anni e rivolta alla scoperta di nuovi talenti letterari. Ospite speciale dell’incontro sarà Matteo Cellini, vincitore del Premio Campiello Opera Prima con il libro Cate, io.
pordenonelegge.it è un’iniziativa curata da Gian Mario Villalta, Alberto Garlini e Valentina Gasparet, promossa dalla Camera di Commercio I. A. A. di Pordenone attraverso la propriaAzienda Speciale ConCentro e la Fondazione pordenonelegge.it e sostenuta daRegione Friuli Venezia Giulia,Provincia di Pordenone,Comune di Pordenone,Fondazione Crup,Pordenone Fiere,Banca Popolare FriulAdria eCinemazero.
“Inseguendo Gauguin”, esordio letterario di Giuseppe Sforza: un susseguirsi di colpi di scena ambientato fra Trieste, la Puglia e l'Istria
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- Pubblicato Lunedì, 02 Settembre 2013 17:14
- Scritto da Mariangela Miceli
Trieste – In libreria dal 6 settembre, questo libro ad alcuni piacerà per la trama avvincente, ad altri per lo stile vivace della prosa, ad altri ancora piacerà per il modo sapiente in cui si incrociano luoghi veri e riconoscibili e personaggi surreali. Quel che è certo è questo: piacerà.
Ambientato fra Trieste, la Puglia e l'Istria, “Inseguendo Gauguin” è il romanzo d'esordio di Giuseppe Sforza, autore che, con queste premesse, metterà senza dubbio d'accordo critica e pubblico.
Non bisogna farsi trovare impreparati quando ci si accosta alla lettura di questo romanzo. Bisogna prendere fiato ed essere consapevoli che ci si sta immergendo in una storia in cui si correrà parecchio, in cui le pagine si susseguiranno con un ritmo tanto incalzante che nemmeno il lettore più pigro saprà arrestarlo, in cui si incontreranno personaggi che hanno molto da insegnare. Perciò non bisogna farsi trovare impreparati: tenetevi pronti a imparare. A riflettere. E a ridere. Parecchio.
E sappia, il lettore, che nella follia e nell'esplosività - è proprio il caso di dirlo - di questa storia di truffe, spionaggio, inseguimenti, terrorismo e colpi di scena c'è una quantità sorprendente di sprazzi di realtà. Nei luoghi, nei volti e nello stesso carattere dei personaggi, che sfoderano un linguaggio tanto forbito quanto irriverente, in dialoghi praticamente perfetti, con un ritmo serrato e straordinarie tempistiche da vaudeville.
Un romanzo che sembra ben prestarsi a futuri adattamenti cinematografici, con il suo stile da gangster movie e uno sguardo al western e alla commedia. E nonostante il ritmo serrato e la sfrontatezza di certi paragrafi non mancano accenti di intenso lirismo.
C'è tanta verità in questi personaggi così eccentrici e tanta saggezza nella loro lucida follia che è difficile scegliere una classificazione: romanzo di formazione o di avventura? Le vicissitudini del nostro protagonista - il Ragazzo, un personaggio dal grande senso pratico che allo stesso tempo vede la realtà attraverso la letteratura e la filosofia - tracciano le linee, talora volutamente grottesche, altre volte altamente poetiche, lievi o amare, di un percorso di consapevolezza tipico del romanzo di formazione. Eppure siamo in una zona grigia - ma di un grigio brillante - in cui distinguere fra bianco e nero, fra romanzo d'avventura e fantasticheria è impossibile.
Non resta al lettore che gustarsi la storia, immedesimarsi nel narratore/protagonista e farsi accompagnare da Gana, Lou Reed e Tolstoj in un percorso interiore così forte da lasciare senza fiato. Perché si ride, si riflette, ma soprattutto si corre.
Giuseppe Sforza, “Inseguendo Gauguin”,
pp. 386 - € 17,00 - ISBN 978-88-96999-59-2
in libreria dal 6 settembre
Nella foto secondaria l'autore del libro.
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