Fermato a Fernetti carico illegale di cuccioli di razza dall'Europa dell'Est
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- Categoria: Trieste
- Pubblicato Giovedì, 02 Ottobre 2014 16:47
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - La Guardia di Finanza di Trieste il 2 ottobre ha sequestrato 10 cuccioli di razza illecitamente trasportati da un cittadino di nazionalità rumena, bloccato al valico di Fernetti. Militari della Compagnia di Prosecco hanno fermato un'autovettura di colore scuro con targa rumena, proveniente dalla Slovenia, trovando all'interno dei cuccioli trasportati in totale spregio alle norme regolanti la loro introduzione nel territorio dello Stato.
I cagnolini, 6 di razza maltese e 4 cavalier king charles, destinati al mercato veneto, sono stati trovati all'interno del vano portabagagli e sul sedile posteriore del mezzo, sistemati in due cassette ed in una scatola di cartone.
Dai successivi controlli eseguiti con la collaborazione del veterinario del Servizio Sanitario Regionale è stato accertato che i cuccioli hanno un'età inferiore alle 12 settimane di vita e sono sprovvisti di microchip, passaporto europeo e vaccinazione antirabbica. Al 48enne trasportatore rumeno G.V. è stato notificato un verbale per violazione delle norme di diritto comunitario sulla protezione e il trasporto di animali da compagnia. È stato sequestrato il veicolo.
I cagnolini, tutti in buone condizioni di salute, sono stati affidati al canile sanitario triestino di via Orsera per le necessarie cure veterinarie. La Guardia di Finanza di Trieste che, nel corso di distinte operazioni, ha complessivamente sequestrato circa 1.000 cuccioli di cane di varie razze e segnalato alla competente autorità giudiziaria 28 soggetti, di cui 10 sottoposti ad arresto, avendo riscontrato anche casi di uccisione e maltrattamento di animali da parte di vere e proprie associazioni criminali.
Viaggiano soprattutto di notte, spesso con passaporti falsi o falsificati, rinchiusi in scatoloni, nascosti nei bagagliai di autovetture, celati in furgoni o TIR, mimetizzati all’interno di insospettabili borsoni, in treno, in aereo. Arrivano così i cuccioli importati illegalmente in Italia, dopo un viaggio che può durare anche 10-11 ore. Nel nostro Paese sono messi in vendita in negozi e allevamenti, esposti in fiere itineranti, venduti persino presso i caselli autostradali e su internet.
Un cucciolo straniero vale economicamente fino a 20 volte meno del suo corrispettivo italiano. Un cane di razza di origine est europea può essere venduto a 200 euro, ma diventato italiano verrà venduto per un prezzo compreso addirittura tra i 500 e i 1500 Euro.
I cuccioli nascono in allevamenti a conduzione familiare o in vere “fabbriche di cuccioli”, strutture che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione, stabulate in box piccolissimi con cibo solo per sopravvivere. Una volta raggiunti i 30–40 giorni di età, i piccoli sono caricati su camion o furgoni e trasportati nel nostro Paese.
In questo squallido commercio di animali spesso manca il più banale controllo sanitario. Il precoce distacco dalla madre causa poi ai cuccioli traumi affettivi e problemi di salute. Privi delle difese immunitarie, i cuccioli possono contrarre malattie mortali, come il cimurro e la parvovirosi. Un cucciolo su tre muore, spesso dopo essere stato acquistato in negozio.