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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Bilancio pesante per l'ondata di maltempo a Trieste. Caduti 115 millimetri di pioggia in due ore

Bilancio pesante per l'ondata di maltempo a Trieste. Caduti 115 millimetri di pioggia in due ore

Trieste - Rientrata przialmente l'allerta meteo, si fa il bilancio degli ingenti danni provocati dall'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Friuli Venezia Giulia e in particolare la provincia di Trieste.

L'assessore all'Ambiente Sara Vito, accompagnata dal sindaco Nerio Nesladek, ha effettuato mercoledì 15 ottobre un sopralluogo a Muggia, dove la scorsa notte è morta nella sua abitazione travolta da una frana una donna di 73 anni, Loreta Querel.

L'assessore ha rinnovato il cordoglio dell'Amministrazione regionale per quanto accaduto ed ha rilevato che la tragedia è stata causata da una pioggia particolarmente violenta, che ha fatto distaccare una frana che ha invaso l'abitazione della sfortunata signora.

"Tuttavia ad un primo esame sembra che quella casa sia stata costruita in un luogo potenzialmente pericoloso in anni in cui non era alto il livello di sicurezza rispetto agli elementi di rischio idrogeologico" ha aggiunto.

L'assessore Vito ha ringraziato la Protezione civile, i Vigili del Fuoco, che stanno lavorando per rispristinare la viabilità lungo la strada che da Muggia porta al confine di Lazzaretto, i tecnici del servizio geologico della Regione e le Forze dell'ordine, per l'impegno profuso nei soccorsi.

"Questa tragedia - ha ricordato l'assessore - ci conferma ancora una volta che la Regione Friuli Venezia Giulia ha fatto bene ad imprimere una forte accelerazione in tema di difesa dal rischio idrogeologico, per mettere in sicurezza il territorio, la popolazione, i beni pubblici e privati, le attività produttive. Per questo nel bilancio 2014 abbiamo più che triplicato le risorse stanziate, e parallelamente ci stiamo adoperando per limitare il consumo del suolo".

Anche il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha fatto il punto della situazione in una conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio di mercoledì 15 ottobre.

Sulla città, la notte scorsa, sono caduti 115 millimetri di pioggia in due ore, un evento eccezionale, che non si verificava da vent'anni.

All'incontro sono intervenuti tra gli altri anche il vicesindaco Fabiana Martini, il direttore generale di AcegasApsAmga Roberto Gasparetto, il comandate della Polizia locale Sergio Abbate con il vice Luciano Momic, i vertici della Protezione civile, il presidente della Commissione urbanistica Mario Ravalico e il consigliere comunale Roberto Decarli.

Prima di considerare i danni e disagi provocati, il sindaco Cosolini ha espresso un pensiero di cordoglio ricordando la tragedia che ha colpito la signora deceduta a Muggia.

Rilevando quindi l'eccezionalità del fenomeno, il primo cittadino ha voluto ringraziare il personale della Polizia locale, AcegasAps, i volontari della Protezione civile, i Vigili del Fuoco e le Forze dell'ordine, che fin dalle prime ore della notte si sono prodigati per far fronte all'emergenza e sono ancora al lavoro.

Il ripristino della viabilità sta procedendo: è stato già completato l'intervento in via Costalunga, mentre rimangono attualmente ancora chiuse via Gortan, un tratto di via Sant'Anastasio e la rampa che collega via Baiamonti alla Grande viabilità.

Oltre 500 sono state le chiamate alla sala operativa, con 99 richieste d'intervento.

Capillare anche il ruolo svolto dai social network con il lancio di informazioni utili per cercare di evitare e contenere i problemi (il primo tweet è stato lanciato all'una e 36 e ben 45 sono stati quelli lanciati per aggiornare sulla situazione).

Le previsioni meteo per la sera, la notte e per domani danno piogge sparse, non certamente condizioni come quelle appena superate.
 

Forte ondata di maltempo in Fvg, morta una donna a Muggia. Danni e frane. Prosegue l'allerta

Forte ondata di maltempo nel Friuli Venezia Giulia con danni e frane. Prosegue l'allerta

Trieste - Una forte ondata di maltempo si è abbattuta nella tarda serata del 14 ottobre e nella notte sul Friuli Venezia Giulia. Purtroppo, a Muggia i vigili del fuoco hanno estratto dal fango il corpo ormai privo di vita di una donna, Lorella Querel, 73 anni, che stava passeggiando sulla strada di lungomare che da Muggia porta a Lazzaretto:

La donna è rimasta sepolta sotto i detriti, in darsella di San Bartolomeo  dove una frana ha travolto il manto stradale. Sulla strada è crollato anche il muro di recinzione di una villa. La frana sarebbe stata provocata dalle piogge che stanno interessando la zona da alcune ore.

A Muggia, dove è impraticabile la strada che porta a Lazzaretto a causa di una frana, sono affondate due barche.

A Trieste un violento temporale ha provocato danni e disagi con la superstrada chiusa e negozi, strade e sottopassi allagati, in particolare nelle zone dell’altipiano.

In azione tutte le squadre dei vigili del fuoco, alcune provenienti da Udine e Gorizia. Segnalati danni al Teatro Verdi e nei locali Mandracchio e Colonial.

Nella zona collinare a nord di Udine invece si è verificato un violento nubifragio con forti raffiche di vento: a Rive D’Arcano un’auto è stata centrata da un albero con il conducente che fortunatamente non è rimasto ferito.

Verso le 21 il vento ha fatto crollare una linea dell'alta tensione a Vendoglio. Sia Colloredo che le frazioni di Caporiacco e Vendoglio sono rimaste al buio. Complessivamente al comando dei vigili del fuoco di Udine sono arrivate più di 50 richieste di intervento provenienti dai comuni di Colloredo di Monte Albano, Moruzzo, Cassacco, Majano e Fagagna.

Oltre a due squadre da Udine sono intervenuti i distaccamenti di Gemona e Cividale e i volontari di Latisana, San Daniele e Codroipo: oltre 30 pompieri hanno lavorato per quasi tutta la notte. Diversi gli edifici che hanno subito danni o sono rimasti parzialmente scoperchiati.

Decine le segnalazioni per alberi abbattuti o pericolanti. Anche la Protezione civile ha effettuato diversi interventi soprattutto per sgomberare le strade dai rami caduti sulla carreggiata.

Lo stato di allerta prosegue e i Vigili del fuoco sono costantemente al lavoro.

Sgominata una banda di trafficanti di cocaina e hashish. Spacciavano a Trieste

Sgominata una banda di trafficanti di cocaina e hashish. Spacciavano a Trieste

Trieste - Nove persone arrestate, quaranta perquisizioni, oltre un chilo e mezzo di cocaina e 750 grammi di hashish recuperati, nonché più di 27.000 euro in contanti sottoposti a sequestro: è questo il brillante risultato di una complessa e articolata attività di indagine effettuata dalla Polizia di Stato di Trieste e dalla Polizia slovena di Capodistria, coordinata dalle rispettive Procure, che è stata illustrata il 7 ottobre alla stampa in Questura a Trieste.

Nello scorso mese di maggio, a seguito del sequestro di circa 200 grammi di cocaina effettuati a carico di Andrea Tonini, incensurato triestino, la Polizia di Stato di Trieste dava avvio a un’attività di indagine volta a individuare il canale di approvvigionamento della sostanza stupefacente. In tale contesto gli inquirenti sono riusciti inizialmente a individuare in città un gruppo di soggetti di etnia albanese, particolarmente attivo nello smercio di cocaina .

I numerosi e costanti servizi di appostamento e pedinamento hanno portato al ritrovamento un primo deposito di cocaina utilizzato dagli albanesi, i quali avevano adottato un particolare sistema per nascondere la droga. Nei pressi dell’ospedale Maggiore, infatti, la Polizia ha trovato una Vespa, risultata poi rubata, utilizzata per detenere la sostanza stupefacente e presso la quale gli spacciatori andavano a prelevare le dosi da cedere ai vari acquirenti.

I poliziotti hanno seguito costantemente i movimenti degli albanesi nei pressi del motociclo riuscendo, quindi, a individuare diversi incontri con i loro clienti. La Polizia ha potuto mettere a segno diversi sequestri di sostanza stupefacente a carico degli acquirenti, ottenendo così numerosi elementi di prova.

D'accordo con l'autorità giudiziaria, gli agenti hanno atteso prima di arrestare i fornitori e i clienti, con lo scopo di chiudere il cerchio dell'attività di spaccio. Alcuni clienti infatti, dopo essersi approvvigionati di consistenti quantitativi di cocaina, li rivendevano a loro volta.

Sempre attraverso i servizi di pedinamento, la Polizia di Stato di Trieste è riuscita a individuare, in un appartamento ubicato in via Vignola 4, il domicilio degli spacciatori.

Nel prosieguo delle indagini si è delineato in modo più preciso il modus operandi dei soggetti coinvolti e la composizione del gruppo criminale, di cui risultava far parte anche il cittadino italiano Francesco Scovino, di anni 28, nato a Mesagne (BR) ma residente a Trieste, il quale, con la collaborazione del cittadino albanese Ibrahim Rezi, di anni 26, dirigeva l’attività di smercio della droga e si occupava di effettuare le consegne.

In considerazione del fatto che Scovino e Rezi risultavano domiciliati ad Ancarano, in territorio sloven, è stata avviata un’attività congiunta di indagine con il Settore di Polizia Criminale di Capodistria.

Nel frattempo, sempre grazie alla costante attività sul campo, il personale impiegato nelle indagini è risalito a un ulteriore deposito della cocaina, individuato nella zona boschiva del Ferdinandeo. Osservando in questo caso le mosse di Spartak Mucollari, cittadino albanese di 28 anni, la Polizia aveva sequestrato 3 involucri del peso rispettivo di 160, 82 e 68 grammi di cocaina, nascosti in un vaso di vetro nascosto sotto terra.

Un ulteriore nascondiglio della droga è stato poi individuato in via Buonarroti, dove era parcheggiata un’autovettura di un complice che aveva fornito il mezzo per essere utilizzato come deposito della cocaina e all’interno del quale sono stati trovati altri 110 grammi.

Sempre in merito ai nascondigli utilizzati dai trafficanti, la Polizia slovena ha individuato e sequestrato 700 grammi di cocaina nascosti in una zona boschiva nei pressi di Ancarano.

L’intera operazione, che ha visto impegnato per diversi mesi personale della Questura di Trieste e della Polizia di Capodistria in lunghe pressanti e impegnative indagini, si è conclusa nella serata del 6 ottobre con l'arresto dei componenti della banda.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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